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Sicilia, professionisti tutelati davvero: norma sulla certezza dei pagamenti per il rilascio dei titoli edilizi

Sicilia: chiunque vorrà ottenere un titolo edilizio (qualunque esso sia) dovrà prima dimostrare di avere pagato l’architetto, l’ingegnere o il geologo cui ha commissionato i lavori

Certezza dei pagamenti ai professionisti tecnici: è legge in Sicilia

Buone notizie per i professionisti tecnici della Sicilia: nella Regione infatti chiunque vorrà ottenere un titolo edilizio (qualunque esso sia) dovrà prima dimostrare di avere pagato l’architetto, l’ingegnere o il geologo cui ha commissionato i lavori.

Si tratta di una norma sulla certezza dei pagamenti dei professionisti del settore edile, prevista da un emendamento (proposto dai deputati Trizzino e Ciancio) alla nuova Finanziaria (disegno di legge n. 476/A), approvato dall'Assemblea Regionale Siciliana (ARS).

Certezza dei pagamenti in Sicilia: cosa prevede l'emendamento

L'emendamento stabilisce che “al fine della tutela delle prestazioni professionali rese sulla base di istanze presentate alla pubblica amministrazione per conto dei privati cittadini o delle imprese, le istanze volte al rilascio di titoli abilitativi edilizia o altre autorizzazioni di cui alla legge regionale 10 agosto 2016 n.16, nonché gli atti endoprocedimentali, sono corredati, oltre che da tutti gli elaborati previsti dalla normativa vigente, dalla lettera di affidamento dell’incarico al professionista sottoscritta dal richiedente titolo in conformità alle disposizioni del decreto del presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n.445; l’amministrazione, al momento del rilascio dei titoli abilitativi o autorizzativi, acquisisce la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del professionista o dei professionisti sottoscrittori degli elaborati progettuali, attestante il pagamento delle correlate spettanze da parte del committente; la mancata presentazione della dichiarazione di cui al comma 2 costituisce motivo ostativo per il completamento dell’iter amministrativo fino all’avvenuta integrazione. La documentazione è richiesta dagli uffici interessati dall’iter attivato”.