Sistemi di accumulo: superata quota 500mila installazioni, per una potenza totale di 3.367 MW

Il 92% dei sistemi installati ha una capacità inferiore ai 20 kWh

Il panorama dell'energia in Italia sta subendo profonde trasformazioni, e una delle tendenze più evidenti è l'adozione sempre maggiore dei sistemi di accumulo, come indicato nell'ultimo aggiornamento dell'Osservatorio dei Sistemi di Accumulo curato da ANIE Federazione, affiliata a Confindustria.

Al 31 dicembre 2023, il numero complessivo di sistemi di accumulo installati in Italia ha raggiunto quota 518.950, con una potenza totale di 3.367 MW e una capacità massima di 6.645 MWh. Questi dati evidenziano una leggera flessione rispetto all'anno precedente, con una media mensile di installazioni che è scesa da 14.000 a 11.000 unità nel 2023, corrispondente a una riduzione del 20%.

La tecnologia basata sul litio continua a dominare il mercato, rappresentando il 99% del totale dei sistemi installati. La maggior parte di essi (92%) ha una capacità inferiore ai 20 kWh, con una chiara preferenza per i sistemi con capacità compresa tra 10 e 15 kWh (38%) e tra 5 e 10 kWh (35%).

È interessante notare che il 99,9% dei sistemi di accumulo è collegato a impianti fotovoltaici, principalmente di taglia residenziale. Questo dimostra un forte interesse nel combinare la produzione di energia rinnovabile con la capacità di stoccaggio, indicando una crescente consapevolezza verso la sostenibilità energetica.

La regione Lombardia si distingue per il maggior numero di sistemi installati (97.155 SdA per una potenza di 617 MW e una capacità di 1.210 MWh), seguita da Veneto ed Emilia-Romagna. Queste regioni hanno mostrato una crescita significativa rispetto all'anno precedente, evidenziando un'adozione diffusa dei sistemi di accumulo su tutto il territorio nazionale.

Nel 2023 in tutte le Regioni le installazioni sono aumentate di oltre il 50% ad eccezione della Valle d'Aosta

Le installazioni si attestano a 287.707 unità per una potenza di 2.022 MW e una capacità di 3.836 MWh. Tutte le Regioni hanno consolidato un segno positivo rispetto al 2022 relativamente al numero di installazioni, alla potenza e alla capacità installate. In particolare, il numero delle installazioni è cresciuto di oltre il 50% in tutte le Regioni ad esclusione della Valle d’Aosta. Una curiosità: nel 2023 è entrato in esercizio il primo sistema di accumulo accoppiato ad un impianto rinnovabile marino.

Nonostante i progressi, il mercato dei sistemi di accumulo ha incontrato alcune sfide nel 2023, con un rallentamento evidente nel settore residenziale a causa di problematiche legate al superbonus e alle detrazioni fiscali. Tuttavia, si intravedono opportunità interessanti per il futuro, soprattutto con l'implementazione delle comunità energetiche smart, che possono beneficiare notevolmente dall'utilizzo combinato di sistemi di accumulo e tecnologie innovative per la gestione dell'energia.

Un aspetto preoccupante riguarda i ritardi nell'entrata in funzione dei sistemi di accumulo a scala utility e distribuita, che sono stati assegnati tramite aste e strumenti come il Fast Reserve. Dei MW aggiudicati, solo una frazione è attualmente operativa, sollevando interrogativi sullo stato di avanzamento dei progetti e sulla gestione delle risorse. Si auspica un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti per monitorare e risolvere queste criticità, garantendo così l'efficienza e la flessibilità del sistema elettrico nazionale.