Si consolida a 950ML di euro il saldo positivo dell’import-export di macchine e attrezzature
Le vendite all’estero delle imprese italiane crescono del 5,9% nei primi sei mesi dell’anno
Le vendite all’estero delle imprese italiane crescono del 5,9% nei primi sei mesi dell’anno.
Il commercio estero del settore delle macchine e attrezzature per le costruzioni tiene nei primi sei mesi del 2015 e conferma un saldo positivo per l’industria italiana di 950,8 milioni di euro, in sostanziale tenuta (+0,1%) sullo stesso periodo dell’anno precedente.
Le esportazioni di macchine e attrezzature per movimento terra, di macchine stradali, di quelle per calcestruzzo, di gru a torre, di macchine per la preparazione degli inerti e dei quelle per la perforazione sono ammontate, nel periodo gennaio-giugno, a un miliardo e 242 milioni di euro in crescita del 5,9% rispetto ai primi sei mesi del 2014. L’import è stato di 291,6 milioni di euro in crescita del 31,1% sempre sullo stesso periodo di un anno prima. In caduta verticale, meno 63,3%, le vendite in Russia, dopo le sanzioni per la crisi ucraina e la svalutazione del rublo.
Sono i primi dati diffusi dall’Osservatorio SaMoTer-Veronafiere sul mercato del “construction equipment” realizzato in collaborazione con Prometeia. La società di Bologna ? leader nei servizi di consulenza, software e ricerca economica, con oltre 500 professionisti in 5 Paesi nel mondo ? ai primi di settembre ha sottoscritto con Veronafiere un accordo triennale finalizzato a fornire agli stakeholders (espositori, operatori, visitatori etc.) di SaMoTer, fiera internazionale di riferimento del settore, la cui prossima edizione si terrà a Verona dal 22 al 25 febbraio 2017, degli strumenti di analisi degli scenari attuali e futuri relativi al comparto.
L’Osservatorio, realizzato anche grazie al contributo informativo di Unacea, l’Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachments per quanto riguarda i dati relativi alle macchine movimento terra, accredita sempre più SaMoTer anche come punto di riferimento informativo e di market intelligence sui mercati.
L’accordo tra SaMoTer-Veronafiere e Prometeia, che verrà presentato nei dettagli nelle prossime settimane, fornirà informazioni su tre livelli: un monitor sul commercio estero con aggiornamenti mensili dei flussi di import export; un monitor edilizia con aggiornamenti trimestrali sull’andamento del mercato delle costruzioni in Italia; un report annuale di aggiornamento sul mercato mondiale delle macchine movimento terra.
L’ANDAMENTO DEI COMPARTI DI SAMOTER
L’andamento sui mercati mondiali dei sei comparti caratterizzanti SaMoTer hanno avuto trend diversi. In particolare, le esportazioni di macchine e attrezzature per movimento terra sono cresciute tra gennaio e giugno dell’8,3% sullo stesso periodo del 2014, toccando il valore di 524,2 milioni, mentre l’import è balzato del 38,1% a 208,7 milioni.
Performance a doppia cifra per l’export delle macchine stradali con un incremento del 14,7% a 60,6 milioni di euro. L’import ha segnato un +11,2% a nove milioni. Leggera flessione delle macchine per calcestruzzo: le vendite all’estero hanno ceduto il 3,3% a 163,8 milioni; più pesante la caduta dell’import che ha ceduto il 24,4% a 4,1 milioni di euro sempre nel periodo gennaio-giugno 2015.
Importante segno positivo delle gru a torre con 110,4 milioni di euro di vendite all’estero, in crescita del 28%; andamento analogo per l’import che però si ferma a 11,8 milioni in crescita del 250,6%.
Flessione del 2,1% dell’export delle macchine per la preparazione degli inerti che tocca i 217,7 milioni, mentre l’import aumenta del 26% a 49 milioni. Le macchine per la perforazione, infine, vedono le vendite all’estero salire del 4,9% a 165,8 milioni, mentre gli acquisti oltreconfine scivolano del 42,3% a 9 milioni di euro, sempre nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2014.
LE AREE GEOGRAFICHE
L’Europa occidentale si conferma uno dei mercati di riferimento per le macchine per costruzioni di alcuni dei sei comparti caratteristici di SaMoTer, in crescita del 6,9% a 466,5 milioni nei primi sei mesi dell’anno sullo stesso periodo del 2014. Crollo verticale delle vendite in Russia che da oltre 81 milioni scendono a 29,7 da gennaio a giugno, con un meno 63,3% sull’anno prima: è l’effetto delle sanzioni per la crisi ucraina e la svalutazione del rublo.
Buoni incrementi di vendite in Medio Oriente con 117,7 milioni di euro e un più 13,8%, in Asia con 123,9 milioni (+39,6%), in Nord America con 115,7 milioni (+31,5%) e Africa che con un +7,4% a 152,2 milioni si conferma la seconda area regionale per valore dell’export italiano. Bene anche la crescita dell’Oceania con un +9,2% a 23,5 milioni.
Stabili nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2014 le esportazioni in Turchia e in Europa centro orientale a 138,3 milioni di euro e in America centro meridionale a 72,1 milioni (+0,9%).
Gli acquisti dall’estero, sempre tra gennaio e giugno, dall’Europa occidentale sono aumentati del 30,2% a 222,2 milioni, del 36,6% a 31,4 milioni dall’Asia, del 10,2% a 18,3 milioni dal Nord America, dell’84,9% a 16 milioni da Europa centro orientale e Turchia, mentre mantengono piccole quote gli altri Paesi dell’Europa, l’America centro meridionale e l’Oceania. Scende del 44,5% l’Africa a 1,1 milioni, mentre si azzerano praticamente gli acquisti dalla Russia.
Scarica qui la tabella con i dati di import/export per comparto e area geografica di destinazione.