Settore impianti termici: ANICA protagonista a KEY2025 per un nuovo modello di formazione continua
ANICA ha partecipato a KEY ENERGY 2025, l’evento europeo sull’efficienza energetica e le rinnovabili, con un proprio stand e i suoi Soci, sottolineando l’importanza della formazione per affrontare la transizione energetica. Con il settore HVAC in continua evoluzione e la crescente richiesta di competenze specialistiche, l’Associazione ha presentato il suo programma formativo indipendente, volto a colmare il divario tra domanda e offerta di professionisti qualificati, promuovendo innovazione, sicurezza e nuove opportunità di business nel mercato dell’energia sostenibile.
Impianti termici: ANICA ha elaborato il proprio programma formativo l’obiettivo di offrire un percorso “super partes e indipendente”
Straordinaria ed azzeccata presenza a KEY ENERGY 2025, da parte di ANICA – Associazione Nazionale Innovazione Comfort e Ambiente, che, in qualità di unica Associazione specializzata di costruttori di apparecchiature per il settore degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, presente in fiera, ha partecipato con i propri Soci alla manifestazione tenutasi a Rimini lo scorso 5-6-7 marzo 2025 presso Rimini Fiera, con un proprio stand al Padiglione B3
/ stand n. 506.
KEY ENERGY 2025 definito come “The Energy Transition Expo” è l'evento europeo dedicato a tecnologie, servizi e soluzioni integrate per l’efficienza energetica le energie rinnovabili in Italia e nel bacino del Mediterraneo.
KEY ENERGY 2025 è stata una edizione senza precedenti, con grandissimo afflusso ed in cui si sono evidenziate sia l’accelerazione delle politiche energetiche e climatiche che le opportunità che si stanno aprendo nel mercato, sempre più interconnesso.
Con oltre 90.000 mq di superficie espositiva su 20 padiglioni, un nuovo layout e l'apertura dell'Ingresso Ovest, KEY ENERGY 2025 si è presentata come l’edizione più grande ed innovativa di sempre, con respiro sempre più internazionale, grazie allo spazio per l'innovazione e nuovi focus tematici, e dando il via al progetto “Green Jobs & Skills” per favorire l'incontro fra aziende e giovani talenti.

KEY ENERGY 2025 ha dimostrato che il settore termico in tutti i comparti: residenziale, commerciale ed industriale è in rapidissima evoluzione, spinto da alcuni drivers inequivocabili, quali, a titolo esemplificativo:
- Normative europee e nazionali, sempre più stringenti in materia di efficienza energetica e sostenibilità;
- Esigenze di decarbonizzazione, con l’abbandono progressivo dei combustibili fossili e lo sviluppo di soluzioni basate sempre più sulle energie rinnovabili e sui nuovi combustibili a impatto zero o quasi zero;
- Innovazioni tecnologiche, con l’integrazione di sistemi digitali e IoT.
In questo ambito “la formazione e l’aggiornamento continuo” sono elementi fondamentali per garantire l’evoluzione delle competenze dei professionisti del settore, la sicurezza degli impianti e il rispetto della normativa vigente.
L’Italia ha previsto, in questi campi, specifici obblighi formativi, sia per gli installatori e manutentori di impianti, sia per i progettisti e gli operatori del settore HVAC e delle rinnovabili, tramite il coinvolgimento degli Ordini professionali (es.: crediti formativi, ecc.) e delle Associazioni di categoria (es.: patentini, abilitazioni, ecc.).
Il Governo italiano sta inoltre lavorando attivamente al tema delle competenze attraverso vari meccanismi, tra cui ad esempio il recente Decreto direttoriale n. 439 del 5 dicembre 2024 che è stato approvato per l’Avviso Fondo Nuove competenze, terza Edizione.
È in questo contesto che ANICA ha elaborato il proprio programma formativo l’obiettivo di offrire un percorso “super partes e indipendente” orientato alle competenze necessarie nel periodo 2025-2030 nel campo dell’efficientamento energetico dell’edilizia esistente e delle nuove costruzioni, in tutti i comparti Residenziale, Commerciale ed Industriale. In fiera a Rimini, ANICA ha evidenziato le proprie attività in questa direzione guardando con positività al fatto che il Governo italiano sta lavorando attivamente al tema delle competenze attraverso vari meccanismi.
In questo ambito, il meccanismo statale, seppur apprezzabile ed in rapida evoluzione, potrebbe rivelarsi a tratti piuttosto lento rispetto alle già chiare esigenze del mercato e probabilmente, almeno all’inizio, mancare della necessaria specializzazione in settori critici come ad esempio quello dei sistemi ibridi o delle pompe di calore che necessitano competenze specialistiche avanzate e dove i fornitori di tecnologie da prevalentemente Europei (es: produttori Caldaie) sono passati oggigiorno a globali (es. produttori Pompe di calore, fotovoltaico, inverters e accumuli elettrici, ecc.) e portano a progettisti ed installatori prodotti e soluzioni integrate che, sebbene siano mediamente più efficienti, sono anche notevolmente più complesse del passato.
In questo contesto, il settore HVAC in Italia rappresenta un comparto strategico, coinvolgendo un vasto numero di aziende e professionisti, tra cui progettisti, installatori, gestori e manutentori. Diversi operatori e specialisti di settore evidenziano alcune criticità che potrebbero influenzare la capacità del mercato di rispondere alle sfide della transizione energetica e della decarbonizzazione.
Tra queste esigenze emergono con forza, quelle legate alla formazione, poiché nonostante l’offerta attuale di professionisti sembri sufficiente, in alcuni ambiti, si osserva una certa carenza nel numero di professionisti disponibili per le attività operative e al contempo si nota sempre più la tendenza crescente ad una “veloce obsolescenza di competenze specialistiche”, a causa dell’evoluzione tecnologica molto rapida, in particolare per figure come:
- Progettisti di impianti HVAC, essenziali per l’implementazione di soluzioni innovative e ad alta efficienza;
- Installatori e manutentori qualificati, capaci di gestire tecnologie avanzate, come pompe di calore, ventilazione meccanica controllata e sistemi ibridi, che richiedono competenze, non più solo competenze idrauliche ma competenze integrate: termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche e talvolta anche chimiche;
- Professionisti nelle ESCO (Energy Service Companies), fondamentali per lo sviluppo di modelli di gestione energetica e di ottimizzazione dei consumi, realmente fruibili su larga scala anche per impianti residenziali, del pubblico e commerciali e non solo nelle Aziende / Industrie cosiddette Energivore.
Il problema tecnico da risolvere attraverso la Formazione e l’aggiornamento continuo
Questa carenza di personale e questa rapida obsolescenza delle competenze, rischia di acuirsi nei prossimi anni, creando un disallineamento tra domanda e offerta di competenze e professionisti (progettazione, installazione e manutenzione in primis) nel settore.
Al contempo la transizione energetica e l’evoluzione delle normative europee (ad esempio EED - Energy Efficiency Directive, RED - Renewable Energy Directive, EPBD - Energy Performance of Buildings Directive) stanno accelerando la domanda di professionisti altamente qualificati, con un impatto diretto sul mercato del lavoro nel settore HVAC e la capacità di soddisfare questa crescente richiesta è ulteriormente ostacolata da due fattori aggiuntivi che trovano posto nel settore dell’insegnamento, ovvero:
- Calo previsto delle iscrizioni negli istituti tecnici e tecnico-professionali (anche per effetto della curva demografica italiana), con un conseguente deficit di nuovi professionisti nel settore;
- Talvolta minore interesse per le tematiche tecniche in senso generale (Progettisti) oltre che per le attività manuali (installatori e manutentori) da parte delle nuove generazioni;
Conferme di questo trend arrivano anche dal progetto “Green Jobs & Skills” di KEY ENERGY 2025, dove i giovani intervistati da Almalaurea affermano che l’istruzione attuale non è sufficiente.
Questo emerge anche dai più recenti dati del Sistema Informativo Excelsior, di UNIONCAMERE e ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro le cui funzioni sono, a partire da Marzo 2024, svolte direttamente dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali), che mostrano come il mercato del lavoro italiano, tra il 2023 e il 2027, richiederà a quasi 2,4 milioni di occupati competenze verdi almeno di livello intermedio e a oltre 1,5 milioni di livello alto.
La domanda di competenze verdi coprirà quindi il 65% (livello intermedio) e il 41% (livello alto) dell’intero fabbisogno occupazionale previsto. Il problema è che i green jobs sono più difficili da trovare: le stime indicano che ne mancherà più della metà, il 52,6 per cento.

Le soluzioni e la proposta ANICA 2025
Per colmare questo gap di competenze e specialisti, molti operatori ed Associazioni come ANICA, ritengono che sarà necessario investire in “formazione specializzata”, incentivi per l’occupazione tecnica e “apprendistato di qualità” e valorizzazione delle competenze HVAC, così da garantire la crescita sostenibile del settore e il raggiungimento degli obiettivi di efficienza e decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea.
Il Presidente ANICA, David Herzog, da sempre sostenitore del tema formativo come centrale per l’Associazione, esprimere da sempre in maniera inequivocabile i motivi che hanno spinto ANICA alla realizzazione del proprio piano formativo e che sono in linea di principio:
- La necessità di informazione sullo sviluppo energetico dell’ambito residenziale, commerciale e industriale, con percorsi completi, laddove oggi spesso gli attori tradizionali della formazione si focalizzano per prodotto e non per sistema;
- Negli anni post pandemia si è sviluppato un nuovo modello di business orientato alla digitalizzazione e questo è un tema trasversale, su cui servono nuove competenze che dal punto di vista dell’associazione possono essere affrontate in maniera molto approfondita
- È in corso un cambio generazionale e sociale in Italia; quindi, è necessario trasmettere le conoscenze e formare nuove generazioni di professionisti del settore, al di fuori della formazione che molte Aziende già fanno in maniera eccellente. ANICA ho notato la domanda crescente di un set-up formativo sovra-aziendale, che i vari interlocutori del mercato sembrano gradire molto da una Associazione;
- Rimanere agganciati all’Innovazione Tecnologica: ad esempio l’adozione di pompe di calore, solare termico, VMC, sistemi ibridi, digitalizzazione degli impianti, ecc. richiede competenze aggiornate per:
- Gestire le nuove tecnologie IoT e Smart Grid;
- Integrare fonti rinnovabili nei sistemi di climatizzazione e riscaldamento;
- Ottimizzare la regolazione e il controllo per migliorare l’efficienza così come prescritto dalle Direttiva EPBD attraverso l’implementazione dello Smart Readiness Indicator;
- Garantire la sicurezza degli impianti per:
- Prevenire rischi legati all’uso di gas refrigeranti infiammabili;
- Assicurare una corretta installazione degli impianti per evitare dispersioni, inefficienze e malfunzionamenti;
- Rispettare le normative ed evitare sanzioni, giacché il mancato aggiornamento può portare a sanzioni amministrative e revoca della certificazione per chi opera senza le competenze richieste dalla legge;
- Accedere a Nuove Opportunità di Business poiché le imprese e i professionisti con abilitazioni professionali aggiornate possono:
- Partecipare a bandi e incentivi che richiedono requisiti specifici di qualificazione;
- Offrire servizi avanzati di monitoraggio e manutenzione predittiva, ampliando il proprio mercato.
NEL PDF IN ALLEGATO TUTTE LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI.

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