Settore costruzioni: i dati 2024 ufficializzano il calo (-5.3%) e le previsioni per il 2025 sono anche peggiori
Nel 2024, gli investimenti nel settore delle costruzioni sono calati del 5,3% a causa della riduzione degli incentivi fiscali, con un forte crollo della manutenzione straordinaria. In controtendenza, le opere pubbliche crescono grazie al PNRR, mentre l’accesso alla casa diventa sempre più proibitivo per le famiglie a basso reddito.
L’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha presentato il consueto Osservatorio Congiunturale sull'Industria delle Costruzioni, evidenziando un quadro economico complesso e ricco di sfide per il settore. Dopo tre anni di crescita sostenuta, il 2024 segna una contrazione degli investimenti pari al 5,3% su base annua, una flessione che si riflette in diverse aree del comparto edilizio.
Le cause della contrazione
Uno dei principali fattori che hanno determinato il calo degli investimenti è stata la riduzione degli incentivi fiscali, in particolare la cessione del credito e lo sconto in fattura. Questa stretta ha avuto un impatto significativo sulla manutenzione straordinaria degli edifici, che ha registrato una contrazione del 22%. Anche la nuova edilizia abitativa ha subito un calo del 5,2%, segnale di un rallentamento del mercato residenziale.
D’altro canto, il settore non residenziale privato ha mostrato segnali di resistenza, con una crescita dello 0,7%, grazie soprattutto ai grandi progetti nei comparti retail e alberghiero. Questo dato suggerisce una rinnovata vitalità degli investimenti in aree legate al turismo e al commercio, che si confermano trainanti per il settore.
In controtendenza rispetto al calo generale, gli investimenti in opere pubbliche sono aumentati del 21%, spinti dall’accelerazione dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo trend conferma il ruolo cruciale delle risorse pubbliche nel sostenere l’industria delle costruzioni in un momento di difficoltà del mercato privato.

Prospettive per il 2025
Le previsioni per il 2025 non sono incoraggianti, con una stima di ulteriore contrazione degli investimenti in costruzioni del 7% su base annua. La manutenzione straordinaria continuerà a subire un drastico ridimensionamento (-30%), mentre il settore delle opere pubbliche dovrebbe registrare un ulteriore aumento del 16%, ancora una volta legato agli interventi del PNRR. Tuttavia, il peso degli investimenti pubblici potrebbe non essere sufficiente a bilanciare il generale rallentamento del comparto edilizio privato.
L’Osservatorio ANCE sottolinea anche un problema crescente nelle grandi città come Milano, Roma e Napoli: la difficoltà di accesso alla proprietà immobiliare per le fasce di reddito medio-basse. Si stima che circa 10 milioni di famiglie con un reddito annuo fino a 24.000 euro trovino ormai proibitivo acquistare una casa. Per queste famiglie, il pagamento del mutuo può arrivare ad assorbire fino al 50% del reddito disponibile, rendendo estremamente difficile l’accesso alla proprietà abitativa.
IL DOCUMENTO INTEGRALE DELL'OSSERVATORIO È SCARICABILE IN ALLEGATO.

Costruzioni
Con questo TOPIC raccogliamo le news, gli articoli e gli approfondimenti che riguardano istituzionalmente il settore delle costruzioni.

Edilizia
Esplora il mondo dell'edilizia, il settore dedicato alla progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e infrastrutture. Scopri come la normativa italiana, come il Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. 380/2001) e le Normative Tecniche per le Costruzioni (NTC), regolano le pratiche edilizie per garantire sicurezza e qualità. Approfondisci il significato etimologico del termine "edilizia" e come le leggi locali e regionali influenzano la costruzione e gestione degli immobili.
Condividi su: Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp