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Sicurezza coperture, tettoie e pensiline vetrate: le norme tecniche UNI

Uscita la norma UNI 11895:2023 che ha lo scopo di valutare e minimizzare i rischi per le persone che possono trovarsi al di sotto di una copertura in vetro, oppure al di sopra della stessa. Vediamo in cosa consiste.

Vetro in copertura: come garantire la sicurezza 

Il giorno 12 gennaio 2023 è stata resa disponibile dall'UNI una nuova norma tecnica italiana, la UNI 11895:2023 che prende il nome di "Vetro per edilizia - Sicurezza delle coperture vetrate - Metodo di prova, classificazione dei risultati e guida alla corretta scelta delle prestazioni di sicurezza".

La UNI 11895:2023 è stata redatta dalla Commissione Tecnica UNI "Vetro Piano" e inoltre, hanno partecipato dell'Ufficio Tecnico UNICMI (Ing. Paolo Rigone e Ing. Valentina Guerra), in qualità di project leader dei lavori di reazione della norma.

Quando si parlava di sicurezza delle coperture, tettoie e pensiline vetrate non esisteva precedentemente una normativa specifica, se non il documento redatto dall' EOTA, l'EAD 220025-00-0401 "CANTILEVERED STRUCTURAL HORIZONTAL GLAZING (STRUCTURAL GLASS CANOPY/ROOF)", che purtroppo non regolamenta proprio tutti i sistemi di coperture vetrate che sono state realizzate nel panorama italiano.

Inoltre, è stato necessario recepire i requisiti di sicurezza previsti in Italia dalla norma UNI 7697:2021.

I criteri di sicurezza esposti nella nuova norma UNI sono mirati a prevenire rischi quali, ad esempio:

  • chi accede alla copertura vetrata può cadere sul vetro, restare ferito dal contatto con il vetro stesso o dalla caduta attraverso di esso;
  • le persone al di sotto della copertura possono essere colpite dal vetro che si rompe e cade o da eventuali oggetti che cadono attraverso il vetro.

In generale i criteri di sicurezza relativi all'uso del vetro in copertura sono comunque contenuti e riferiti alla UNI 7697:2021.

La UNI 11895:2023 è riferita in maniera specifica ai vetri che hanno funzione di tamponamento e vincolati in modo lineare o puntuale su uno o più lati applicati in coperture, in pensiline e tettoie non destinate all'accesso non controllato dell'utenza. Quello che prevede la norma è di valutare e cercare di limitare i rischi per le persone che possono trovarsi al di sotto di una copertura in vetro, oppure al di sopra della stessa.

Inoltre, la normativa non si applica a:

  • coperture vetrate progettate per l'accesso illimitato all'utenza quali ad esempio solai, pavimentazioni vetrate;
  • coperture realizzate con materiali diversi dal vetro, come ad esempio la vetroresina o il policarbonato.

La UNI 11895:2023 descrive la sequenza di prova e i criteri di accettabilità delle prove da applicare alle coperture vetrate, combinando le prove di impatto da corpo duro e molle, nonché una prova di carico statico in condizioni di post-rottura e una prova di resistenza alla grandine. La sequenza di prove è applicata all'intero sistema composto dall'elemento in vetro, struttura di supporto, fissaggi e tutti gli altri componenti secondari (ad esempio guarnizioni): di conseguenza la prestazione del sistema è valutata mettendo in conto i vincoli che il manufatto possiede e tutte le risorse che il tipo costruttivo consente.

Fonte: UNI

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