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Sicurezza sismica di infrastrutture, Barocci (ISI): "Un'emergenza da trasformare in opportunità"

Al SAIE si è tenuta una tavola rotonda sulla sicurezza sismica di strutture e infrastrutture, che ha visto la partecipazione di Andrea Barocci (ISI), Emanuele Renzi (ANSFISA), Armando Zambrano (CNI) e Massimo Angelo Deldossi (ANCE). Ecco i punti salienti della discussione.

Necessaria una prevenzione stabile, che vada al di là della gestione emozionale che segue un evento catastrofico

Riguardo alle strutture e infrastrutture, e mi riferisco a quelle esistenti, abbiamo una necessità nota che è quasi un’emergenza. Prendiamone atto e trasformiamola in opportunità. Abbiamo chiamato qui tutti i soggetti della filiera che in questo senso vanno coinvolti: ANSFISA, ANCE, CNI e CSLLPP”.
Così l’ingegner Andrea Barocci, presidente di ISI, ha introdotto la tavola rotonda “La sicurezza sismica delle strutture e infrastrutture: problema o opportunità?" che si è tenuta al SAIE di Bologna la mattina di venerdì 21 ottobre ed è stata moderata dal giornalista Gianluca Semprini.

Barocci ha poi aggiunto: "Ci siamo disinteressati per molti anni di aspetti così delicati e non è cresciuta una cultura tecnica e legislativa, senza dimenticare che i mancati investimenti sulle infrastrutture hanno dei costi sociali che ricadono sui cittadini. Come ISI abbiamo l’obiettivo di attuare delle strategie comuni, mettendo a disposizione tutte le nostre competenze interne“.

Emanuele Renzi, Direttore generale ANSFISA, ha parlato dell’importanza di arrivare ad una prevenzione stabile, superando la gestione emozionale che si ha a seguito di un evento catastrofico.
Il rischio va invece valutato e gestito quantificandone il livello “accettabile” per ogni singola infrastruttura attraverso metodologie standardizzate e valutazioni uniformate. In merito al censimento in atto, ha ad esempio precisato che per i ponti, tra le categorie infrastrutturali, si prevede che i Comuni completino il censimento entro il 2024 con caratterizzazione della classe di rischio.

Sulla sensibilità in ambito sismico, il presidente del CNI Armando Zambrano ha riaffermato come
salga e scenda in base alla lontana o vicinanza dell’emergenza e la prossima pubblicazione sull’atlante riguardante l’azzardo sismico nelle città d’Italia servirà a dimostrare come ci sia la dimenticanza nel tempo dei terremoti.

L’auspicio è che questa testimonianza contribuisca e richiamare la memoria per accrescere la consapevolezza del problema dando continuità a interventi di prevenzioni sismica.
Massimo Angelo Deldossi
vicepresidente ANCE, con delega a tecnologia e innovazione, ha invece puntualizzato il valore della digitalizzazione che sta determinando lo scatto in avanti che l’edilizia sta facendo e come le imprese più avanzate stiano tenendo sotto controllo i cantieri proprio attraverso la digitalizzazione. Importante anche che si applichi la giusta tecnologia per ogni edificio.

Sul Sisma bonus si è concluso con un accenno alla comunicazione iniziale del provvedimento: improvvida e poco corretta. La comunicazione si sarebbe dovuta incentrare sulla possibilità data al cittadino di conoscere lo stato del proprio edificio attraverso Il monitoraggio, per aumentare la consapevolezza sullo stato del bene, mentre paradossalmente, con il bonus si può applicare un cappotto termico senza avere informazioni sullo stato della struttura che si andrà a rivestire. In tal senso sarebbe fondamentale poter usufruire dei benefici per installare un sistema di monitoraggio.

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