Sistemi di diffusione dell’aria: la scelta delle apparecchiature
La scelta e il dimensionamento delle apparecchiature di un sistema di diffusione dell’aria sono attività strettamente connesse alla progettazione dell’intero impianto di condizionamento.
Scelta della tipologia di diffusione dell’aria
La diffusione dell’aria in ambiente può avvenire attraverso opportuni apparecchi, classificati secondo:
- la tipologia di diffusione che sono in grado di generare,
- per miscelazione;
- per dislocamento;
- la posizione in cui sono installati
- da parete;
- da soffitto;
- da pavimento.
La diffusione per miscelazione è la più utilizzata. Si fa riferimento ad una condizione ideale nella quale l’aria immessa va a miscelarsi in modo uniforme con tutta l’aria ambiente, al fine di prevenire la formazione di zone sfavorite dal punto di vista della concentrazione degli inquinanti e delle temperature, tutelando al contempo il comfort all’interno della zona occupata in termini di velocità media e turbolenza.
Le modalità di funzionamento dei diffusori concepiti per sistemi a miscelazione dipendono:
- dalle loro caratteristiche geometriche,
- dal loro inserimento nell’ambiente (presenza o meno di controsoffitto, installazione a parete, altezza di installazione, prossimità ad ostacoli, ecc.),
- dalle velocità di immissione (ovviamente correlate alle portate d’aria immesse),
- dal differenziale di temperatura tra l’aria immessa e l’aria ambiente.
Tutti i diffusori di questa famiglia funzionano sul principio dell’induzione: l’aria in uscita dal diffusore, grazie alla sua velocità, crea intorno a sé una depressione che mette in movimento e trascina l’aria già presente in ambiente, ottenendo così la giusta miscelazione.
Al fine di ottenere un’elevata qualità dell’aria all’interno della zona occupata è possibile adottare sistemi di diffusione denominati a dislocamento. Tali sistemi sono caratterizzati da immissione dell’aria prevalentemente dal basso.
La diffusione per dislocamento si realizza quando l’aria, che deve avere una temperatura inferiore a quella presente in ambiente nel punto di immissione, viene immessa a bassa velocità a livello pavimento. Spandendosi sullo stesso, essa sposta l’aria ambiente senza miscelarsi. L’aria immessa va ad alimentare, dal basso, le correnti convettive ascendenti che si formano in corrispondenze delle sorgenti calde presenti (in genere persone o apparecchiature). Questo moto ascensionale viene riscontrato fino ad una certa altezza, oltre la quale l’apporto di aria dal basso non è più sufficiente a compensare la crescente portata convettiva verso l’alto. Al di sotto di tale quota, è definita una zona a flusso stratificato nella quale la temperatura cresce linearmente, al di sopra (zona di miscelazione) la temperatura si stabilizza su un valore pressocché costante.
Gli apparecchi per la diffusione dell’aria
Che cos’è un apparecchio per la diffusione dell’aria? Quali sono i criteri per una scelta corretta?
Questi apparecchi rappresentano l’anello di congiunzione tra l’impianto e l’ambiente da climatizzare; pertanto:
- non sono un elemento solamente decorativo,
- non sono un elemento per tappare un buco,
- non sono un elemento di cui si può fare a meno o da porre nel posto meno visibile.
Hanno il compito di convogliare l’aria di mandata nell’ambiente in modo che:
- l’aria sia distribuita al meglio
- siano evitate zone “morte” od effetti di stratificazione indesiderati
- siano evitate velocità finali troppo elevate nel volume convenzionalmente occupato, tali da produrre la sensazione di spifferi fastidiosi.
Diffusione dell’aria da parete
La diffusione dell’aria realizzata con diffusori a parete si utilizza, solitamente, quando non si hanno a disposizione spazi nel controsoffitto che consentano di alloggiare i più noti diffusori a soffitto.
Figura 1 – Tipica installazione di diffusore a parete
Figura 2 – Diffusore lineare a feritoia, bocchetta a doppio ordine di alette, piastra a microugelli.
Nei casi in cui sia necessario raggiungere notevoli distanze orizzontali dal punto d’installazione, vengono impiegati i diffusori per lunghe gittate, che rappresentano una soluzione valida e spesso obbligata per ambienti di grandi dimensioni quali cinema, palazzetti dello sport, capannoni adibiti a manifestazioni fieristiche, centri congressuali, studi televisivi, discoteche, bowling o quando, per vincoli architettonici o impiantistici - per esempio travi o colonne - non sono possibili soluzioni con bocchette ad alette o comunque apparecchi di diffusione da parete a causa delle loro limitate portate nominali e dell’impossibilita di dirigere il lancio efficacemente verso il basso.
Figura 3 – Diffusori per lunghe gittate.
Diffusione dell’aria da soffitto
La diffusione dell’aria realizzata con diffusori a soffitto si utilizza, solitamente, quando si hanno a disposizione spazi nel controsoffitto che consentano di alloggiare le camere di raccordo.
Figura 4 – Tipica installazione di diffusore a soffitto
Figura 5 – Diffusore ad effetto elicoidale, diffusore lineare a feritoie, diffusore quadrato
Nei casi in cui sia necessario raggiungere notevoli distanze verticali dal punto d’installazione, vengono impiegati i diffusori per grandi altezze, che rappresentano una soluzione valida e spesso obbligata per ambienti di grandi dimensioni. In alcuni casi specifici (ad esempio qualora sia necessario che l’aria immessa lambisca superfici vetrate verticali di notevole altezza), possono essere utilizzati ugelli a lunga gittata in configurazione di lancio verticale.
Figura 6 – Diffusore per grandi altezze a geometria variabile, ugelli a lunga gittata
...CONTINUA.
L'articolo continua con i diffusori a pavimento.
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