Legno | Ingegneria Strutturale
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Solai in legno ad alte prestazioni

Prove sperimentali su solai lignei composti realizzati con soluzioni innovative legno-legno

L’uso del legno nella realizzazione di solai e coperture è diffuso sin dall’antichità. Gli sviluppi tecnologici che negli ultimi 30-40 anni hanno rivoluzionato il settore delle costruzioni in legno hanno permesso al legno di rimanere un materiale competitivo ancor oggi. I limiti dimensionali, propri degli elementi in legno massiccio, sono stati superati in diversi modi durante questo processo di miglioramento. Se, in un primo momento, la realizzazione di travi composte in legno ha permesso di aumentare in modo considerevole l’inerzia disponibile, la “invenzione” degli elementi in legno lamellare ha sicuramente aperto nuovi orizzonti nell’impiego di questo materiale. Oggi sono infatti disponibili in commercio travi speciali in legno lamellare (curve, a semplice o doppia rastremazione e centinate) con lunghezze fino a 40 m e sezioni che superano i 2 m di altezza.
Per quanto riguarda le specie legnose, l’abete e il larice sono sicuramente le specie più utilizzate in Europa dal punto di vista strutturale. Velocità di crescita ed efficienza strutturale, rendono il legno di conifera materiale molto competitivo anche dal punto di vista commerciale. Analizzando ad esempio il rapporto f/ρ (resistenza a compressione/massa volumica) o E/f (modulo elastico/resistenza a compressione) per un legno di conifera GL24, è possibile osservare come l’efficienza di questo materiale sia paragonabile a quella dell’acciaio e superiore a quella del calcestruzzo (Piazza et al., 2009).
Recentemente l’uso di prodotti a base di sfogliati di legno "duro" (latifoglia) sta acquisendo una quota di mercato sempre più interessante.
A questo proposito saranno illustrati i risultati di una campagna sperimentale su travi composte in microlamellare (LVL - Laminated Veneer Lumber) di faggio per la realizzazione di solai progettati per sopportare grandi carichi (Figura 1).

 


 

La scelta del microlamellare di faggio deriva dalla volontà di aumentare le prestazioni del sistema costruttivo, mantenendo contenute le dimensioni del pacchetto strutturale. In Tabella 1 sono messe a confronto le caratteristiche meccaniche di tale materiale (GL70 – secondo il certificato ETA-14/0354) con quelle di un lamellare tradizionale (classe resistente GL24).

 

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