Sostenibilità | Edilizia
Data Pubblicazione:

Sostenibilità ambientale delle costruzioni: nuova prassi di riferimento di UNI

La prassi nasce dalla collaborazione tra UNI e ITACA, l'Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e Compatibilità Ambientale: attraverso un punteggio indicativo di sostenibilità ambientale dell'edificio vuole essere un prezioso strumento per progettisti, Pa, gestori e consumatori. Prassi in consultazione pubblica fino al 25 giugno.

Documento diviso in 3 sezioni: "principi metodologici", "edifici residenziali" ed "edifici non residenziali"

Sulla sostenibilità ambientale delle costruzioni il mondo della normazione è da sempre molto attivo e recentemente si è anche arricchito di una nuova prassi di riferimento, la UNI/PdR 13, nata dalla collaborazione tra UNI e ITACA, l'Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e Compatibilità Ambientale.

Il documento vuole fornire indicazioni sulla performance globale di un edificio, dando un punteggio indicativo del livello di sostenibilità ambientale. Un prezioso strumento per il progettista, ma anche per la pubblica amministrazione e per committenti, gestori e consumatori.
La prassi di riferimento sugli strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità ambientale nelle costruzioni, come nelle edizioni precedenti, si articola in tre sezioni:

  • UNI/PdR 13.0:2023 “Inquadramento generale e principi metodologici;
  • UNI/PdR 13.1:2023 “Edifici residenziali”;
  • UNI/PdR 13.2:2023 “Edifici non residenziali.”

La sezione 0 illustra l’inquadramento generale e i principi metodologici e procedurali che sottendono al sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici, ai fini della loro classificazione attraverso l’attribuzione di un punteggio di prestazione.

La sezione 1 specifica i criteri sui quali si fonda il sistema di analisi multicriteria per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici residenziali, mentre la sezione 2 è dedicata agli edifici non residenziali. In entrambi i casi la nuova edizione fornisce una tabella di comparazione che evidenzia gli aggiornamenti introdotti rispetto all’edizione del 2019 per facilitarne la consultazione.

Tra questi si segnala l’introduzione del criterio B.3.7 “Adattabilità per usi futuri”, per i soli edifici per uffici che tiene conto delle indicazioni del set di indicatori europei Level(s) e la modifica di altri criteri tra i quali le B.1.7., B.2.2 e B.2.3 sulle scale di prestazione dell’energia primaria globale non rinnovabile, l’energia rinnovabile per usi termici e quella prodotta nel sito per usi elettrici e la B.3.8 sulle certificazioni ammissibili per i materiali.

La prassi è ora disponibile in consultazione pubblica fino al 25 giugno.

Edilizia

L'edilizia ricomprende tutte quelle attività finalizzate a realizzare, trasformare o demolire un edificio. Essa rappresenta sicuramente uno dei...

Scopri di più

Sostenibilità

Con questo Topic riportiamo quanto pubblichiamo su quello che riguarda il tema della sostenibilità: gli accordi internazionali e nazionali, i protocolli di certificazione energetici ambientali, le news e gli approfondimenti scientifici, i commenti.

Scopri di più

Leggi anche