Calcestruzzo Armato
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Sostenibilità ambientale, economica e sociale del calcestruzzo preconfezionato

Gli eventi di MADE in concrete sono poi proseguiti con il seminario Sostenibilità ambientale, economica e sociale del calcestruzzo preconfezionato, nel quale il prof. Gaetano Manfredi dell'Università Federico II di Napoli ha parlato dell'analisi comparativa LCA fra calcestruzzo armato, legno e acciaio che verrà condotta nell'ambito dell'accordo con Atecap. Il seminario è stato introdotto e coordinato da Matthieu Colombo, Direttore Editoriale della rivista Costruzioni.

Il prof. Manfredi ha iniziato dicendo che il tema della sostenibilità ormai è diventato di interesse comune, però non tutti sono sempre consapevoli di cosa si intenda veramente per sostenibilità.
Lo scenario globale odierno è in trasformazione. le grandi protagoniste del mondo globalizzato sono le città. Ci sono due fenomeni sociali che governano la città: la saggezza della folla e l'era del pop corn. È stato dimostrato che negli ultimi dieci-quindici anni le persone tendono a stare insieme. Ogni volta che la popolazione raddoppia alcuni indicatori aumentano del 15% (ad es. il PIL, ma anche l'inquinamento), i benefici del vivere insieme però sono superiori ai costi, pertanto la popolazione urbana è esplosa e si prevede che le grandi città nel 2015 saranno 60. Questo fenomeno è stato identificato col nome di saggezza della folla.

Ciò fa comprendere perché il costruire sostenibile sia un tema centrale del futuro. Un sistema urbano, infatti, non è fatto solo di costruzioni, ma di servizi e infrastrutture.
Il fenomeno dell'era del pop corn indica invece che ci sono fenomeni latenti che improvvisamente esplodono e bisogna saperli cogliere, altrimenti avverranno trasformazioni non più reversibili (ad es. prodotti che vanno fuori mercato, ecc.). Il fenomeno prende il nome da quello che accade per i pop corn, dove per il 95% del tempo il grano è immoto, mentre nel restante 5% esplode.


Manfredi ha poi introdotto la definizione di sostenibilità, precisando che non è, come molti pensano, solo quella ambientale. Per supportare questo concetto Manfredi ha mostrato una foto di alcuni capannoni ricoperti di pannelli fotovoltaici che dopo il terremoto sono crollati. In quel caso si è pensato solo all'ambiente, ma non alla sicurezza delle costruzioni.
Così come di un'abitazione non va considerata solo la sicurezza strutturale, ma anche il confort, il benessere sociale appunto.
Quindi, riassumendo, i fattori della sostenibilità da tenere in conto sono quella ambientale, quello sociale e quello economica (ciò che facciamo deve essere competitivo). La logica del nostro futuro sviluppo deve essere non di tornare al passato, ma di evolversi coniugando questi tre aspetti.

Uno dei principi chiave della sostenibilità, ha continuato Manfredi, è la capacità di gestire i cigni neri, cioè gli eventi non attesi. Questo fenomeno fu chiamato così perché fino alla scoperta dell'Australia non si conoscevano cigni neri. Questa dizione applicata alle costruzione vuol dire che quando si progetta è necessario prevedere che la struttura sia in grado di resistere a eventi imprevedibili. Per la prevenzione degli eventi inattesi interviene la resilienza, cioè la capacità di resistere a un evento inatteso, ritornando in servizio.
Le strutture perciò devono essere robuste. Lo prevedono anche le Norme tecniche per le costruzioni.

I concetti esposti da Manfredi fanno capire che se non si ragiona considerando i tre aspetti della sostenibilità non si sarà in grado di progettare in maniera sostenibile.
A tal fine è importante sapere come valutare, come quantificare la sostenibilità.
Esistono dei metodi nati con il LCT (Life Cycle Thinking). Dal thinking si è passati al costing e nel 2009 si è introdotto anche il concetto sociale.
Manfredi ha poi descritto le principali norme e le fasi da prendere in esame nell'analisi LCA e che sono state individuate per l'LCA comparativo che fa parte dell'accordo con Atecap per l'analisi della medesima struttura realizzata in calcestruzzo armato, legno e acciaio.

Per l'analisi si è scelto un edificio residenziale su tre livelli, con più unità abitative, sia perché di tipologia abbastanza comune in Italia, che per la possibilità di studiare la medesima struttura realizzata con i tre diversi materiali.
Nel corso del seminario Manfredi ha fornito un'anticipazione dello studio, mostrando i risultati dell'LCA su una parte dell'edificio ovvero il solaio, realizzato con travetti in cemento armato e laterizi forati, in calcestruzzo con travetti in acciaio e travetti in cemento armato e cassero a perdere con pannelli di polistirene.

Dall'analisi è emerso che ciascuna tipologia esaminata aveva effetti sull'ambiente, ma prendendo in considerazione affidabilità, sicurezza, durabilità il calcestruzzo ha mostrato le prestazioni migliori. Manfredi ha concluso pertanto che non si può stilare una classifica dei materiali a basso impatto ambientale e che, quando parliamo di sostenibilità, non possiamo prescindere dagli aspetti sociali ed economici. Quindi non è vero che il calcestruzzo è un materiale ad alto impatto ambientale, ma è corretto dire che il calcestruzzo può essere altamente sostenibile se oltre all'ambiente si considerano aspetti legati alla facilità di manutenzione, alla sicurezza, alla durabilità. 

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