Sismabonus
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Sismabonus per acquisto di case antisismiche: il Decreto Crescita lo estende anche alle zone 2 e 3!

Michele Dell’Orco (MIT): con il decreto crescita il sismabonus sarà allargato anche alle zone a rischio sismico 2 e 3 del Paese, per arrivare a mettere in sicurezza il 90% del territorio italiano

Michele Dell’Orco (MIT): con il Decreto Crescita il sismabonus sarà allargato anche alle zone a rischiosismico 2 e 3 del Paese, per arrivare a mettere in sicurezza il 90% del territorio italiano

Sismabonus per acquisto case antisisimiche

Il Decreto Crescita è ormai pronto - in allegato la nuova versione aggiornata al 27 marzo - e dentro, oltre alle svariate disposizioni che abbiamo già analizzato in maniera approfondita su Ingenio, ci sarà anche un ulteriore allargamento del Sismabonus per l'acquisto delle case antisismiche in zona 2 e 3 (e non solo in zona 1, quindi).

Lo ha annunciato il sottosegretario alle Infrastrutture, Michele Dell’Orco, intervenuto a Bari al convegno sul tema “Sismabonus: rilanciare il mondo delle costruzioni, rigenerare e recuperare le periferie”, promosso dalla Scuola di Ingegneria & Architettura, al quale ha partecipato il presidente dell’Ance, Gabriele Buia.

Sismabonus per acquisto case antisismiche in zone 1-2-3: come funzionerà

Lo strumento prevede, quindi, che chi comprerà un immobile in un edificio demolito e ricostruito, situato in una zona a rischio 1, 2 o 3, potrà ottenere una detrazione pari al 75% del prezzo se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a una classe di rischio inferiore, o dell’85% se si ottiene invece il passaggio a due classi di rischio inferiore.

Ecobonus e sismabonus: contributo immediato al posto della cessione del credito

Nell'ultima bozza del decreto crescita c'è anche l'introduzione della possibilità, per il contribuente che sostiene le spese per interventi di efficientamento energetico e di prevenzione del rischio sismico, di ottenere un contributo di importo pari alla detrazione fiscale cui avrebbe diritto, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante.

Tale contributo è recuperato dal fornitore sotto forma di credito d'imposta, di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in 5 quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità.

Questa misura è finalizzata a incentivare lavori di riqualificazione energetica degli edifici e di prevenzione del rischio sismico, risolvendo le problematiche operative rilevate nel funzionamento del bonus fiscale.

IN ALLEGATO LA BOZZA DEL DECRETO CRESCITA AGGIORNATA AL 27 MARZO 2019

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