Sostituzione della caldaia: Bonus Ristrutturazioni, Ecobonus o Bonus Mobili?

Che tipo di agevolazione fiscale è possibile 'prendere' per la sostituzione della caldaia?

Si tratta di uno degli interventi più 'gettonati' sia negli edifici unifamiliari che nei condomini e per questo è il caso di fare un riepilogo delle varie possibilità, anche in considerazione di un recente quesito presentato da un contribuente all'Agenzia delle Entrate, che ha risposto sulla Posta di FiscoOggi.

Sostituzione caldaia e bonus mobili: è legato alla ristrutturazione

Il contribuente ha cambiato la vecchia caldaia con una nuova a condensazione e dovendo acquistare dei mobili nuovi per la stessa abitazione in cui ho sostituito la caldaia, chiede se può usufruire del Bonus Mobili per l'anno 2024.

L'Agenzia risponde che non si evince la tipologia di detrazione che il contribuente richiederà per la sostituzione della caldaia, e questo fa la differenza per poter beneficiare del Bonus Mobili, che, come sappiamo, è legato all'intervento di ristrutturazione edilizia.

Bisogna quindi specificare se si opterà:

• per la detrazione prevista per gli interventi indicati nel comma 1 dell'articolo 16-bis del Tuir (attualmente pari al 50%), cioè il Bonus Ristrutturazioni edilizie;
• per la detrazione prevista dall'art.1, comma 347, della legge 296/2006 (Ecobonus), concessa per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.

Soltanto nel primo caso - evidenzia l'Agenzia - sarà possibile richiedere anche il "bonus mobili ed elettrodomestici”.

Questo in virtù del fatto che costituiscono presupposto per accedere al citato bonus gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (eseguiti su singole unità immobiliari abitative) ammessi alla detrazione di cui all'art. 16-bis del Tuir, qualora si configurino almeno come interventi di "manutenzione straordinaria", nel quale rientra appunto la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell'impianto di riscaldamnto.

Ricordiamo, infine, che il Bonus Ristrutturazioni per la sostituzione della caldaia sarà al 50% fino al 31 dicembre 2024 e poi scenderà al 36% dal 2025 al 2027 e al 30% dal 2028 al 2033.

Ecobonus 65 o 50%

La sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi che possono beneficiare dell'Ecobonus:

• al 65% per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe almeno A, se accompagnati dall'installazione di sistemi di termoregolazione evoluti (classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02), o con impianti ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, o con generatori d’aria calda a condensazione, con detrazione massima è di 30 mila euro;
• al 50% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe almeno A, con una detrazione massima di 30 mila euro.

L'Ecobonus 'scade' il prossimo 31 dicembre 2024, anche se il Governo sta studiando una possibile proroga. Non c'è collegamento col Bonus Mobili: per 'prenderlo', con contestuale sostituzione della caldaia, bisogna virare sul Bonus Ristrutturazioni.

Superbonus 70% o 65%

Ovviamente, essendo un intervento trainante, la sostituzione della caldaia può ancora beneficiare del Superbonus col 'decalage' in condominio: al rispetto di tutte le condizioni, la detrazione sarà al 70% per le spese sostenute fino al 31/12/2024 e del 65% per quelle sostenute nel 2025.

Come per l'Ecobonus, non c'è 'collegamento' col Bonus Mobili ed Elettrodomestici.