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Sicurezza sul lavoro in Italia: buoni i dati per impianti anticaduta, ma è necessaria maggiore formazione

Negli ultimi anni, l'Italia ha mostrato miglioramenti significativi nella riduzione degli incidenti sul lavoro, soprattutto nel settore delle cadute dall'alto. Tale tendenza è attribuibile in gran parte all'obbligo di sistemi fissi di ancoraggio per la manutenzione sicura con aziende come Sicurpal. Bisogna però aumentare la formazione e la professionalità in cantiere. Un approfondimento a cura del Geom. Giampiero Morandi, CEO di Sicurpal Srl.

Sicurezza sul lavoro: l'Italia è prima in Europa per impianti anticaduta nel settore civile

Alla luce dei dati statistici degli ultimi anni a cura Istat e Inail relativamente al numero di incidenti mortali o infortuni sul lavoro, sembra che qualche piccolo miglioramento negli ultimi anni ci sia, soprattutto nel settore delle cadute dall’alto. Tale trend trova certamente le sue fondamenta nell’obbligo di predisporre, sia nel civile che nell’industriale, sistemi fissi di ancoraggio che permettano interventi di manutenzione in sicurezza.

L’Italia è prima in Europa per impianti anticaduta montati nel settore civile: questo dato è frutto del lavoro di aziende che da anni promuovono la salute e la sicurezza nei cantieri.

Sicurpal dal 1997 fa scuola in questo campo, impegnandosi nel fare formazione e cercando di educare e sensibilizzare l’intero settore.

   

Testo Unico D.lgs 81/08 e norme sulla sicurezza

In Italia è il Testo Unico sulla Sicurezza (Decreto Legislativo 81/08) che definisce tutta la disciplina in materia di salute e sicurezza sul lavoro, cui si aggiungono le Norme Regionali decise e deliberate autonomamente dalle regioni stesse. Purtroppo ancora oggi tocca constatare che, a fronte di regioni con una legge regionale ben costruita, quali Emilia-Romagna e Toscana, altre regioni invece non hanno ancora legiferato sulla sicurezza degli operatori in quota.

Altre ancora hanno invece svalorizzato o ridotto parti della Legge Regionale in vigore, a fronte di aspetti legati all’estetica degli edifici o di prezzo: è il caso di Liguria e Veneto.

In Italia, per il settore cadute dall’alto, UNI ha elaborato le sotto riportate norme tecniche di riferimento, in particolare:

  • 11158:2015, Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Sistemi di protezione individuale delle cadute - Guida per la selezione e l'uso
  • 11560:2022, Sistemi di ancoraggio permanenti in copertura - Guida per l'individuazione, la configurazione, l'installazione, l'uso e la manutenzione
  • 11900:2023, Attività professionali non regolamentate - Installatore di sistemi di ancoraggio - Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità
  • 11578:2015, Dispositivi di ancoraggio destinati all'installazione permanente - Requisiti e metodi di prova.

Se tutti i produttori rispettassero i contenuti di tali norme - per loro natura queste sono facoltative e non obbligatorie – unendovi la giusta formazione e informazione, potrebbero aiutare a risolvere il problema degli infortuni e delle morti bianche.

Il parco normativo in ogni caso dovrebbe essere completato da controlli puntuali ed efficaci in cantiere, verificando sia le attività in corso di svolgimento, sia aumentando i controlli su chi opera e svolge le lavorazioni, in particolare la loro competenza e formazione alla mansione svolta.

 

"Dobbiamo aumentare la formazione" (Geom. Giampiero Morandi, CEO Sicurpal)

In tal senso si ricorda lultimo grave incidente sul lavoro avvenuto a Firenze per rinforzare quanto indicato in precedenza: è necessario che le Leggi e le norme siano applicate, i controlli vengano effettuati, e ci sia attenzione anche al limitare la burocrazia di cantiere a quanto effettivamente essenziale (oggi è tuttora pesante e a volte inutile).

Dobbiamo aumentare altresì la formazione: oggi la mano d’opera nei cantieri è scaduta di qualità, manca la professionalità e la cultura sulla sicurezza, i nostri vecchi muratori e capi cantiere sono mosche bianche. Tranne qualche scuola edile c’è poca formazione mirata al settore, mentre servono muratori, carpentieri, intonacatori, lattonieri, cartongessisti, imbianchini, falegnami che sappiano lavorare bene e in sicurezza. Tutte attività che hanno futuro assicurato, ma delle quali non si può avere sola formazione scolastica ,ma solo sul campo lavorando.

 


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Sicurpal, quale produttore di linee vita e sistemi anticaduta per il lavoro in quota dal 1997, si impegna da anni in tal senso, con convegni e seminari incentrati proprio su questi temi, nella ferma volontà di ricordare quanto il lavoro sia un diritto, così come la vita.

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