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Sisma di magnitudo 6.8 devasta il Marocco: Marrakech fra le più colpite

Terremoto devastante in Marocco: quasi 2900 i morti, e oltre 5500 i feriti. La città più colpita è Marrakech. Ecco maggiori informazioni.

Il Marocco è stato scosso da un devastante terremoto di magnitudo 6.8, portando a un bilancio provvisorio di quasi  2.900 vittime, come riportano le principali agenzie di stampa.

Questo sisma, con epicentro nelle Montagne dell'Alto Atlante, a circa 80 km da Marrakech, rappresenta la catastrofe sismica più grave degli ultimi 123 anni, secondo i dati forniti dall'United States Geological Survey.

I testimoni vicino alle montagne dell'Alto Atlante parlano di "distruzione ovunque".

L'Onu stima che siano 300mila le persone colpite dal sisma che ha interessato soprattutto la provincia di al Haouz, a circa 70 chilometri a sud di Marrakech, dove è stata registrata la gran parte dei decessi, 1.351.

Immagine del terremoto in Marocco

I dati del terremoto del Marocco in sintesi

Ecco le informazioni riassunte e organizzate in punti:

  • Il terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito il Marocco alle ore 23:11 ore locali (22:11 UTC) dell'8 settembre.
  • Il sisma è durato circa 30 secondi ed è stato avvertito anche in Spagna e Portogallo.
  • L'epicentro è stato localizzato nelle montagne dell'Alto Atlante, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech.
  • Il terremoto è avvenuto lungo la catena montuosa dell’Atlante, con un movimento di compressione generato dalla spinta della placca africana verso quella europea.
  • Il bilancio delle vittime ha raggiunto quasi le 2900 persone, con ca 5500 feriti (agg. 14 settembre), rendendolo il terremoto più mortale nel paese in decenni, come riportato dalla TV di stato.
  • Si registrano scosse di assestamento, la più forte ha raggiunto magnitudo 4.8 registrata poco dopo la scossa principale e una scossa di magnitudo 4.5 registrata alle ore 8:00 ora locale del 10 settembre.
  • Le squadre di soccorso hanno difficoltà a raggiungere le aree più colpite a causa delle strade bloccate da detriti.
  • Marrakech, con una popolazione di circa 840.000 persone, è una nota città turistica.
  • Le mura storiche di Marrakech, risalenti al XII secolo, hanno subito danni ed è crollato un minareto.
  • L'US Geological Survey ha indicato che è stato il terremoto più potente nella zona di Marrakech negli ultimi 120 anni.

Le caretteristiche del terremoto

La scossa principale è avvenuta l'8 settembre 2023  a 56 km ovest di Oukaïmedene nel Marocco alle 22:11:01 nella seguente posizione (UTC) 31.110°N 8.440°W a 18.5 km di profondità con una magnitudo 6,8.

Il terremoto si è verificato a causa di una fagliazione obliqua-inversa a bassa profondità all'interno della catena montuosa dell'Alto Atlante marocchino, circa 75 km a sud-est di Marrakech. Le soluzioni del meccanismo focale per l'evento indicano che la rottura è avvenuta su una faglia obliqua-inversa fortemente inclinata orientata a nord-ovest o su una faglia obliqua-inversa poco inclinata orientata a est.

Le montagne dell'Alto Atlante contengono una varietà di faglie mappate, di tipo trascorrente e di spinta, con tendenze da est a ovest e da nord-est a sud-ovest. Questo terremoto si è verificato all'interno della placca africana, circa 550 km a sud del confine tra le placche africana ed eurasiatica. In corrispondenza della posizione di questo terremoto, la placca africana si muove di circa 24 mm/anno in direzione O-SO rispetto alla placca eurasiatica.

Sebbene comunemente rappresentati come punti sulle mappe, terremoti di questa dimensione sono più appropriatamente descritti come scivolamenti su un'area di faglia più ampia. Gli eventi di fagliazione inversa della dimensione del terremoto del Marocco dell'8 settembre 2023 sono tipicamente di circa 30 km x 20 km (lunghezza x larghezza).

Terremoti di questa dimensione nella regione sono rari ma non inaspettati. Dal 1900, non ci sono stati terremoti di magnitudo 6 e superiori entro 500 km da questo terremoto, e solo 9 terremoti di magnitudo 5 e superiori. La maggior parte di questi eventi si è verificata ad est del terremoto dell'8 settembre 2023.

L'evoluzione della sequenza

Secondo i dati dell'INGV, aggiornati al 12 settembre, sono state registrate poco più di 85 scosse nell’area, di cui solo una ha superato magnitudo 4. Si tratta della prima replica, avvenuta dopo circa 20 minuti e che ha avuto una magnitudo 4.5.

L'area in cui è avvenuto il terremoto ed epicentro (Fonte: USGC)

Determinazione della sorgente sismica attraverso i dati satellitari

Grazie a un sistema di elaborazione automatica sviluppato nell'ambito dei servizi tematici "Dati satellitari" (TCS-SATD) dell'Infrastruttura EPOS-Research (EPOS-RI), è ora possibile gettare nuova luce su fenomeni drammatici come questo, fornendo preziose indicazioni scientifiche sia agli scienziati che alle attività di prevenzione dei rischi.

Sviluppato da un team di ricercatori del CNR-IREA e dell'INGV, il sistema viene attivato da un evento sismico e consente di studiare il campo di deformazione superficiale indotto dagli eventi sismici considerati, nonché di caratterizzare la sorgente sismica del terremoto.

Mappa di spostamento in linea di vista (LOS) calcolata dalla coppia di dati Sentinel-1 18082023-11092023 (traccia 154, discendenti). La stella bianca indica la posizione dell'epicentro della scossa Mw 6,8 avvenuta l'8 settembre 2023.

Applicando la tecnica dell'interferometria differenziale SAR (InSAR - Synthetic Aperture Radar Interferometry) ai dati acquisiti dal satellite europeo Sentinel-1 prima e dopo l'evento, il sistema ha generato automaticamente una mappa dello spostamento superficiale indotto dal terremoto. La mappa, presentata nella figura qui sopra, mostra che il suolo ha subito uno spostamento massimo di circa 18 cm lungo la linea di vista del satellite (LOS) e un minimo di circa -5 cm.

Questo prodotto di ricerca è stato immediatamente condiviso con la comunità scientifica attraverso l'EPOS Data Portal per ulteriori analisi. Il sistema inoltre rielabora questi dati per stimare i parametri della sorgente sismica. Grazie a queste analisi, è stato possibile identificare una faglia che immerge verso Nord con un meccanismo inverso e uno spostamento sul piano di faglia massimo di circa 1,7 m, come mostrato nella figura sottoriportata. I prodotti relativi alle sorgenti sismiche sono attualmente disponibili a questo link e saranno presto integrati fra i prodotti del TCS-SATD.

Ulteriori informazioni tecniche è possibile trovarle sul sito di INGV a questo LINK.


C'è qualche relazione con i terremoti registrati in Italia?

Com'è noto ad Ancona e Napoli, nelle ore e giorni precedenti al sisma del Marocco, sono state registrate alcune scosse di terremoto. C'è una relazione tra gli eventi italiani e quello avvenuto l'8 settembre in Marocco?

A spiegarlo il sismologo Claudio Chiarabba, direttore del Dipartimento Terremoti dell’INGV in una intervista a la Repubblica che esclude qualsiasi legame.

Inoltre ricordando il terremoto di qualche mese fa in Turchia, alla domanda se siamo di fronte ad un aumento del rischio sismico nel Bacino Mediterraneo, il sismologo ribadisce che "il Mediterraneo è circondato da strutture e faglie estremamente importanti: in tutta la zona tra l’Est Anatolia, quella interessata dal terremoto devastante di febbraio, fino a tutta la placca africana c’è una faglia, quella del Mar Morto, molto importante e che ha provocato terremoti molto devastanti. E anche tutto il bacino del Mediterraneo meridionale, dal Marocco all’Algeria, ha un’importante storia sismica. Per cui quella che oggi può sembrare una sospetta concentrazione di eventi dipende in realtà dal fatto che questi eventi, che di per sé non hanno una frequenza eccessiva, se avvengono in zone non troppo lontane e in tempi vicini, possono far pensare a una correlazione tra di loro. Che però noi sismologi non riteniamo fondata”.

Mobilitazione Nazionale per i Soccorsi

Al sorgere del sole, le squadre di soccorso sono state subito all'opera, affrontando la sfida di raggiungere le aree montane isolate più vicine all'epicentro.

La devastazione ha causato danni estesi alle infrastrutture, rendendo le operazioni ancora più complesse.

Il sisma, avvenuto intorno alle 23:00 ora locale, ha avuto un epicentro piuttosto superficiale, a circa 18,5 chilometri di profondità. Le zone montane, particolarmente vulnerabili, hanno registrato il numero più elevato di vittime. Di fronte all'entità della tragedia, le autorità sanitarie marocchine hanno sollecitato la popolazione a donare sangue per sostenere le cure dei feriti.

Patrimonio di Marrakech a rischio

L'incantevole Marrakech, un gioiello del Nord Africa e polo turistico del Marocco, ha subito danni considerevoli.

Diverse strutture storiche, incluse parti delle mura cittadine che risalgono al XII secolo, sono state danneggiate o distrutte. Piazze e spazi aperti della città sono ora rifugi temporanei, con molte persone che temono ulteriori scosse.

E' crollato anche un minareto.

L'entità del sisma ha fatto sì che fosse avvertito anche in città distanti come Rabat e Casablanca. Gli abitanti, spaventati, hanno lasciato le loro abitazioni, scegliendo la sicurezza degli spazi aperti.

Il sisma riporta alla mente la tragedia del 2004 ad Al Hoceima, ma la gravità e l'estensione di questo ultimo terremoto sono senza precedenti nella storia recente del Marocco.

Solidarietà Internazionale e azioni in corso

Le Nazioni Unite hanno già espresso la propria disponibilità a supportare il Marocco in questo difficile momento.

Mentre le squadre di soccorso lavorano senza sosta, la forte solidarietà dei marocchini emerge chiaramente, con la comunità che si mobilita attivamente per aiutare chi è in difficoltà.

Il Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez ha espresso le sue condoglianze ai parenti delle vittime del "terribile" terremoto in Marocco. "Tutta la mia solidarietà e sostegno al popolo marocchino in seguito a questo terribile terremoto. La Spagna è con le vittime di questa tragedia e le loro famiglie" ha postato su Facebook.

Israele invierà una squadra in Marocco: Walid al-Omari di Al Jazeera, riportando dalla Palestina, ha detto che il governo israeliano ha annunciato che i ministeri degli affari esteri e della difesa stanno preparando una grande squadra da inviare in Marocco. Forniranno assistenza nelle operazioni di soccorso e primo soccorso per le vittime del terremoto in Marocco.

Di fronte alla terribile tragedia che ha colpito il Marocco, anche le tensioni storiche che da anni si riscontrano tra Algeria e Marocco sono state messe da parte. L'Algeria ha proposto un piano di aiuti di emergenza alle autorità marocchine. Il piano prevede una squadra di 80 soccorritori e forniture mediche e di soccorso. "Questo è l'aiuto urgente, logistico e materiale, che l'Algeria è pronta a inviare al popolo marocchino, nostro fratello, per far fronte alle conseguenze del violento terremoto", ha affermato in un comunicato un portavoce del Ministero degli Esteri.

Segnali anche dall'Italia. Il Presidente Giorgia Meloni ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco e ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Akhannouch e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell’Italia in questa emergenza. Si legge nella nota di Palazzo Chigi. del 09 settembre 2023.

Territorio colpito dal terremoto (Fonte: INGV)

Video

Powerful earthquake hits Morocco

Immagini

Fonte: USGC

Area colpita dal terremoto
EDIFICIO crollato sui monti dell'Atlante
Muro crollato in città

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