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SPALMA INCENTIVI: ASSORINNOVABILI lancia l’allarme ai comuni e ai proprietari terrieri

Decreto SPALMA INCENTIVI: ASSORINNOVABILI lancia l’allarme ai comuni e ai proprietari terrieri

con il Decreto Spalma incentivi non verranno più pagati convenzioni, tributi e affitti

assoRinnovabili ha scritto all’ANCI (Associazione Nazionali Comuni Italiani), a Coldiretti, a Confagricoltura e a Federfondiaria per chiedere un supporto nelle azioni che avvierà per impedire la conversione in legge del decreto spalma incentivi.
Infatti, oltre a minare la salute della green economy made in Italy, il decreto spalma incentivi, che interessa ben 11 mila MW dei 18 mila MW di potenza fotovoltaica installata, rappresenta un grave pericolo anche per tutti i comuni che ospitano impianti fotovoltaici e per i proprietari dei terreni su cui sono installati.
Aggiungendosi a una serie di provvedimenti di natura normativa, fiscale e regolatoria che nell’ultimo anno e mezzo hanno già eroso in modo considerevole i ricavi dei produttori di energia da fonte fotovoltaica – ricorda il presidente Re Rebaudengo -, la norma, qualora fosse convertita in legge, renderebbe molto probabile il rischio di numerosi default aziendali, con le imprese che si vedranno costrette a ridurre drasticamente i corrispettivi relativi alle obbligazioni assunte nei confronti dei Comuni (convenzioni e tributi comunali) e dei soggetti che hanno ceduto il diritto di superficie (canoni di affitto).”

Ricordiamo che nel Decreto Legge 91/2014 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 giugno 2014 ed entrato in vigore il giorno dopo, due sono le opzioni per gli impianti oltre i 200 kW: allungamento da 20 a 24 anni del periodo di erogazione o taglio dell’8% dell’incentivo.

Opzione 1
A decorrere dal 1° gennaio 2015 - si legge all’articolo 26 - la tariffa incentivante per l’energia prodotta dagli impianti oltre i 200 kW è rimodulata secondo la percentuale di riduzione indicata nell’allegato 2 al DL 91/2014 ed è erogata in 24 anni, decorrenti dall’entrata in esercizio degli impianti.

L’allegato 2 riporta una tabella che indica:
- 12 anni residui > riduzione incentivo pari al 25%
- 13 anni residui > riduzione incentivo pari al 24%
- 14 anni residui > riduzione incentivo pari al 22%
- 15 anni residui > riduzione incentivo pari al 21%
- 16 anni residui > riduzione incentivo pari al 20%
- 17 anni residui > riduzione incentivo pari al 19%
- 18 anni residui > riduzione incentivo pari al 18%
- oltre 19 anni residui > riduzione incentivo pari al 17%

Per le tariffe onnicomprensive erogate ai sensi del quinto Conto Energia (DM 5 luglio 2012), le suddette riduzioni si applicano alla sola componente incentivante (calcolata secondo l’art. 5, comma 2, del DM 5 luglio 2012).

Opzione 2
In alternativa allo scenario appena descritto, i titolari degli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW potranno optare per una riduzione dell’8% dell’incentivo riconosciuto al 25 giugno 2014 (data di entrata in vigore del DL 91/2014), per la durata residua del periodo di incentivazione. Chi sceglie questa alternativa dovrà comunicarlo al GSE entro il 30 novembre 2014 e la riduzione dell’incentivo decorrerà dal 1° gennaio 2015.

L’obiettivo della misura, dichiarato nel comma 1 dell’articolo 26, è quello di “ottimizzare le gestione dei tempi di raccolta ed erogazione degli incentivi e favorire una migliore sostenibilità nella politica di supporto alle energie rinnovabili”.
 

Scarica il comunicato di assoRinnovabili

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