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Sicurezza nelle centrali idroelettriche: valutazione dei rischi e sfide per i lavoratori degli impianti

Alla luce del Piano di ricerca 2022-2024 è stato pubblicato da INAIL il documento informativo sui rischi e le misure preventive da attuare per i lavoratori che operano all'interno degli impianti idroelettrici. Il testo è in fondo all'articolo nella sezione Allegati.

Documento sui rischi e problematiche delle attrezzature nelle centrali idroelettriche

Memori di quello avvenuto il 9 ottobre 1963, ossia il disastro del Vajont dove un'enorme quantità d'acqua si riversò nella valle sottostante a causa di una frana dal monte Toc, causando la morte di migliaia di persone. Ad oggi, quell'evento catastrofico rimane un monito costante per la sicurezza ambientale.

Ecco perché l'uscita del documento dell'Inail, frutto della collaborazione tra il laboratorio V del Dipartimento delle innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, e l'Unità operativa territoriale di Avellino, è così importante, perché approfondisce i rischi e le sfide legate alle attrezzature delle centrali idroelettriche. Questo rapporto fa parte del piano di ricerca Inail per il periodo 2022-2024, ponendo particolare enfasi sulla valutazione dei pericoli che i lavoratori di tali impianti potrebbero affrontare.

In Italia, oltre 500 dighe di grandi dimensioni e circa 10.000 di dimensioni minori sono soggette a periodici controlli. Nel nostro Paese, sono presenti più di 500 dighe di grandi dimensioni con sbarramenti superiori ai 15 metri e invasi di oltre 1 milione di metri cubi, insieme a 10.000 dighe più piccole.

Controlli e prevenzione in caso di emergenze

Rispetto al passato, molte innovazioni sono state introdotte. I sistemi di monitoraggio attuali consentono il controllo automatico della stabilità dei versanti e dei livelli dell'acqua, attivando rapidamente procedure di svuotamento in caso di emergenza. Anche l'efficienza dei dispositivi è monitorata attraverso verifiche periodiche, sia di autocontrollo che da parte di enti competenti come l'Inail. Il fact sheet dettaglia i tipi di impianti soggetti a verifica, che vanno dalle protezioni contro le scariche atmosferiche ai dispositivi di messa a terra per gli impianti elettrici, dalle attrezzature di sollevamento alle apparecchiature a pressione e agli impianti termici.

Sicurezza nelle dighe e centrali idroelettriche

Le dighe si suddividono in diversi tipi:

  • quelle murarie che utilizzano la massa o la resistenza strutturale per contrastare l'acqua,
  • in materiale sciolto che sfruttano la resistenza del materiale,
  • in strutture minori con approcci di bioarchitettura.

Gli scarichi delle acque vengono dimensionati in base alle precipitazioni locali, e le strutture devono essere dotate di sistemi di rilevamento per possibili cedimenti o infiltrazioni. Anche nelle centrali idroelettriche, il processo di generazione di energia è attentamente controllato. Il fact sheet spiega il processo, sottolineando che le nuove dighe o quelle ristrutturate dispongono di una rete di sensori che monitorano ogni componente, rilevando anomalie e attivando azioni come lo svuotamento dell'invaso.

Valutazione dei rischi nella gestione e manutenzione degli impianti

Oltre a rappresentare un potenziale rischio per le popolazioni circostanti, le dighe comportano rischi simili per i lavoratori addetti alla loro gestione e manutenzione, in linea con i pericoli riscontrati in complessi industriali di grandi dimensioni. Considerando le posizioni remote in cui spesso si trovano, il documento sottolinea le sfide legate alle vie di comunicazione, alle temperature estreme e agli ambienti di lavoro. Sia negli spazi interni che esterni, si devono affrontare rischi termici e strutturali, fornendo al contempo alloggi, servizi igienici e percorsi di evacuazione in caso di emergenza. Durante le attività di manutenzione, i lavoratori sono esposti a pericoli come cadute dall'alto, scivolamenti e caduta di oggetti, oltre a rischi legati a sostanze chimiche e strumenti ad alta pressione.

Misure preventive per i lavoratori: efficienza apparecchiature e ridurre gli effetti del rumore

Gli autori del rapporto sottolineano che le fasi critiche nelle centrali idroelettriche includono la costruzione dell'invaso, della centrale, le modifiche successive e le operazioni di manutenzione. È essenziale garantire l'efficienza delle apparecchiature a pressione utilizzate per regolare le portate d'acqua, attraverso controlli periodici accurati, e monitorare attentamente gli effetti del rumore attraverso manutenzione regolare per ridurre le emissioni sonore.

Il documento fornisce raccomandazioni per affrontare livelli di rumore superiori a 80 decibel, che richiedono interventi di bonifica o l'uso di dispositivi di protezione personale, oltre a valori superiori a 60 decibel che possono causare stress e problemi di salute. Quando non è possibile eliminare i rischi attraverso attrezzature specializzate, i lavoratori dovrebbero essere forniti di dispositivi di protezione individuale come tute da lavoro, guanti e calzature antiscivolo, oltre a protezioni per l'udito e la vista. La formazione specifica è un aspetto fondamentale, adattata alle attività svolte all'interno delle centrali.

Informazioni sugli infortuni e malattie 2017-21

Dati sugli infortuni 2017-2021: prevalentemente lussazioni, fratture e problemi osteoarticolari. Secondo il rapporto dell'Inail, i dati statistici relativi al periodo 2017-2021 evidenziano che la maggior parte degli incidenti coinvolge impatti, lussazioni, fratture e altri traumi agli arti e alla colonna vertebrale. Per quanto riguarda le malattie professionali, sono predominanti le patologie del sistema osteoarticolare, uditivo e respiratorio, insieme a malattie oncologiche.

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