SISMICA: Massimo Mariani nuovo Presidente del Centro studi Sisto Mastrodicasa
Succede ad Antonio Borri, che diventa Presidente Onorario
Massimo Mariani è il nuovo presidente del Centro studi Sisto Mastrodicasa.
La nomina è arrivata lo scorso 12 novembre da parte dell’Assemblea Ordinaria dei soci che ha eletto anche il Vice Presidente, Claudio Minciotti, dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Perugia e il Presidente Onorario, Antonio Borri, già presidente del Centro Studi. Mariani nei prossimi 4 anni sarà affiancato dal Consiglio Direttivo composto da: Emanuela Speranzini, dell’Università degli Studi di Perugia Marco Balducci e Luca Leonardi, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia, Ferruccio Della Fina, dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Terni, Carlo Margheriti, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Terni.
Il ruolo di segretario è stato assunto da Paolo Tognaccini, mentre il Collegio dei Sindaci Revisori è formato da Pio Castori, Maria Carmela Frate, Paolo Raspa, Marco Struzzi e Andrea Trabattoni.
INGENIO ne aveva dato già notizia sul sito di INGENIO UMBRIA
Centro studi Sisto Mastrodicasa
Il Centro Studi, nato nel 1989 per volontà della Facoltà d’Ingegneria di Perugia, degli Ordini Professionali degli Architetti e degli Ingegneri di Perugia e di Terni e della Famiglia dell’Ing. Sisto Mastrodicasa, partendo dall’opera professionale e di studio dell’Insigne Studioso Umbro, ha assunto nel corso degli anni un ruolo sempre più importante nella divulgazione delle conoscenze tecnico scientifiche e metodologiche riguardanti le costruzioni, con particolare riferimento all’àmbito del consolidamento e del restauro degli edifici.
Per comprenderne l’importanza e il ruolo di questo organismo, abbiamo parlato con il neo presidente, Massimo Mariani, tra i maggiori esperti in Italia e all’estero nel settore del Consolidamento e Restauro di edifici monumentali, storico Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Perugia per oltre 15 anni e dal 2011 Consigliere del Consiglio Nazionale degli Ingegneri con delega alla Cultura, alla Geotecnica, ai Grandi Rischi Idrogeologici e sismici, al Consolidamento degli edifici e alla divulgazione scientifica e componente del Centro Studi del C.N.I. Massimo Mariani, fino a pochi mesi fa è stato Presidente degli Ingegneri Civili d’Europa (E.C.C.E.) e, attualmente, è componente del Comitato Tecnico Scientifico al fianco del Commissario per la ricostruzione Post-sismica dell’Italia Centrale.
Intervista all'ing. Massimo Mariani
Ing. Arch. Mariani, ci spiega l’importanza del Centro Studi Sisto Mastrodicasa?
Il Centro Studi è la rappresentazione della Scuola Italiana, dell’inizio del pensiero tutto italiano, di consolidamento e restauro
delle murature con un metodo scientifico, metodologico, deterministico non più solamente artigianale. Con Sisto Mastrodicasa, dagli inizi degli anni trenta dello scorso secolo, si comincia a pensare la muratura come un sistema strutturale organico, fatto di elementi “che vivono la Meccanica e la Matematica delle Direttrici Fessurative”; nasce così la figura del Consolidatore, medico delle strutture nell’ambito di una Scuola, che è appunto quella umbra, ma che ormai è divenuta di pensiero dottrinale nel contesto italiano e mondiale. Noi abbiamo una grande storia in tale settore perché Sisto Mastrodicasa era umbro ed è proprio dalla nostra terra che nasce la scintilla di questo nuovo modo di interpretare le murature, per necessità.
Come si è evoluto il Centro Studi nel corso degli anni?
Negli anni, il Centro Studi ha cercato di adattarsi all’evoluzione dei tempi, rinnovando anche lo Statuto. Proprio il 12 marzo del 2018 l’Assemblea straordinaria dei soci ha approvato delle modifiche sostanziali; nell’ultima revisione del 1995, il Presidente veniva dall’Assemblea Ordinaria dei Soci fra i Docenti di prima fascia della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia. Oggi, invece, l’Assemblea Ordinaria dei Soci, elegge il Presidente scegliendo fra i docenti dei Dipartimenti di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia o tra eminenti studiosi che si sono distinti nell’ambito delle materie proprie delle finalità istituzionali del Centro Studi, appartenenti agli altri Soci Fondatori del Centro Studi. Sono state inoltre introdotte le figure del Vice Presidente, scelto tra i membri del Consiglio Direttivo, e del Presidente Onorario, carica destinata a far premio a persone che negli anni si sono distinte per dedizione e sostegno al Centro Studi.
Con il nuovo mandato come sarà articolato il futuro del Centro Studi?
Prioritario resta l’obiettivo di continuare a divulgare il sapere; non sarà solamente un soggetto apicale, il Presidente, volontario come tutti, a gestire il sistema, ma l’interno del Consiglio Direttivo. Quest’ultimo diventa un Organismo dinamico, momento di confronto e anche di destinazione dei compiti. Abbiamo intenzione di promuovere ancora un sistema di corsi, seminari, convegni con Ordini e Collegi Professionali di tutt’Italia e master con l’Università; la divulgazione della Cultura specifica deve portare a un sapere unificato altrimenti si rischia un allontanamento tra ignoranti. In questo percorso culturale abbiamo intenzione di incontrare e di confrontarci con le Soprintendenze per trovare un lessico comune nell’àmbito della diagnostica e della conservazione delle strutture, con interventi, tecniche e modalità di intervento sulle strutture stesse e sui paramenti architettonici nel restauro. Abbiamo poi medesima intenzione di prendere contatti con la Regione, con i Comuni, con gli uffici preposti al controllo; fondamentale sarebbe l’istituzione di un tavolo comune per comporre linee guida o di indirizzo, perlomeno ufficiose, capaci di superare la contrapposizione tra chi propone e chi accoglie la proposta. Il nostro operato sarà infatti diretto alla diffusione delle conoscenze scientifiche in àmbito professionale e pubblico. Noi vogliamo una crescita uniforme; non siamo infatti quelli che sanno tutto, ci confrontiamo e cresciamo insieme.
Il Centro Studi fornirà un contributo anche nell’àmbito del sisma del 2016 del centro Italia?
Sì, certamente, poiché ci siamo accorti che chi opera nel settore lamenta la mancanza di un sapere unitario. In Umbria, per le ragioni precedentemente esposte, siamo all’avanguardia delle conoscenze in tale contesto, ma in questo sisma convergono quattro regioni, Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche, che andrebbero anch’esse unificate sia nel sapere che nei metodi di giudizio e di rapporto tra le parti.
Il Centro Studi metterà in campo anche iniziative nella ricerca scientifica?
Vorremo anche essere al passo con il progredire della tecnologia e quindi faremo studi sull’utilizzo di tecniche evolute o attualizzare nel tempo. Promuoveremo iniziative per premiare la ricerca scientifica e empirica nel nostro settore, perché l’empirismo e la scienza nell’Ingegneria e nell’Architettura del consolidamento e del restauro, convivono all’unisono e nessuna delle due è subalterna all’altra. La sola scienza elevata all’eccessiva modellazione delle strutture, come anche l’eccessivo manierismo formale sono fallaci e non portano risultati se non combinati da interpretazioni del fenomeno dal punto di vista dell’esperienza che è tipica della nostra vita professionale.
Sisto Mastrodicasa: chi è e perchè ricordarlo
Sisto Mastrodicasa è l’Ingegnere perugino, definito “Pioniere del Consolidamento”, noto per aver dato veste teorica e basi scientifiche alla diagnosi delle lesioni e al consolidamento delle costruzioni dissestate. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria civile presso l’Università di Roma nel 1912, egli lavora come libero professionista in diversi enti della città (Comune di Perugia, Provincia, l’ex Industria Perugia, Cassa di Risparmio di Perugia e Consorzio Agrario Provinciale), assumendo incarichi inerenti soprattutto alla ristrutturazione di edifici mediante interventi di consolidamento, restauro e riordinamento interno.
Con lo studio dello stato interno di tensione e deformazione dei solidi sottoposti a diverse condizioni di sollecitazione, Mastrodicasa trova la definizione meccanica e matematica della direttrice fessurativa, determinando la natura del dissesto statico, le cause e i rimedi. Il frutto di tale esperienza è riassunto nella prima edizione di "Dissesti statici delle strutture edilizie", pubblicato nel 1943 e in successivi incarichi in commissioni per lo studio di opere monumentali ritenute in disagio statico, quali il Ponte Vecchio di Firenze, la Lanterna sulla Cupola del Brunelleschi in Santa Maria del Fiore a Firenze, il tempio della Consolazione a Todi e il Palazzo dei Priori a Perugia.
Sisto Mastrodicasa viene a mancare nel 1983 lasciando, grazie alla sua opera professionale e di ricerca, una eredità preziosa, una vera scuola nell’àmbito del consolidamento e del restauro degli edifici.
Per proseguire la tradizione nata con la nobile arte muraria, assunta a dottrina scientifica grazie anche all’Insigne Studioso Umbro, nel 1989 gli Ordini Professionali degli Architetti e degli Ingegneri di Perugia e di Terni, l’Università di Perugia e la Famiglia dell’Ing. Sisto Mastrodicasa danno vita al Centro Studi Sisto Mastrodicasa. Le finalità dell’Organismo senza fini di lucro sono la diffusione delle conoscenze tecnico scientifiche e metodologiche riguardanti le costruzioni, con particolare riferimento ai problemi della conservazione, dell’adeguamento e del recupero e la promozione, il sostegno e l’organizzazione di ricerche e studi in ordine alle problematiche suddette.
L'ing. Massimo Mariani è autore di numerose pubblicazioni, tra cui alcune su INGENIO. Ricordiamo le ultime realizzate con l'Ing. Francesco Pugi.
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