Sisma 2016: partono i lavori di ricostruzione a Castelluccio di Norcia. I dettagli dell'innovativo progetto

Il borgo sarà dotato di una grande piastra antisismica, sostenuta da 300 isolatori

Distrutto nel 2016 da violente scosse sismiche l'antico borgo umbro di Castelluccio di Norcia ha iniziato oggi una nuova fase della sua storia: quella della rinascita.

Con la presenza di diverse figure istituzionali, tra cui il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e il sindaco reggente di Norcia Giuliano Boccanera, è stato presentato il progetto che segna l'inizio dei lavori di ricostruzione.

Il progetto, dal valore complessivo di 68 milioni di euro, è stato reso possibile grazie a una sinergia senza precedenti tra pubblico e privato. I primi lavori, del valore di 23 milioni di euro, saranno focalizzati sulla realizzazione dei terrazzamenti, dei sottoservizi e delle strade principali e secondarie nella parte esterna alla piastra antisismica.

Ciò che rende questo progetto unico è l'utilizzo di tecnologie innovative per garantire la sicurezza sismica del borgo senza comprometterne l'autenticità e la bellezza. Castelluccio sarà infatti dotato di una grande piastra antisismica, sostenuta da 300 isolatori sismici, che consentirà alla comunità di vivere in sicurezza senza alterare l'aspetto caratteristico del luogo.

Isolamento sismico del suolo per la ricostruzione di Castelluccio di Norcia
Per la ricostruzione post-sisma del borgo storico di Castelluccio di Norcia in Umbria è prevista una particolare soluzione di isolamento sismico basata sulla realizzazione di un "suolo artificiale" che ospita tutte le costruzioni. La piastra di isolamento in c.a. di circa 100x100 m ha andamento gradonato per seguire le pendenze del terreno e riposizionare le costruzioni alla quota originaria.
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La ricostruzione di Castelluccio è stata resa possibile grazie all'impegno delle istituzioni e alla collaborazione di 117 proprietari locali che hanno abbracciato l'idea di un'unica grande visione per il futuro del borgo. Come sottolinea il Commissario Castelli, questa è stata un'esemplare dimostrazione di come il connubio tra pubblico e privato possa portare a risultati straordinari.

“Qui a Castelluccio di Norcia il livello istituzionale, tecnico e antropologico hanno dato il meglio di sé. La comunità ha saputo lavorare insieme, con uno splendido esempio di connubio tra pubblico e privato, che ci consente oggi di celebrare l’avvio del cantiere che riporterà questo splendido borgo a rinascere in piena sicurezza. Diamo inoltre dimostrazione che è possibile innovare ricostruendo e ricostruire innovando. Castelluccio non è un posto come gli altri: l’Italia intera ci guarda" ha dichiarato Castelli.

Ma Castelluccio non è solo un simbolo locale; è un modello di rinascita che guarda oltre i confini nazionali. Come sottolinea la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, questo progetto non solo restituirà dignità e sicurezza alla comunità di Castelluccio, ma potrebbe anche diventare un punto di riferimento per altre aree colpite da calamità naturali. L'Umbria, con la sua approccio integrato pubblico-privato e l'adozione di soluzioni innovative, si conferma così all'avanguardia nelle ricostruzioni post-sisma.

In un'epoca in cui la natura e l'uomo sembrano spesso essere in conflitto, il caso di Castelluccio ci ricorda che la collaborazione tra l'uomo e l'ambiente è fondamentale per garantire la sopravvivenza e la prosperità delle comunità rurali. La protezione dell'ambiente non è solo una questione di conservazione, ma anche di collaborazione attiva e di costruzione di un futuro sostenibile.

Quindi, mentre Castelluccio di Norcia si prepara a rinascere dalle ceneri del terremoto del 2016, il suo esempio risuona non solo nelle valli umbre, ma in tutto il Paese e oltre. È una storia di speranza e di resilienza.