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Sostanze chimiche preoccupanti: creata una banca dati con oltre quattro milioni di prodotti

L'Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche ha creato una banca dati che permette di conoscere quali sostanze 'estremamenti preoccupanti' sono presenti in oltre quattro milioni di articoli.

Per la prima volta è stata creata da Echa una banca dati che permette di conoscere quali sostanze 'estremamenti preoccupanti' come piombo o monossido di piombo sono presenti in oltre quattro milioni di articoli che si possono trovare in vendita all'interno dell'Unione Europea.

Tutto questo grazie all'Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche (ECHA).


Più di seimila le aziende che hanno aderito all'iniziativa

LAgenzia Europea delle Sostanze Chimiche (ECHA) ha reso noto che per la prima volta è stata pubblicata una lista delle sosatmze chimiche pericolose presenti negli articoli in commercio. Quella redatta da Echa è una vera e propria banca dati che consente di riassumere le informazioni per articolo, marca, categoria di prodotto, tipo di materiale o nome chimico. Sono ben 4 milioni gli articoli all’interno della ‘banca’ appartenenti a oltre 6mila aziende differenti, che hanno accettato di rendere nota la presenza di sostanze estremamente preoccupanti (SVHC).

Queste le principali sostanze rinvenute: 

  1. piombo;
  2. monossido di piombo;
  3. triossido di piombo-titanio;
  4. acido silicico, sale di piombo;
  5. dodecacloropentaciclo, ottadeca-7,15-diene “Dechlorane Plus TM”.

Mentre queste sono le maggiori categorie di prodotto in cui sono state ritrovate tali sostanze:

  1. macchine e loro parti;
  2. strumenti di misura e loro parti;
  3. apparecchiature elettroniche e loro parti;
  4. veicoli e loro parti;
  5. articoli in gomma;
  6. arredamento.

    Sostanze chimche preoccupanti-bamca dati ECHA

 

Il Direttore Esecutivo di ECHA Bjorn Hansen ha dichiarato: "Il lancio di questa piattaforma da la possibilità di accedere alle informazioni riguardanti le sostanze chimiche pericolose presenti nel mercato europeo. Aiuterà a raggiungere l'obiettivo di un'economia circolare e incoraggiamo i cittadini a diventare familiari con il nostro database e a usarlo il più possibile”.

Virginijus Sinkevičius, Commissario europeo per l’Ambiente ha affermato che “il lancio del database è una vera pietra miliare nel portare trasparenza sulle sostanze chimiche pericolose nei prodotti. Questa ricchezza di informazioni sarà di grande valore per tutti, in particolare per i consumatori, gli operatori dei rifiuti e i decisori politici. Migliorerà la fornitura di prodotti e materiali secondari sicuri e puliti, pienamente in linea con le priorità in materia di riutilizzo e riciclaggio definite nella legislazione dell'UE sui rifiuti. Grazie a tutte le aziende che hanno tempestivamente inviato le informazioni, facendo funzionare il database".

 


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