Sistemi radianti idronici ed elettrici a confronto
I sistemi di emissione a pavimento caratterizzati da uno scambio di tipo radiativo possono essere di due tipologie: idronici ovvero sistemi nei quali il fluido termovettore è l’acqua ed elettrici.
I sistemi di emissione a pavimento caratterizzati da uno scambio di tipo radiativo possono essere di due tipologie: idronici ovvero sistemi nei quali il fluido termovettore è l’acqua ed elettrici.
I sistemi radianti idronici (Figura 1) tipici dei settori residenziale e terziario sono composti da serpentine in materiale plastico annegate nelle strutture normalmente isolate dai locali attigui. Sono sistemi nei quali circola acqua a temperatura relativamente basse in riscaldamento e alte in raffrescamento.
I sistemi possono essere installati a pavimento, parete o soffitto e sono adatti sia per le nuove costruzioni che per le riqualificazioni di edifici esistenti. Nel caso di pavimenti radianti, la posa può avvenire inglobando le tubazioni nel massetto posizionando i tubi al di sopra dello strato isolante che può essere piano o bugnato.
La stratigrafia (Figura 1, a destra) è composta dai seguenti elementi (dall’alto verso il basso): rivestimento superficiale (parquet, piastrelle, PVC, ecc.), strato di supporto (massetto) con tubazioni in materiale plastico, strato di protezione dello strato isolante e strato isolante le cui caratteristiche devono rispettare lo standard UNI EN 1264.
![Sistema radiante idronico a pavimento. Tubazioni in materiale plastico annegate nel massetto.](https://www.ingenio-web.it/upload/image/5/c/2/014ba9139be96c7e51ea69bb93429c91d827eddd.jpg)
Per quanto riguarda le applicazioni sono molte le tipologie di edifici nei quali possono essere istallati gli impianti radianti idronici: tra queste edifici residenziali, uffici, strutture sportive, edifici per il culto, edifici industriali.
SPECIALE
Sistemi radianti: tutto quello che è importante sapere
Una raccolta di appunti tecnici dedicata alle caratteristiche principali, alla normativa e alla posa in opera della tecnologia radiante.
Con l'obiettivo di dare un supporto immediato ai nostri lettori interessati a capire di più sul tema, abbiamo realizzato questa pagina di collegamento a diversi articoli pubblicati sul nostro portale grazie al contributo di tecnici esperti ed in particolare dell'ing. Clara Peretti.
LINK allo Speciale a cura di Clara Peretti
I sistemi elettrici (Figura 2) sono costituiti da cavi o fogli riscaldanti (pellicole termiche) posati nel pavimento e coperti da un rivestimento. La corrente che percorre i cavi produce calore tramite effetto Joule. Nelle nuove tipologie, data la costruzione bifilare (o a doppia conduzione o bipolare) e la loro stretta successione parallela nelle due direzioni, i campi magnetici generati si neutralizzano a vicenda. Invece, per il riscaldamento con cavi monofilari, in fase di riscaldamento possono formarsi campi magnetici a bassa frequenza più potenti dato che la distanza tra conduttori paralleli nelle due direzioni può aumentare a seconda dei casi.
![Sistema radiante elettrico a pavimento. A destra: cavi scaldanti (fonte: BVF).](https://www.ingenio-web.it/upload/image/c/d/6/fa484f682f49ca05710f13a5c3f5e19ee5b63450.jpg)
La stratigrafia del sistema è composta da: rivestimento superficiale, strato autolivellante o adesivo, resistenze elettriche e strato isolante (opzionale).
Per quanto riguarda le applicazioni i sistemi elettrici sono adatti come riscaldamento supplementare e per edifici usati saltuariamente (case di vacanza). Sono inoltre adatti per piccole ristrutturazione anche di singoli ambienti, come ad esempio il bagno.
All'interno dell'articolo completo:
Consumi a confronto, conclusioni e riferimenti.
![](/upload/company/5/3/3/6a81828b59cb8ff89a1bd43d5912ec95875bf9af_m.jpg)
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