Sicurezza sul lavoro: il progetto Inail per l'utilizzo di robot umanoidi selezionato dalla GPAI

L'IA consente a ErgoClub di riconoscere gli oggetti e di manipolarli con entrambe le mani

Il progetto ErgoCub, frutto della collaborazione tra l'Inail (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) e l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), è stato selezionato come uno dei sette progetti internazionali dalla Global Partnership on Artificial Intelligence (GPAI). Questa partnership è stata istituita nel 2018 dal G7 con l'obiettivo di monitorare e indirizzare lo sviluppo etico, sostenibile e responsabile dell'intelligenza artificiale (IA). ErgoCub rientra nell'area tematica "Future of work", dedicata alla sicurezza dei lavoratori, che è stata individuata nel vertice del G7 di Hiroshima nel maggio scorso.

Ma cosa rende ErgoCub così speciale? Si tratta di un progetto triennale avviato nel 2021, il cui scopo è la realizzazione di nuovi umanoidi e tecnologie indossabili dotati di intelligenza artificiale. Questi dispositivi sono destinati a valutare, gestire, ridurre e prevenire il rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, sia nei contesti industriali che ospedalieri.

Il nome "ErgoCub" deriva dalla combinazione di "ergonomia" e "iCub," un umanoide bambino sviluppato dall'IIT che ha costituito la base per questo nuovo progetto. Rispetto alla versione più recente di iCub, ErgoCub è stato progettato per favorire l'integrazione di un umanoide all'interno dell'ambiente di lavoro. Ciò è reso possibile grazie all'IA, che consente a ErgoCub di riconoscere visivamente oggetti e azioni e di manipolare gli oggetti con entrambe le mani in scenari in cui è richiesta la collaborazione con un essere umano.

Le dimensioni di ErgoCub sono di 150 centimetri di altezza e un peso di 55,7 chilogrammi. Questo robot è dotato di mani ottimizzate per trasportare carichi pesanti e di un viso con display Oled che gli permette di avere interazioni più espressive. Inoltre, è equipaggiato con una fotocamera per la visione in profondità e un lidar, uno strumento laser di telerilevamento utilizzato per la navigazione.

Ma il cuore del progetto non è solo l'umanide ErgoCub; c'è anche la tecnologia indossabile chiamata "iFeel." Questa tuta sensorizzata permette il monitoraggio in tempo reale sia degli sforzi che dei movimenti del corpo di chi la indossa. Gli algoritmi di intelligenza artificiale elaborano le informazioni provenienti dai sensori per anticipare lo sforzo muscolo-scheletrico della persona e, in caso di rischio, avvertono il lavoratore attraverso una vibrazione. Questo sistema aiuta a prevenire infortuni o affaticamento sul lavoro.

Per valutare l'efficacia e l'accettazione di queste tecnologie innovative, i ricercatori Inail hanno condotto un'indagine coinvolgendo ampi campioni di lavoratori nei settori manifatturiero e sanitario. I risultati di questa ricerca contribuiranno ad anticipare i rischi legati all'implementazione di queste tecnologie nei contesti reali di lavoro e a guidare lo sviluppo futuro dei robot e delle tecnologie indossabili.

Al fine di valutare gli impatti dei nuovi sistemi robotici e approfondire gli aspetti legati all'accettabilità, saranno creati due scenari lavorativi nei laboratori congiunti presso l'IIT di Genova e il Centro Ricerche Inail di Monte Porzio Catone, in provincia di Roma: uno industriale, per simulare la movimentazione di pacchi in un magazzino, e uno ospedaliero, per valutare l'impegno biomeccanico nella movimentazione manuale dei pazienti.