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Sostenibilità ambientale e risanamento dei sistemi di drenaggio urbano: le più recenti sfide del mercato

L’Impatto sull’ambiente dei materiali utilizzati per le condotte
Il contesto generale della giornata di studio in Bicocca è stato introdotto dalla professoressa Valeria Mezzanotte la quale ha affrontato la valutazione degli impatti ambientali delle condotte proponendo un’integrazione dei criteri VIA e LCA applicati all’opera e ai prodotti usati per realizzarla.
Molti e ricchi di spunti gli interventi che si sono succeduti nel corso della giornata. Tra i relatori anche le principali aziende produttrici di manufatti in materiali alternativi al calcestruzzo.
Continua a restare attuale e fonte di utili riflessioni nonostante risalga ad un intervento del 1987 della Commissione Ambiente e Sviluppo davanti all’Assemblea dell’ONU la definizione seguente: “Perseguire uno sviluppo sostenibile significa soddisfare le necessità attuali senza limitare la possibilità che le generazioni future possano soddisfare le proprie”.
A proposito dei così detti “elementi naturali”, gratuiti come l’aria e l’acqua, “risorse” la cui quantità non è infinita, il medesimo documento prosegue affermando che per uno sviluppo “sostenibile” gli impatti delle attività umane sulla qualità dell’aria, dell’acqua e sugli altri elementi naturali – ad esempio il terreno – debbono essere mantenuti il più contenuti possibile affinché rimanga sostenibile l’integrità complessiva a lungo termine dell’ecosistema nel quale viviamo.
Il tema è critico, la sfida importante. I lavori di ricerca della Prof.ssa Mezzanotte testimoniano che le attività dell’uomo lasciano tracce preoccupanti di degrado nel terreno. Tracce di attività agricola, industriale, tracce dovute al traffico, tracce lasciate dal contenuto di condotte interrate. Tracce che dai terreni passano alle acque di falda e ai corpi recettori. Ma avviene anche il contrario, condotte ormai ammalorate lasciano fuoriuscire il loro contenuto in periodi asciutti, ma drenano l’eccesso di acqua del terreno in periodi di abbondanza d’acqua.
Entrambe le situazioni sono indesiderabili, seppure per ragioni diverse.