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Sismabonus: la riduzione della classe di rischio si può vedere anche nei dati sperimentali o solo nei modelli?

È possibile verificare sperimentalmente se gli interventi progettati per il miglioramento sismico modificano effettivamente il comportamento dinamico della struttura, anche senza aspettare che questa venga scossa da un terremoto?

Come noto, rientrano nella detrazione connessa al Sismabonus gli interventi antisismici che riducono di una o due classi di rischio la struttura per la quale si è fatta la richiesta.

È possibile verificare sperimentalmente se gli interventi progettati per il miglioramento sismico modificano effettivamente il comportamento dinamico della struttura, anche senza aspettare che questa venga scossa da un terremoto?

 

Verifica sperimentale del comportamento dinamico della struttura post intervento antisismico: ecco come fare

In generale, gli interventi volti a variare la rigidezza della struttura (per es. intervenendo sul suo comportamento ‘scatolare’) come anche gli interventi volti a modificare la sua massa, risultano riconoscibili nei modi di vibrare poiché ne modificano le frequenze.

Consideriamo il caso di un semplice edificio di due piani fuori terra (Figura 1), di civile abitazione. Le frequenze proprie di questo stabile, prima degli interventi, erano 8.3 Hz e 10.2 Hz per il primo modo flessionale rispettivamente trasversale e longitudinale (Figura 2, riga in alto).

Con gli interventi di adeguamento sismico (si tratta di un edificio che ha subìto danno a seguito di un recente terremoto), la struttura fu irrigidita notevolmente, arrivando ad avere detti modi a 13.2 e 14.8 Hz, rispettivamente (Figura 2, riga in basso). Si osserva che queste variazioni sono ben oltre quelle legate alle fluttuazioni termiche descritte in Structural Health Monitoring: il sottile confine tra salute e malattia di una struttura.

Rispetto allo spettro di risposta (Figura 2) la struttura era e rimane di fatto sul plateau ma in una condizione molto più rigida rispetto a prima e l’entità dell’intervento è quantificabile sperimentalmente.

 

Tromino - strumento per monitoraggio sismico

 

Figura 1. TROMINO® è stato impiegato per misurare i modi propri della struttura in esame (a sinistra) prima e dopo gli interventi di miglioramento sismico (la linea a tratteggio blu è il periodo proprio prima dell’intervento, la linea a tratteggio rosso è il periodo proprio dopo l’intervento). La struttura rimane di fatto sul plateau dello spettro di risposta ma in condizioni molto irrigidite e con comportamento maggiormente ‘scatolare’.

 

Frequenze modali edificio pre e post intervento antisismico

Figura 2. Frequenze modali dell’edificio di Figura 1 prima (riga in alto) e dopo (riga in basso) interventi di miglioramento sismico. Gli interventi nel complesso hanno irrigidito sensibilmente la struttura e le hanno fatto assumere un comportamento ‘scatolare’, con uno spostamento meglio distribuito tra i vari piani.

 

L’aspetto veramente interessante rilevato con le misure sperimentali (Figura 2) è come l’intervento di rinforzo abbia mutato positivamente il comportamento dell’edificio. Prima esso aveva un ‘piano debole’ (P0-P1) nel quale si concentravano le deformazioni e dove si sono concentrati i danni. A seguito dei lavori la deformazione dei singoli piani incrementa invece quasi linearmente, a testimonianza del comportamento scatolare ricercato e conseguito.

Altri tipi di intervento, come quelli volti all’aumento della dissipazione, non sono immediatamente quantificabili allo stesso modo, tuttavia il Superbonus spetta anche per la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici, eseguita congiuntamente a uno degli interventi di miglioramento indicati sopra.

Pertanto, lo stesso sistema con cui si può quantificare l’entità del miglioramento per via sperimentale, può essere anche mantenuto per il monitoraggio nel tempo dell’opera.


MoHo srl crea strumenti per queste applicazioni: da quasi 20 anni Suricat e Tromino® aiutano i progettisti a verificare sperimentalmente l’efficacia dei propri interventi sulle strutture. Vi aspettiamo per parlarne e provarli, anche a noleggio.

 


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Chi è MOHO

MoHo srl progetta e produce TROMINO®.

TROMINO®, nato nel 2002 da un brevetto internazionale, ha fatto diventare popolare la tecnica sismica passiva a stazione singola e l’H/V in Italia e oltre. Negli anni, il progetto iniziale di TROMINO® è evoluto per permettere l’analisi modale delle strutture, il monitoraggio di vibrazioni, la prospezione sismica attiva a onde di superficie e molto altro.

SOILSPY, il secondo nato nella linea dei prodotti per la Geofisica (2007), ha segnato una svolta nella sismica multicanale, rendendola davvero portatile e abbattendo tempi e fatica nelle fasi di acquisizione e pre-processing dei dati.

Con ELECTRA (2008), anche la prospezione elettrica ha percorso strade nuove e si applica ora a scale e problemi diversi con ELECTRA MATRIX.

Accanto alle linee di produzione per la prospezione geofisica, è attiva una linea di produzione per i monitoraggi permanenti delle strutture, ad uso dell’Ingegneria Civile, dei servizi di protezione civile e simili: il suo nome è SURICAT (2016).

MoHo srl inventa, progetta e realizza in modo autonomo sia l’hardware che il software delle proprie apparecchiature. Ricerca, sviluppo e produzione vengono effettuate interamente nella sede di Venezia (Italia).

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