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Seul sposta sul Metaverso i suoi servizi ai cittadini

Il piano fa parte del progetto Seoul Vision 2030 e ha preso il nome, non originalissimo, di "Metaverse Seoul". La prima di tante città ?

Pochi giorni fa Mark Zuckerberg ha presentato la rivoluzione Facebook nel Metaverso, e da quel giorno il termine metaverso è diventato una delle parole chiave più ricercate non solo in ambito web, ma anche nel campo della finanza e degli investimenti. E i più critici hanno già evidenziato che farà la fine di "Second Life". E' così ? non credo, ecco il perchè.


Dal Gemello Digitale al Metaverso le nuove città lavoreranno così

Dal Gemello Digitale al Metaverso: le nuove città lavoreranno così

Due anni fa fui invitato da Bentley a Singapore alla loro conferenza internazionale sulla digitalizzazione e mi accorsi di come vi fosse un mondo in cui il futuro era già presente, e questo presente fosse quanto mai avanzato.

Era un mondo in cui interi quartieri e infrastrutture avevano un proprio modello digitale, un "digital twins", utile per gestire servizi e controlli in modo più efficiente ed economico, con vantaggi sociali, economici e tecnici. Un nuovo modo di operare che era già applicato ad alcune aree della città, e  durante l'evento era emerso come vi fossero altre zone del pianeta in cui si stava sperimentando l'applicazione.

Questi racconti mi ricordavano gli articoli e le ricerche di Carlo Ratti sulle Senseable City, la città sensibile e capace di sentire.

Da quel momento ho potuto verificare, nel mio mestiere di editore tecnico, come vi fosse a livello globale una grande attenzione ed investimenti enormi in questa direzione.

La ricerca nel campo delle scienze omiche sta rapidamente portando i nostri "dispositivi intelligenti" diffusi, come gli smartphone, gli smartwatch, le telecamere, i sensori MEMS (Micro-Electro-Mechanical System) ... a integrarsi per costituire una metaverso dentro cui è possibile gestire i controlli sulla viabilità, sugli edifici, sulla manutenzione, sulle emergenze. Per farlo servono ovviamente forme evolute di intelligenza artificiale sui cui la ricerca sta facendo passi incredibili,che "ha da tempo abbandonato la strada dei modelli e delle teorie. Per abbracciare la bulimia di dati da analizzare e da utilizzare" come recentemente ha affermato il ricercato Nello Cristianini. Tutto questo sorretto da macchine di nuova generazione, che non funzionano più per bit ma attraverso la fisica quantistica.

 

E SEUL abbraccia il Metaverso per i servizi ai cittadini

Seul, capitale sud coreana centro dell'innovazione del Paese asiatico, ha annunciato i propri piani per portare la pubblica amministrazione nel metaverso.

Il piano fa parte del progetto Seoul Vision 2030 e ha preso il nome, non originalissimo, di "Metaverse Seoul".

Attraverso il proprio sito ufficiale la città metropolitana di Seul ha annunciato di voler virtualizzare il grosso dei propri servizi, dalla richiesta dei documenti alla possibilità di sporgere delle denunce, dall'ufficio del sindaco fino all'accesso in realtà virtuale ai principali siti storici della città.

La piattaforma proprietaria attraverso la quale i cittadini della città potranno accedervi dovrebbe essere sviluppata entro la fine del prossimo anno e tutti i servizi saranno attivi, qualora le tempistiche dovessero venir rispettate, per il 2026.

Entro il 2023 aprirà le porte quello che è stato chiamato "Metaverse 120 Center", una sorta di piazza virtuale dove ciascun cittadino avrà il suo avatar e potrà interagire con quelli degli ufficiali pubblici preposti a rispondere a questa o quella domanda, piuttosto che a offrire questo o quel servizio. Tra due anni il piano è anche quello di tenere alcuni festival e ricorrenze locali, come la Festa delle Lanterne, all'interno della stessa piattaforma.

 

Quale modello per la PA italiana

In un Paese in cui ci sono 7.903 comuni, in cui l’85% di questi – ben 6.875 - ha meno di 10.000 abitanti, ovviamente è impossibile prevedere uno sviluppo digitale di questo tipo, se verrà affrontato dalla PA in modo endogeno.

Quello che potremo aspettarci è una evoluzione di tipo diverso, che un po' riprenderà lo schema adottato per i dispositivi misuratori di velocità: alcune aziende si proposero ai comuni con il pacchetto chiave in mano: dispositivo, manutenzione, gestione delle multe, incassi, royalties.

Probabilmente nascerà un mercato in cui aziende sempre più potenti nella gestione dei dati si proporranno ai comuni con servizi all inclusive che basandosi sull'uso degli strumenti più avanzati di rilevazione, gestione e analisi dei dati si occuperanno di gestione della città, delle interfacce con il cittadino, della elaborazione dei servizi ... quando ? non credo manchi molto.

Ne continueremo a parlare su Ingenio.

 

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