Servizi energetici: EPC e M&V sul podio

Contratti, normative, casi studio, misura e verifica: alta l'attenzione dei professionisti su questi temi

È alta l’attenzione dei professionisti verso le tematiche legate ai servizi energetici. Durante la conferenza FIRE dedicata al tema, svoltasi a Bologna, si è registrato un numero di partecipanti consistenze (superiore a quello delle ultime edizioni pre lock-down) a dimostrazione che l’aggiornamento sui contratti, sulla normativa, sui casi studio e sulla misura e verifica è ritenuto necessaria per poter operare sul campo in modo efficiente.

Ad aprire i lavori è stato Alberto Rossi (MEF) con un intervento sugli schemi contrattuali e le linee guida per l’offerta di servizi energetici, con focus sul contratto tipo EPC per gli edifici pubblici. In particolare, Rossi ha spiegato la differenziazione operativa tra EPC-Appalto ed EPC-PPP ed ha sottolineato l’importanza della diagnosi energetica sia in fase progettuale, sia in fase di gestione e controllo del Servizio di Prestazione Energetica, in quanto strumento fondamentale per valutare le scelte progettuali alternative coniugando efficienza energetica e convenienza tecnico-economica.

A seguire Giorgio Gangemi (CONSIP) ha parlato del Programma per la razionalizzazione degli acquisti pubblici e dei contratti EPC di appalto per i sistemi edificio/impianti. La spesa annua complessiva della P.A. per utilities e servizi integrati sui quali impatta l’efficienza energetica è di oltre 11.300 Mln di euro, evidenzia Gangemi. Il risparmio potenziale sui costi unitari ammonta ad oltre 1.200 Mln, da conseguire attraverso la riduzione della spesa corrente, cui si aggiunge un ulteriore risparmio potenziale sui fabbisogni energetici da conseguire attraverso la realizzazione/esternalizzazione di nuovi investimenti in efficienza energetica.

Si sono quindi susseguiti gli interventi di Piergabriele Andreoli (AESS) che ha approfondito il tema delle nuove forme e delle applicazioni degli EPC anche cogliendo le sinergie con il Conto Termico e semplificando la manifestazione di interesse così da permettere una maggior partecipazione e ridurre gli eventuali contenziosi, e di Svenja Barteles (RÖDL&PARTNERS) che si è concentrata sui contratti PPA per le fonti rinnovabili, sottolineando il vantaggio che le aziende avrebbero coinvolgendo specialisti di diritto amministrativo nei team che lavorano sui progetti; ciò consentirebbe di affrontare tutte le questioni relative a un progetto a 360 gradi, comprese le procedure autorizzative e l'analisi dei rischi derivanti dal quadro regolamentare e, se necessario, di agire anche in caso di contenzioso.

Nicola Morgese (GESCO) e Marco d'Intino (DAYCO EUROPE) hanno raccontato gli interventi, realizzati negli stabilimenti Dayco in Italia, che hanno previsto la realizzazione di impianti fotovoltaici e di impianti di cogenerazione, trigenerazione e quadrigenerazione con investimento da parte della ESCO e formule EPC o locazione

Roberto Sannasardo, energy manager (REGIONE SICILIANA) ha illustrato gli interventi che si stanno portando avanti nella Regione per riqualificare il patrimonio pubblico con l’EPC e che riguardano siti vincolati: 22 musei, 20 aree archeologiche, 11 strutture regionali (quali biblioteche e pinacoteche) 10 uffici ed edifici amministrativi.

L’EPC nei condomini è stato il tema affrontato da Deborah De Angelis (EGE SECEM). La sfida principale nel settore privato, afferma la De Angelis è bilanciare la chiarezza e la semplicità richiesta da una clientela non tecnica con la complessità contrattuale necessaria per garantire risultati concreti.

Silvia D’agostino (EGE SECEM/PMVA) ha, quindi, illustrato gli interventi realizzati su 13 strutture ospedaliere della USL TOSCANA NORD OVEST e la rendicontazione dei risparmi che richiede particolari attenzioni anche perché la baseline comprende il periodo di lock-down.

La seconda sessione si è aperta con l’intervento di Daniele Forni (FIRE) che ha tracciato un quadro evolutivo della M&V e dell’IPMVP, collegato alla crescente attenzione verso la valutazione della riduzione delle emissioni climalteranti. È stata la volta di Ottavio Retico (GSE) che ha parlato di Transizione 5.0 e del ruolo che ha in essa la Misura e Verifica. In particolare, Retico ha approfondito le varie fasi della misura e quindi: investimenti ammissibili, data di avvio e completamento del progetto di innovazione, intensità del beneficio, cumulabilità, criteri per la determinazione dei risparmi energetici, attività di vigilanza e controlli, procedura per l’accesso al beneficio.

Dopo Maurizio Ferraris (MAPS GROUP) che grazie a casi studio e best practice ha mostrato come la misura e la digitalizzazione può migliorare le prestazioni di sistemi complessi con risparmi percentuali a due cifre e una piattaforma di supporto per gli EPC, Pier Luigi Zanotti (EGE SECEM) e Michele Santato (EGE SECEM) si sono concentrati su Transizione 5.0 evidenziando gli aspetti operativi e quelle che sono a parer loro alcune criticità della Misura.

A chiudere i lavori è stato Denis Tanguay (EVO) illustrando la guida agli EPC per proprietari di immobili che verrà pubblicata nelle prossime settimane e il white paper sulla decarbonizzazione dedicato alle istituzioni finanziarie che esamina i vari protocolli utilizzabili per la valutazione delle emissioni e per quali scopi sono più adatti.

Si ringraziano gli sponsor che hanno sostenuto l’evento.