Sostenibilità | Economia Circolare | CAM | CO2 | Laterizi | Biodiversità | WIENERBERGER SPA
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Sostenibilità e strategie ESG: decarbonizzazione, economia circolare e biodiversità, i pilastri di Wienerberger

Scopriamo attraverso l'intervista all' Ing. Edoardo Ferraresi, Head of Operational Excellence di Wienerberger Italia, le strategie inserite nella roadmap dell'azienda per la sostenibilità e i pilastri sui quali si fonda.

Sostenibilità e strategie ESG: la trasparenza dei dati come valore etico aziendale 

L'intervista all' Ing. Edoardo Ferraresi, Head of Opex (Operational Excellence) di Wienerberger Italia che ci ha raccontato le strategie ESG e di sostenibilità realizzate nel 2022 oltre ai programmi previsti nella roadmap dell'azienda in ottica di raggiungimento degli obiettivi europei del Green Deal.

"Già nel “Sustainability Report Italy 2021”, Wienerberger era molto chiara sui dati riguardanti i valori di emissioni totali specifiche di CO2, ad oggi che trend di miglioramento esiste in base agli ultimi dati e quanto conta la trasparenza di un'azienda quando si parla di sostenibilità?"

Edoardo Ferraresi

Per noi è fondamentale la trasparenza che rappresenta uno dei nostri valori etici aziendali. Wienerberger ha tracciato una Roadmap per la sostenibilità, con obiettivi a medio e lungo termine, che ha declinato fino al livello delle singole organizzazioni nazionali: anche noi di Wienerberger Italia, quindi, abbiamo sviluppato la nostra, arricchendola di iniziative definite in base all’analisi della nostra situazione specifica, dei nostri punti di forza e delle opportunità di miglioramento.

Maggiore attenzione è stata data al nostro processo produttivo, ossia alle emissioni di CO2 che rappresentano l'impatto principale. Molto buoni sono stati i risultati ottenuti. Infatti, se parliamo di decarbonizzazione, abbiamo chiari gli obiettivi a breve, medio e lungo termine e abbiamo definito le iniziative necessarie per raggiungerli. Infatti, la prima milestone era di raggiungere per il 2023 il -15% di riduzione delle emissioni specifiche rispetto al 2020 che è l'anno che consideriamo di riferimento. Quest'anno sappiamo già che raggiungeremo questo obiettivo, infatti faremo addirittura oltre il -17% di riduzione. Quindi da questo punto di vista il risultato è stato ottimo. Lo step intermedio fino ad arrivare alla neutralità carbonica del 2050, è un valore di -40% entro il 2030 in linea con il Green Deal europeo.

 

Edoardo Ferraresi, Head of Opex (Operational Excellence) di Wienerberger Italia
Edoardo Ferraresi, Head of Opex (Operational Excellence) di Wienerberger Italia.

 

I 3 pilastri: Decarbonizzazione, Economia Circolare e Biodiversità

La strategia di Wienerberger fonda il suo programma su 3 pilastri strategici: Decarbonizzazione, Economia Circolare e Biodiversità. Puntare su questi tre pilastri ha portato in base al Bilancio 2022 risultati effettivi da parte dell’azienda? Il bilancio è importante, ma servono delle azioni continuative per contrastare gli impatti sull'ambiente, qual è in questo senso il ruolo del dipartimento “Operational Excellence” (OPEX) e quanto è importante per un’azienda come Wienerberger?

Edoardo Ferraresi

L'Operation excellence (OPEX) è un dipartimento che è stato creato a fine 2019 per affrontare le sfide del mercato di quegli anni con al primo posto quella della sostenibilità. Fino ad allora il mercato non giustificava ancora di avere un dipartimento di questo tipo in Italia. Eravamo ancora abbastanza piccoli però sapevamo già che queste sfide avrebbero richiesto più risorse per cui abbiamo creato in anticipo questo dipartimento.

Inizialmente ero il Plant Manager di uno degli stabilimenti, creando il team di OPEX siamo riusciti molto velocemente a realizzare la nostra roadmap per la sostenibilità e abbiamo iniziato già nel 2020 a pianificare le prime attività che sono state poi inserite nella roadmap nel 2021. All'interno abbiamo definito sia gli obiettivi a breve-medio termine e sia quelli a lungo termine fino al 2050, ossia la neutralità completa (decarbonizzazione totale) dei nostri processi. Inoltre, sono state definite anche le iniziative/ azioni che serviranno per raggiungere questi obiettivi, iniziando nel 2020 a ragionare in termini di pianificazione a budget per così ottenere le risorse nel 2021 per realizzare queste attività, pianificando anno per anno. Ci stiamo focalizzando maggiormente sugli aspetti ambientali, per noi prioritari rispetto agli aspetti sociali o di governance.

Il dipartimento si occupa di Energy Management, della ricerca e dell’introduzione nei processi produttivi di nuove materie prime e additivi, di grandi progetti e della sostenibilità ambientale, gestendo gli action plan necessari per raggiungere gli obiettivi definiti. Gran parte delle nostre risorse sono orientate ad attività perfettamente in linea con gli obiettivi della sostenibilità ambientale, possiamo agire su più fronti e fornire alla produzione tutto il supporto necessario per raggiungere tali obiettivi. L’efficacia della nostra organizzazione è dimostrata dal raggiungimento di tutti gli obiettivi che ci siamo dati.

 

(Wienerberger Italia)

 

Progetti sostenibili in ottica di riduzione di CO2

Quali sono i progetti sostenibili portati avanti dall’azienda e attuati nel 2022? Quali sono i risultati ottenuti in termini di riduzione delle emissioni specifiche di CO₂ in base agli ultimi dati?

Edoardo Ferraresi

Possiamo già anticipare, come già "detto" che anche quest’anno supereremo l’obiettivo di decarbonizzazione che ci siamo dati, pari alla riduzione del 15% delle emissioni specifiche di CO2 rispetto al 2020.

In questi primi anni abbiamo in particolare lavorato sull’ottimizzazione delle materie prime e degli additivi utilizzati nel ciclo produttivo, selezionando quelle che minimizzassero le emissioni di CO2. Un esempio su tutti: abbiamo eliminato l’uso del petcoke, un sottoprodotto della raffinazione del petrolio che viene utilizzato principalmente per ridurre il consumo di gas – ma a scapito dell’impronta emissiva: infatti il gas naturale, tra tutti i combustibili tradizionali disponibili, è quello che presenta l’impronta emissiva più bassa!

Esiste un prodotto che più di altri rappresenta maggiormente la strada che l’azienda sta percorrendo verso la sostenibilità?

Edoardo Ferraresi

Già da anni abbiamo condotto un’approfondita analisi LCA (Life Cycle Assessment) sui nostri prodotti, il cui risultato ha dato luogo all’importante certificazione EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto).

Il laterizio ha delle caratteristiche che lo rendono già molto sostenibile, in particolare se consideriamo i prodotti più tecnologi della gamma, ci permettono per esempio di costruire case senza utilizzare il cappotto termico quindi con consumi energetici molto bassi. E quindi questa efficienza non è solo nella fase produttiva, ma anche dell'utilizzo del prodotto.  Inoltre, ha un ciclo di vita lunghissimo, senza cambiare la propria prestazione quindi garantisce le sue performance originali per un periodo che può raggiungere i 50/100 anni. Queste sono due qualità che rendono questo materiale più performante rispetto, ad esempio, al cappotto in polimero.

L’EPD fornisce quindi le informazioni ambientali che caratterizzano il nostro laterizio e che possono essere usate ad esempio per valutare la conformità ai Criteri Ambientali Minimi – i CAM. Infatti, abbiamo visto che tanti altri produttori, anche non di laterizi sono usciti con questi tipi di prodotti "green" agendo solo su una piccola parte di produzione, magari aumentando anche i prezzi di vendita. Noi invece abbiamo fatto un altro ragionamento, Wienerberger non ha puntato su di una linea di prodotti “green”: preferiamo ragionare sulla sostenibilità dell’intero portafoglio prodotti, quando pensiamo al processo produttivo.

Indubbiamente, la famiglia di laterizi a più elevate prestazioni – come i blocchi rettificati Porotherm Bio Plan T9 – sono il nostro fiore all’occhiello, perché consentono di realizzare edifici massivi in laterizio che, senza bisogno di ulteriori strati isolanti come il cappotto termico, possono permettere la realizzazione di edifici ad energia quasi-zero, ovvero edifici che necessiteranno di un ridottissimo fabbisogno energetico, con conseguente drastica diminuzione delle emissioni di gas serra in fase di esercizio. Consideriamo anche che tra le caratteristiche più importanti e consolidate del laterizio vi sono la durata nel tempo senza perdita di performance e l’elevato comfort abitativo.

Un esempio di soluzione performante è il sistema Isolclay® in Italia nei centri storici dove non è possibile intervenire sugli edifici se non in questo modo. Rappresenta una soluzione ottimizzata soprattutto per le ristrutturazioni nel patrimonio immobiliare italiano la maggior parte costruito prima degli anni 70'.

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Aumento prezzi dell'energia a causa della Guerra in Ucraina: le soluzioni di Wienerberger

Come è riuscita l'azienda a rispondere a particolari esigenze anche di costi d'energia aumentati a causa dello scoppio della guerra in Ucraina nel 2022? A livello di approvvigionamento energetico per la produzione dei prodotti, ha trovato soluzioni alternative?

Edoardo Ferraresi

Sicuramente è stato un anno difficile perché i prezzi sono andati oltre ogni aspettativa, ma siamo partiti rispetto ad altri concorrenti con un grande vantaggio. Wienerberger è riuscita da tempo a mettere a punto specifiche strategie e sinergie, a livello di gruppo, per minimizzare l’impatto della variazione dei prezzi energetici sulle proprie attività.

Lo scorso anno, comunque, è risultato essere particolarmente impegnativo da questo punto di vista, abbiamo lavorato assieme ai nostri fornitori per trovare il compromesso accettabile in modo da non pregiudicare le nostre azioni sulla decarbonizzazione: infatti, da questo punto di vista abbiamo ottenuto risultati eccezionali come il 14% di riduzione delle emissioni specifiche di CO2 rispetto al 2020. L’avere investito già da tempo negli impianti fotovoltaici, inoltre, ci ha permesso di ridurre ulteriormente l’impatto della forte inflazione dei prezzi energetici.

Economia circolare: pochi rifiuti, recuperabili al 100%

Quali azioni sono state realizzate in termini di rifiuti? Quale prodotto di Wienerberger rappresenta e risponde meglio all’obiettivo di economia circolare?

Edoardo Ferraresi

Il nostro ciclo produttivo del laterizio produce pochissimi rifiuti in uscita, ovvero tutti gli sfridi di lavorazione vengono di solito riutilizzati e infatti quello 0,11% di rifiuti prodotti per tonnellata di laterizio nel report che è una quantità veramente minima, è dovuto più che altro ad altre attività secondarie come la manutenzione degli impianti. Sono un esempio gli oli dei riduttori dei motori, un altro aspetto è quello legato al laterizio a fine vita cioè quando diventa rifiuto e per noi è importante che sia riciclabile al 100%. L'ultimo aspetto è quello della circolarità e quindi il riutilizzo di rifiuti di altre aziende e di altri cicli produttivi come materia prima e questo cerchiamo di incrementarlo per quanto possibile. Se parliamo del nostro prodotto, possiamo riferirci all’intero portafoglio prodotti in generale e dire che questo, a fine vita, è recuperabile al 100% in altri cicli produttivi e, perciò, non necessita di conferimenti in discariche.

Certificazioni LEED ed EPD in ottica CAM

Che tipo di certificazioni caratterizzano i prodotti e le soluzioni di Wienerberger Italia in ottica di sostenibilità? Quanto possono essere utili ai clienti queste soluzioni per raggiungere Certificazioni tipo LEED?

Edoardo Ferraresi

Già da molti anni siamo partiti con un percorso di certificazioni per evidenziare, nel modo più trasparente possibile, quello che facciamo: dapprima con la certificazione LEED, successivamente con l’EPD: quest’ultima permette ai nostri clienti di ottenere molte più informazioni sulla sostenibilità dei nostri prodotti, quali il soddisfacimento dei CAM e l’effettivo impatto in termini di GHG (Green House Gas). Da 10 anni, quindi abbiamo iniziato con queste certificazioni che non si limitano a fornire informazioni sulla quantità di materiale recuperato all'interno del ciclo produttivo, ma lo considerano a 360°, quindi rispetto a tutti gli impatti principali. Parliamo della certificazione ambientale più completa che si può fornire per un prodotto e all'interno di questa è possibile avere tutti i componenti necessari per confrontarlo con quello dei concorrenti o anche con altre tipologie di prodotti alternativi al laterizio adattandoci alle nuove certificazioni che richiederà il mercato nel tempo.

 

Altro punto importante è il monitoraggio di massa ed energia, con l’obiettivo di implementarlo in tutti gli stabilimenti e le linee di produzione. Il progetto ha poi garantito degli effettivi benefici e riscontri?

Edoardo Ferraresi

Di fianco a iniziative e progetti relativi a fattori specifici della sostenibilità, abbiamo sempre portato avanti il tema dell’efficienza energetica. In questo caso abbiamo effettuato uno step in termini di digitalizzazione degli impianti, installando sensori che permettono di fornire informazioni preziose per i nostri Process Engineer. Il beneficio, anche se potrebbe sembrare modesto se valutato in termini assoluti, ci permette di raccogliere informazioni molto più dettagliate del nostro processo produttivo permettendoci di pianificare investimenti con maggiore efficacia, basandoci su dati reali ed affidabili.

 

(Wienerberger Italia)

 

Biodiversità: i progetti e gli attori coinvolti

Quali nello specifico sono le azioni per migliorare la biodiversità nel 2022? Quali sono gli attori coinvolti?

Edoardo Ferraresi

Ci sono tante attività legate al tema della biodiversità realizzate e in programma, nel 2023 abbiamo realizzato i BAP (Biodiversity Action Plan) in ognuno degli stabilimenti produttivi italiani. Rientra anche la piantumazione di alberi realizzata nel 2022 nello stabilimento di Bubano dove è stato creato un piccolo bosco, piantando poco meno di 1000 alberi e coinvolgendo le scuole locali e l'amministrazione pubblica. L'obiettivo finale degli interventi è la neutralità sulla biodiversità locale quindi i nostri stabilimenti in futuro dovranno diventare trasparenti rispetto alla flora e la fauna esistente nell'ambiente circostante.

Invece, quest'anno l'intervento di miglioramento della biodiversità è stato fatto grazie all'installazione dei bug hotels, nidi per le api selvatiche o gli insetti e anche i nidi per gli uccelli. Per fine ottobre è organizzato un evento simile con la piantumazione di alberi nello stabilimento di Gattinara e nei prossimi anni coinvolgeremo via via tutti gli stabilimenti con questo tipo di attività.

I BAP prevedono sia azioni che sono ancora da implementare, che verranno realizzate nei prossimi anni (2-3 anni) e sia attività continuative come il monitoraggio della fauna, come KPI sulla biodiversità. Da quest'anno in tutti e quattro gli stabilimenti abbiamo nominato in ogni stabilimento un Biodiversity Ambassador, che è un dipendente scelto su base volontaria che effettuerà periodicamente il monitoraggio di alcune specie scelte perché rappresentative e con l'aiuto di schede identificherà gli andamenti nel tempo.

 

Il progetto sul riutilizzo delle cave esaurite è stato realizzato?

Edoardo Ferraresi

Negli ultimi anni non abbiamo esaurito cave, ma abbiamo progetti di sistemazione delle stesse. Recentemente nei progetti cerchiamo di introdurre una rinaturalizzazione delle stesse e di cercare di limitare il più possibile l'uso produttivo per incrementare quello naturale. Tutto dipende dai piani regolatori delle aree in oggetto però generalmente è possibile il recupero della cava in tali termini.

Questo aspetto è importante in termini di sostenibilità e dal nostro punto di vista ed è un po' più rigido perché le cave vengono autorizzate in base a un progetto e non si può cambiare facilmente. L'unica opportunità è proprio nella fase iniziale, prima di chiedere l'autorizzazione, ossia di ottimizzarlo da questo punto di vista. L'anno scorso abbiamo avuto la possibilità di chiedere una modifica del progetto di una cava, dello stabilimento di Terni e in quell'occasione abbiamo anche migliorato gli aspetti di recupero ambientale del precedente progetto.

 


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