Sismabonus
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Sismabonus: tutti i meccanismi e gli incentivi della nuova Finanziaria

Analisi degli scontri graduati, che vanno dal 50 all’85%, per spingere i lavori di miglioramento sismico. Le detrazioni si beneficiano in cinque anni, aliquote più alte se si abbassa la classe di rischio. Entrano anche zone 3 e seconde case. Spinta ai condomini

Analisi degli scontri graduati, che vanno dal 50 all’85%, per spingere i lavori di miglioramento sismico. Le detrazioni si beneficiano in cinque anni, aliquote più alte se si abbassa la classe di rischio. Entrano anche zone 3 e seconde case. Spinta ai condomini

Addio vecchia detrazione del 65% per gli interventi di miglioramento sismico. Il nuovo sismabonus, previsto all’interno dei vari incentivi per l’edilizia contenuti dalla Legge di Bilancio 2017 in via di approvazione definitiva alla Camera, salirà dal 50 all’80% (85% per i condomini) in base alla riduzione della classe di rischio dell’edificio.
Le opere di riferimento, che beneficiano del Sismabonus, sono quelle indicate dall’articolo 16-bis, lettera i) del Tuir, cioè l’adozione di misure antisismiche con particolare riguardo alla messa in sicurezza statica.
La grande novità della prossima Finanziaria, inoltre, è che gli sconti verranno spalmati non su 10 anni, come prima, ma su 5: considerando quanto l’antisismica - purtroppo tornata ‘di moda’ a causa degli ultimi, violenti terremoti in Centro Italia - è materia necessaria nel nostro Paese, vediamo di fare il punto preciso sulle agevolazioni in merito a partire dal 1 gennaio 2017.

Perimetro di azione
Il nuovo sismabonus interesserà anche la zona 3 e non solo le zone 1-2 come il vecchio sistema. Si tratta di 2.883 Comuni, per la gran parte situati in Lombardia, Piemonte e Veneto. In zona 3 c’è, ad esempio, Milano e (in parte) Roma. Oltre alle costruzioni adibite ad attività produttive, potranno inoltre accedervi tutte le abitazioni (anche le seconde case), e non solo quelle principali come accade ora con il 65 per cento.

Aliquote
Il 50%, lo scontro base, verrà applicato alle spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 sugli interventi realizzati su costruzioni adibite ad abitazioni e ad attività produttive situate nelle zone 1 (rischio di fortissimi terremoti), 2 (rischio di forti terremoti) e 3 (rischio di forti terremoti ma rari). 
E’ esclusa la zona 4, in cui ricadono 2.261 Comuni. Per il 2017, però, anche nella zona 4 gli interventi antisismici godranno della detrazione del 50% grazie alla proroga di un anno (contenuta sempre nel Ddl Bilancio) dello sconto per gli interventi di ristrutturazione edilizia in versione extra large 50% fino al 31 gennaio 2017. Il benefit verrà spalmato su dieci e non su cinque anni, e dal 2018 - salvo proroghe - scenderà al 36 per cento.
Nelle zone 1-2-3 la detrazione potrà salire:

  • al 70% in caso di interventi che riducono la classe di rischio di una posizione;
  • all’80% in caso di interventi che riducono la classe di rischio di due posizioni;
  • all’85% se, oltre al miglioramento di due livelli, i lavori trattano parti comuni di edifici condominiali.

Linee guida per la classificazione del rischio sismico
Importante: perché tutto questo possa avviarsi, serve un decreto del MIT - da varare entro il 28 febbraio 2017 come scritto sulla Legge di Bilancio - che individui le linee guida per la classificazione del rischio sismico degli edifici e le modalità di attestazione da parte dei professionisti dell’efficacia degli interventi
Il tetto di spesa per unità immobiliare previsto è di 96mila euro, identico a quello oggi previsto per il 65 per cento. La norma aggiunge che riguarda “ciascun anno”, ma di fatto non cambia nulla perché poche righe dopo impone (come previsto adesso) di tener conto delle spese già sostenute e per le quali si è beneficiato della detrazione. 

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