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Servizi di Ingegneria e Architettura: 30 milioni di euro di gare a febbraio 2017!

Progettazione: il mercato fa il botto, le gare di architettura e ingegneria quadruplicano rispetto al 2016. Per il CNI gran parte del merito è del Nuovo Codice Appalti

I numeri non mentono: 30 milioni scarsi è l'importo delle gare di progettazione (servizi di architettura e ingegneria, senza esecuzione) bandite nel mese di febbraio 2017. Un boom vero e proprio, un aumento di 4 volte rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I dati sono stati elaborati dal CNI, che al MADE, per bocca del consigliere tesoriere Michele Lapenna, ha 'motivato' i risultati con l'entrata in vigore del Nuovo Codice Appalti.

Mentre, quindi, il Correttivo al d.lgs. 50/2016 fa il suo corso e propone altre, interessanti novità per i professionisti tecnici (anche interni alla PA), c'è da registrare un +345% dei SIA rispetto a febbraio 2016.

"Prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice questo mercato era in forte recessione e risultava chiuso ai giovani professionisti e alle strutture professionali di piccole dimensioni - ha detto Lapenna -. Inoltre, gran parte delle opere pubbliche era realizzata con progettazione interna alle stazioni appaltanti o con appalti integrati. Il nuovo Codice ha mostrato molti aspetti positivi. Intanto è stata affermata la centralità della progettazione nella realizzazione delle Opere Pubbliche. L’affidamento dei lavori sulla base del progetto esecutivo, la messa a gara del progetto esecutivo in caso di affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione e l’eliminazione della priorità della progettazione interna alla PA rispetto a quella esterna. Le funzioni delle stazioni appaltanti, dunque, sono state concentrate sulle fasi di programmazione e controllo".

Una delle chiavi, a detta del CNI, sarebbe la forte limitazione all'appalto integrato (che in realtà viene 'mitigata', e di molto, nel Correttivo...) che ha indotto le stazioni appaltanti a incrementare le pubblicazioni dei bandi di gara per i soli servizi di progettazione. Tutto ciò porterà benefici ai professionisti, peché la loro competitività è 'figlia' delle gare di progettazione e ingegneria senza esecuzione.

"Dobbiamo difendere con forza il nuovo Codice Appalti, evitando preoccupanti passi indietro come il ricorso all’appalto integrato che mette a rischio il concetto di centralità della progettazione, marginalizza il ruolo dei professionisti e vanifica la distinzione tra progettisti ed esecutori che costituisce uno dei principi cardine della nuova normativa", ha chiuso Lapenna.

A fronte delle 'cose' positive, ci sono anche le problematiche:

  • rischio di 'polverizzazione' degli appalti in piccole gare per servizi di poca entità da affidare al ribasso: a febbraio, ad esempio, più del 41% dei bandi era di importo a base d'asta inferiore ai 20 mila euro. In ogni caso, i ribassi di aggiudicazione si sono assestati tra il 30 e il 40% (livello ancora sostenibile e dignitoso per il CNI);
  • non rispetto delle linee guida Anac n.1 dove chiedono l'obbligo di indicazione del criterio utilizzato per il corrispettivo posto a base d'asta e della pubblicazione dello schema di calcolo relativo, che non è stato utilizzato per la metà dei bandi di febbraio.