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Sicurezza basata sul comportamento (behavior based safety): un valido aiuto per misurare l’efficacia delle misure di prevenzione anche in cantiere

La Behavior Based Safety (BBS) è un sistema di gestione della sicurezza che oltre agli approcci tradizionali, aggiunge un’attività di osservazione e misurazione continua dei comportamenti e un’attività programmata di riconoscimenti e feedback giornalieri e settimanali contingenti ai comportamenti di ciascun lavoratore. All'interno un approfondimento sul tema e sugli strumenti utili a tale procedura.

La behavior based safety (BBS) è un sistema che ha come obiettivo quello di ridurre il numero di infortuni sul lavoro e le conseguenze legali ed economiche che ne derivano, con un conseguente miglioramento del “clima aziendale” e delle relazioni tra responsabili e collaboratori.

La BBS aggiunge agli approcci tradizionali di gestione della sicurezza del lavoro, un’attività di osservazione e misurazione continua dei comportamenti e un’attività programmata di riconoscimenti e feedback giornalieri e settimanali contingenti ai comportamenti di ciascun lavoratore.

Il protocollo seguito, molto rigoroso, è pensato perché siano i lavoratori ad applicare sistematicamente osservazioni e feedback fermi restando la supervisione e il coinvolgimento attivo della direzione aziendale.

Inoltre permette di acquisire una serie di dati che possono permettere la misurazione effettiva dell’efficacia di iniziative organizzative e formative dedicate alla prevenzione dei rischi.


Cos’è la BBS?

La Behavior Based Safety (BBS) è un sistema che possiede una base ben documentata di esperienze sulla sua applicazione che ne comprova l’efficacia, anche se molto, comunque, deve essere esplorato fra cui la possibilità di integrare i dati acquisiti per valutare l’efficacia delle misure di prevenzione e protezione fra cui gli interventi formativi.

Nelle realtà in cui il sistema della BBS è stato adottato, ha comportato una riduzione del numero di infortuni e le conseguenze legali ed economiche che ne derivano e, inoltre, come effetto indiretto, ha determinato un miglioramento del clima aziendale e delle relazioni tra responsabili e collaboratori, che, associato alla creazione di una cultura della sicurezza, ha consentito a tutti gli operatori di lavorare uniti per un obiettivo chiaro e condiviso: “nessun incidente”.

Una completa applicazione del sistema BBS a cui aderiscono tutte le figure coinvolte, inoltre, può portare a un sensibile incremento della produttività, o comunque a un aumento dell’efficacia della produzione, dal momento che un comportamento corretto e un’analisi costruttiva degli incidenti, volta all’individuazione della causa specifica che l’ha generato, senza intenti punitivi o di repressione, consente di sviluppare e creare procedure di lavoro più idonee ed efficaci, oltre che sicure.

Per poterne effettivamente valutare le potenzialità, questo sistema di gestione della sicurezza, però, deve poter essere esteso a una realtà più larga e articolata di imprese al fine anche di avere dati diversificati.


Analisi della situazione attuale nella gestione degli incidenti e degli infortuni sul lavoro

Considerando i dati relativi agli infortuni, più di 600.000 ogni anno, e le morti sul lavoro, più di mille ogni anno, si evince che l’attuale sistema normativo relativo alla sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008 ssmm) e l’adozione di sistemi di gestione della sicurezza ISO 450001 hanno avuto sicuramente un impatto, ma sembrano non riuscire a portare ulteriori miglioramenti.

Analizzando le cause degli incidenti, la comunità scientifica è concorde nell’affermare che la causa prevalente degli infortuni sul lavoro è il comportamento umano (circa 80%), molto più che la carenza strutturale od organizzativa.
Ad esempio, come evidenziato dal grafico nella figura 1, tra il 1960 e il 2008 in Italia si è assistito a una diminuzione costante e sensibile degli infortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni.

I D.lgs n. 626/1994 e n. 494/1996, hanno contribuito in maniera determinante alla riduzione del numero di infortuni nel settore edile di ben quattro volte. Eppure, le proiezioni sul periodo 2010-2020 mostrano una vera e propria battuta d’arresto di questo trend virtuoso. Questi dati mostrano come gli strumenti utilizzati fino a oggi non siano più sufficienti per tutelare un numero ancora maggiore di lavoratori, fino a raggiungere un obiettivo ideale di “nessun incidente”.

Pertanto, occorre intervenire su questo aspetto, cosa sicuramente non semplice in quanto occorre poter quantificare il comportamento insicuro degli operatori.

Figura 1 – Andamento degli infortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni
Figura 1 – Andamento degli infortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni

Inoltre, l’attuale sistema attuato per gestire la salute e la sicurezza dei lavoratori ha dei limiti:

  • Comunicazione, informazione e formazione sono considerate elementi chiave per creare una cultura della prevenzione di incidenti e di infortuni, ma non si hanno rilevanze oggettive dell’impatto derivato dallo sviluppo di progetti e iniziative di sensibilizzazione di questo tipo
  • è un sistema di tipo sanzionatorio, basato su obblighi e norme che spinge dipendenti e imprese a privilegiare gli aspetti formali e non sostanziali di prevenzione degli incidenti
  • a causa della necessità di perseguire civilmente o penalmente una colpa, spesso, a fronte di un incidente, accade che sia data molta più importanza alla ricerca del colpevole più che della causa, creando una cultura poco incline a condividere e segnalare le situazioni pericolose
  • non tiene in adeguata considerazione l’apporto che un lavoratore può dare nell’implementazione delle procedure di sicurezza, demandando spesso la definizione delle procedure ad esperti di settore e non all’osservazione e all’esperienza di ciò che funziona.


Il contributo del sistema BBS nella gestione dei comportamenti rischiosi: strumenti applicativi

La psicologia e la scienza del comportamento, di cui la BBS non è che un’applicazione, hanno dimostrato attraverso innumerevoli esperimenti che qualunque comportamento umano è indotto da stimoli precedenti l’azione messa in atto (antecedente), per esempio la visione di un cartello di obbligo ad indossare un DPI, ma è aumentato o inibito dagli stimoli immediatamente successivi al comportamento (conseguenze), come ad esempio il fatto che nonostante il cartello si possano vedere i colleghi senza dispositivi di protezione indossati.

Questo meccanismo è detto rinforzo positivo e rinforzo negativo [per esempio un lavoratore che riceva risate di scherno dopo aver indossato un DPI, tenderà a ridurre o annullare quel comportamento (rinforzo negativo), mentre se al contrario al gesto segue l’approvazione generale il lavoratore sarà portato a produrre anche in seguito lo stesso comportamento (rinforzo positivo)].

Il rinforzo positivo costituisce il cuore della BBS.
Il sistema di verifiche ispettive e di sanzioni è sostituito da un sistema opposto, di misurazione continua e di riconoscimenti o di feedback giornalieri e settimanali contingenti ai comportamenti di ciascun lavoratore.

Il modello a tre contingenze (A-B-C) rappresenta la base di qualunque intervento di Behavioral Safety. Manipolando le contingenze A (antecedenti) e C (conseguenze) è possibile ottenere qualunque modifica su B (comportamento di sicurezza) in termini di frequenza, durata, latenza (il tempo che passa dallo stimolo antecedente A alla risposta comportamentale B).

La complessità delle procedure e degli schemi di rinforzo positivo e negativo e di punizione positiva e negativa è ragguardevole e la descrizione degli schemi e dei paradigmi della Behavior Analysis è molto articolata.
Per tale motivo diventa fondamentale formare tutti gli operatori affinché siamo protagonisti nell’attuazione del sistema.
In questo modo la BBS sposta l’attenzione dai risultati dei comportamenti scorretti (cioè dagli incidenti) alle cause, agendo direttamente su di esse e per risolvere il problema alla radice.

Un importante capitolo del BBS riguarda la cultura e i valori della sicurezza. Nella psicologia scientifica questi termini hanno un significato determinato e concreto, diverso da quello del linguaggio comune. Con il termine “cultura della sicurezza” si intende indicare una serie di azioni in un gruppo (reparto, divisione o l’intera azienda) per cui sono istituite conseguenze (positive) per chi agisce in modo prudente, secondo prassi che tutti i membri del gruppo premiano con feedback positivi e rinforzi sociali o materiali. Con il termine “valori” si indicano invece le categorie di affermazioni verbali con cui ogni lavoratore parla della sicurezza e dell’uso di DPI, esprime preoccupazione, ecc. Il “rule governed behavior” o comportamento governato da regole verbali è in grado di produrre comportamenti di sicurezza estremamente resistenti, anche in assenza di un immediato controllo esterno.

La realizzazione concreta di un intervento di BBS segue un protocollo definito, molto rigoroso, e la cui applicazione è lasciata, in buona parte, agli stessi lavoratori, ferma restando la supervisione e il coinvolgimento attivo della direzione aziendale, che devono quindi essere formati in modo preciso e messi nelle condizioni di attivare quanto appreso.

Di seguito si riportano alcuni degli strumenti che devono essere adottati nell’applicazione del BBS:

  • procedure di lavoro sicuro costruite con i lavoratori e condivise;
  • osservazioni di sicurezza puntuali e continue;
  • analisi dei quasi-incidenti e degli incidenti coinvolgendo i lavoratori;
  • analisi delle cause radice;
  • gestione partecipata da parte del “management”;
  • formazione all’analisi individuale dei rischi.

A questi si aggiungono alcuni strumenti di controllo:

  • verifiche in campo fatte anche dai lavoratori
  • validazioni concordate delle soluzioni;
  • audit di sicurezza no blame;
  • check-list per il riesame delle procedure di lavoro in sicurezza, delle osservazioni di sicurezza e dei quasi incidenti.

Agli strumenti di cantiere e agli strumenti di controllo si aggiungono:

  • registrazione sistematica degli eventi (q.i., i., o.s., ecc.) e analisi;
  • condivisione delle esperienze sui cantieri (safety bulletin, q.i., i., o.s., ecc.);
  • premio dell’applicazione del BBS;
  • formazione/informazione, riunione di inizio progetto;
  • definizione dei target di sicurezza.

PER APPROFONDIRE
Applicazione della Behavior Based Safety e riduzione del fenomeno infortunistico
Per comprendere meglio cosa sia e quali effetti possa portare l'applicazione del protocollo della Behavior Based Safety (BBS) riportiamo l'esperienza di Carmelo Spinali, EHS Senior Technical Specialist di Stantec. Vai all'articolo.


Gli strumenti indispensabili

Strumenti che necessitano di una particolare attenzione nella comprensione della metodologia di applicazione del BBS e quindi formazione adeguata, sono le procedure per il lavoro in sicurezza, le osservazioni sul lavoro svolto in sicurezza e l’analisi delle cause radice.


Procedure per il lavoro in sicurezza

Le procedure di lavoro sicuro sono uno strumento chiave per la corretta applicazione del BBS. La procedura di lavoro sicuro parte dalla identificazione delle singole fasi di lavoro e analizza come queste debbano essere condotte e completate in sicurezza.

Quindi per ogni fase di lavoro e sottofase devono essere identificati i rischi e le relative misure di prevenzione e protezione da adottare al fine di eliminarli o ridurli.

La procedura di lavoro sicuro è un documento che deve essere sviluppato per essere utilizzato nell’area di lavoro per guidare il lavoratore nel miglioramento della ‘performance’ di sicurezza. È un documento vivo che richiede un aggiornamento continuo ogni volta che le condizioni cambiano.


Osservazioni

Le osservazioni sono un altro strumento importante nell’applicazione del sistema di gestione BBS. Consistono nell’osservare e valutare se l’attività è eseguita in accordo con gli standard di sicurezza, qualità ed efficienza e successivamente viene svolta una sessione di feedback per eliminare eventuali problematiche riscontrate.

Durante l’osservazione vengono valutate le attività svolte e anche le condizioni delle aree di lavoro (pulizia/ordine). L’obiettivo è aiutare gli operatori a migliorare l’efficienza in termini di sicurezza. I principi fondamentali sono due:

  • il rinforzo dei comportamenti positivi;
  • l’eliminazione di ogni deviazione dagli standard di sicurezza.

Le osservazioni possono avvenire da collega a collega, da supervisore a operatore oppure da management a operatore. Quando e come fare le osservazioni rientra nella definizione degli obiettivi di sicurezza che le imprese devono porsi prima dell’inizio del cantiere e gli operatori devono essere in grado di svolgere tali osservazioni con attenzione e puntualità.


Analisi delle cause radice

L’analisi dei quasi incidenti (episodi anomali e negativi che non hanno determinato un vero e proprio incidente con danni a persone, beni aziendali e ambientali, ma che avrebbero potuto facilmente provocare questi eventi, evitati solo per circostanze favorevoli e/o casuali) e degli incidenti (danni a persone o/e cose), rappresentano una miniera di informazioni vitale per la prevenzione degli infortuni.

In particolare, la raccolta di dati e informazioni sulla moltitudine di quasi incidenti e incidenti che accadono in cantiere può favorire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e la scelta di politiche di prevenzione più efficaci.

L’analisi di queste informazioni però deve seguire uno schema ben preciso, in modo da permettere una catalogazione univoca degli eventi; questo processo è chiamato analisi delle cause radice.

L’analisi delle cause radice è un’indagine strutturata su incidenti che avvengono nei cantieri, che si avvale di varie tecniche per ricercare le cause profonde dei problemi e delle azioni necessarie per risolverli.

La “causa radice” indica la causa basilare che può essere ragionevolmente identificata e che il management aziendale può controllare.

In giurisprudenza la parola “causa” ha un’accezione che tende a indirizzare la ricerca della responsabilità individuale che ha provocato un evento, poiché per essere giuridicamente rilevanti questi eventi devono essere attribuibili principalmente alla condotta umana.

Causa radice”, invece, è un termine utilizzabile per la ricerca organizzativa e spesso viene rimpiazzata da termini quali fattori causali, fattori contribuenti, cause basilari, etc.

Si presuppone che, eliminando la causa radice di un incidente, si eviti che lo stesso incidente si ripeta.
L’analisi delle cause radice non si limita all’individuazione dell’errore o della mancanza più prossimi all’evento, ma ha l’obiettivo di analizzare l’intero processo che lo ha generato, andando a ricercare le ragioni all’origine della concatenazione di circostanze per cui l’evento è accaduto, e su cui sia possibile intervenire per prevenire il reiterarsi dell’evento. Gli scopi dell’analisi sono:

  • acquisire conoscenza dei problemi organizzativi che determinano gli eventi;
  • utilizzare le conoscenze acquisite per azioni di gestione (amministrative, organizzative, tecnico-professionali);
  • monitorare i risultati delle azioni effettuate per il “trattamento del rischio”.

Di fronte a un incidente, l’analisi delle cause radice deve dare una risposta alle domande su:

  • cosa sia successo;
  • come;
  • perché;
  • cosa occorra fare per evitare che ciò si ripeta.

Per effettuare quest’analisi occorre passare da un approccio centrato unicamente sulle persone a un approccio centrato sul sistema. Nell’approccio centrato sulla responsabilità personale, gli individui che sbagliano sono tacciati di essere trascurati, avventati o colpevoli, e, quindi, per aumentare la sicurezza, per evitare che un incidente si ripeta, si screditano, puniscono e allontanano gli individui che hanno sbagliato.

Nell’approccio centrato sul sistema si presume, invece, che un incidente derivi da un’organizzazione mal progettata, che ha disposto gli individui a sbagliare. In questo caso, si può aumentare la sicurezza del sistema studiandone i difetti e rimettendolo a punto. L’analisi delle cause radice è, quindi, un’indagine che utilizza un approccio basato sul sistema.
Occorre, comunque, precisare che la singola applicazione della modulistica di “quasi-incidenti”, “incidenti” ecc., non è sufficiente per applicare il BBS. Le aziende devono essere in grado di organizzare al loro interno un centro di raccolta delle informazioni che vengono raccolte, nel tempo, dai cantieri. Questo permette di analizzare le problematiche nel loro complesso e poter intervenire con azioni strutturali che migliorano la sicurezza.

Altro aspetto importante è la partecipazione costante del management aziendale che deve intervenire costantemente nel processo di verifica e validazione del sistema. È fondamentale che le aziende programmino una costante formazione del personale (operativo e di ufficio) rivolta al miglioramento dell’applicazione del BBS e formazione rivolta alle nuove soluzioni individuate, per migliorare le procedure. Non da ultimo, è importante prevedere dei riconoscimenti aziendali che premino i “comportamenti positivi” degli operatori e inneschino meccanismi virtuosi di approvazione e coinvolgimento.


Come i dati acquisiti dalla BBS possono aiutare a valutare l’efficacia delle misure di prevenzione e protezione?

Chi si occupa di salute e sicurezza sa che è difficile misurare i risultati delle misure di prevenzione applicate.
La BBS, un vero e proprio sistema di gestione delle performance di salute e sicurezza, se applicato in modo sistemico permette, invece, di monitorare gli andamenti degli incidenti, di identificare gli aspetti da tenere sotto controllo e di agire in modo mirato, verificando, attraverso dati e KPI, se gli interventi sono stati efficaci.

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I contenuti dell'articolo integrale
Cos’è la BBS? 
Analisi della situazione attuale nella gestione degli incidenti e degli infortuni sul lavoro
Il contributo del sistema BBS nella gestione dei comportamenti rischiosi: strumenti applicativi
Gli strumenti indispensabili
Procedure per il lavoro in sicurezza
Osservazioni
Analisi delle cause radice
Come i dati acquisiti dalla BBS possono aiutare a valutare l’efficacia delle misure di prevenzione e protezione?
Un esempio di misurazione dell’efficacia delle misure di prevenzione 
Come mi aiuta la BBS a capire se la formazione è stata efficace? 

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