Sismabonus e Sismabonus Acquisti al 50% nel 2025 per le prime case
Il Sismabonus e il Sismabonus Acquisti seguono il destino di Bonus Ristrutturazioni ed Ecobonus: 50% di detrazione per lavori di adeguamento sismico sulle prima casa nel 2025, che scende al 36% se si tratta di seconde case o altri immobili. Nel 2026-2027, percentuali in discesa al 36 e 30%, ma non serve il salto di classe come in precedenza
Meno 'gettonato' della 'mamma' Bonus Ristrutturazioni e del fratello 'Ecobonus', anche il Sismabonus - e il Sismabonus Acquisti - sono stati prorogati dalla Legge di Bilancio per i prossimi 3 anni, con lo stesso 'decalage' della percentuale di detrazione previsto per le altre due agevolazioni fiscali.
C'è subito da evidenziare che, portando l'aliquota al 50% per le prime case e al 36% per gli altri edifici, senza più prevedere bonus a salire a seconda del salto di classe, il 'nuovo' Sismabonus classico è di fatto un Bonus Ristrutturazioni per interventi di miglioramento sismico.
Fino alla fine del 2024, infatti, a seconda dei passaggi di classe si poteva beneficiare di una detrazione più alta (anche 85% in condominio per il salto di due classi): con questa proroga, però, si equipara il tutto alle nuove aliquote del 50, 36 e 30%, anche per semplici lavori di adeguamento e sicurezza statica.
Sismabonus: cos'è
Si tratta di una detrazione per interventi di adozione di misure antisismiche del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo.
Attenzione al reddito: per chi ce l'ha fino a 75 mila euro vale quel tetto massimo, mentre per chi è sopra c'è una personalizzazione introdotta da un altro comma della Legge di Bilancio.
Sismabonus 2025 e Sismabonus Acquisti: 50% sulle prime case, 36% per gli altri immobili
Il comma 55 lett.b) n.2 della legge 207/2025 (Legge di Bilancio 2025) interviene in maniera analoga rispetto a come fatto per Ristrutturazioni ed Ecobonus, prorogando di altri 3 anni il cd. Sismabonus di cui all'art.16 commi da 1-bis a 1-septies del DL 63/2013.
Si prevede, quindi, una detrazione del 50% per interventi sulle prime case effettuati nel 2025 (spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre), che scende al 36% per gli altri immobili (seconde case, unità produttive, ecc).
Sismabonus al 36% e 30% nel 2026-27
La detrazione scende al 36% nel biennio 2026-2027 per lavori di adeguamento sismico effettuati sulle prime case, mentre si passa al 30% per lavori effettuati su altri tipi di immobili.
Sismabonus: quali tipi di interventi
Rientrano tra gli interventi agevolabili col Sismabonus tutti quelli per l'adozione di misure antisismiche, in particolare per quanto riguarda l'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica.
Questi interventi devono essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici o su complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici.
Il Sismabonus Acquisti segue lo stesso destino
Anche il Sismabonus Acquisti, ovverosia il bonus che per l'acquisto di un immobile, in zona sismica 1, 2 o 3, demolito e ricostruito con realizzazione di adeguamenti sismici e venduto entro 30 mesi dalla data di conclusione dei lavori, vivrà sulle detrazioni previste per il Sismabonus classico.
Vale a dire:
- nel 2025, 50% se l'acquisto si riferisce alla prima casa e 36% se si riferisce a una seconda casa o a un immobile diverso;
- nel 2026-2027, 36% con acquisto di prima casa e 30% per seconde case e altri immobili.
Pagamento e documenti da conservare
Come per gli altri bonus, anche per il Sismabonus è necessario effettuare un pagamento tracciabile con bonifico parlante (postale, bancario, anche online) nel quale indicare codice fiscale del beneficiario, P.IVA dell'impresa esecutrice dei lavori e oggetto/causale della detrazione (norma di legge).
Tra i documenti da conservare, oltre alle fatture dei lavori e, appunto, alle quietanze di pagamento, segnaliamo la comunicazione all'ASL territorialmente competente ove i lavori la richiedano e i titoli abilitativi collegati agli interventi edilizi per i quali si è usufruito del bonus.
Per il Sismabonus Acquisti, si consiglia di conservare anche l'atto di acquisto dell'immobile, e una serie di documenti da cui risultino la tipologia di intervento effettuato, la zona sismica, la data di conclusione dei lavori.
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