Serramenti: guida alle norme UNI di settore
Se il mondo delle norme sui serramenti ti sembra complicato, questo articolo ti offrirà una bussola per capirle e applicarle in modo consapevole.
L'attività di normazione sui serramenti
Se aprissimo la UNI EN 14351-1 per costruire un serramento, porta o finestra che sia, da utilizzare sull’involucro edilizio, ci imbatteremmo in 68 norme differenti da poter usare.
Se poi volessimo intervenire su un cancello o un portone da garage, la cosiddetta 'cler milanese', il pacchetto normativo si infittisce. Per non parlare del mondo degli accessori, quali chiavistelli, serrature, cerniere.
Se poi la finestra fosse l’intera facciata, bisognerebbe prendere in considerazione ulteriori norme.
Infine, se nelle giornate assolate è necessario installare una tenda o un frangisole, allora altre norme vengono in nostro soccorso.
Insomma, il mondo dei serramenti in genere si avvale di circa 200 norme, alcune “obbligatorie” e altre volontarie. Proviamo a mettere ordine in questa giungla normativa.
Innanzitutto, l'attività normativa su porte, finestre, chiusure oscuranti e relativi accessori è seguita nell'ambito di un gruppo di lavoro UNI, l'UNI/CT 033/GL 12 "Finestre, porte, chiusure oscuranti e relativi accessori", che opera all'interno della Commissione "Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio".
Tale commissione predispone ed aggiorna la normativa UNI riguardante il sistema tecnologico dell'organismo edilizio inteso come l'insieme strutturato di unità tecnologiche e/o di termini tecnici definiti nei loro requisiti tecnologici e nelle loro specificazioni di prestazione tecnologica. In altre parole, si occupa di 6 filoni principali: gli elementi orizzontali, come pavimenti e controsoffitti; gli elementi verticali, come i serramenti, le facciate continue, le pareti ventilate; gli elementi di copertura, classificati secondo il manto di copertura; gli impianti e i prodotti idraulici destinati agli edifici; tematiche trasversali, quali la sostenibilità delle costruzioni, le sostanze pericolose, la gestione del progetto o il finanziamento delle opere; il patrimonio dei beni culturali; la digitalizzazione delle costruzioni e l'uso del BIM. Ciascun argomento è seguito da un gruppo di lavoro competente.
Il gruppo nazionale UNI/CT 33/GL 12 si interfaccia a livello europeo con il comitato tecnico CEN/TC 33 "Doors, windows, shutters, building hardware and curtain walling" (vedi figura 1), cioè ha il compito di predisporre il parere nazionale e coordinare la partecipazione italiana alle attività CEN nel settore di competenza. L'Italia, attraverso UNI e i propri soci, segue i lavori dei diversi WGs e, in particolare, coordina il WG 6 sulle facciate continue. Allo stesso tempo, al fine di garantire una maggiore presenza e competenze più specifiche, è stato creato il gruppo UNI/CT 033/GL 13 che si interfaccia con il solo WG 5 del CEN/TC 33 per dedicarsi esclusivamente al tema dei cancelli industriali, commerciali e da garage.

Proviamo ora a guidare il lettore nella scelta del pacchetto normativo necessario a seconda del prodotto che deve produrre, installare, mantenere.
Finestre e porte pedonali, ad uso interno ed esterno
La prima sezione riguarda proprio il mondo delle porte e delle finestre che sono presenti in tutti gli edifici, dal residenziale al terziario, a utilizzo pedonale, e che oramai a livello europeo sono stati assimilati come prodotti e vengono trattati nelle stesse norme.
Per definire cosa sia una porta e finestra, che chiameremo semplicemente serramento (anche se il termine nelle norme europee non è mai usato al fine di non fare confusione), è stata elaborata la UNI EN 12519 Finestre e porte pedonali – Terminologia. Qui è possibile rintracciare i componenti di un serramento e la sua tipologia, in base a forma e movimento.
Che cosa si intende per serramento
I serramenti sono le strutture mobili che servono a chiudere le aperture lasciate nei fabbricati per uso d'ingresso o per dar passaggio ad aria e luce. Secondo i vani cui sono destinati si distinguono in serramenti esterni e serramenti interni. Nella famiglia dei serramenti si trovano : finestre, porte, porte finestre, portoni, saracinesche, persiane, serrande, etc.
La norma di prodotto che caratterizza un serramento è la UNI EN 14351 Finestre e porte - Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali, ove la parte 1 tratta i serramenti esterni e la parte 2 quelli interni. Inoltre se il serramento possiede le caratteristiche di resistenza al fuoco e/o controllo del fumo deve essere usata anche la UNI EN 16034. Sia la UNI EN 14351-1 sia la UNI EN 16034 sono norme obbligatorie in quanto norme armonizzate ai sensi del Regolamento Europeo sui Prodotti da Costruzione n. 305/2011 e comportano la marcatura CE dei prodotti. Purtroppo le porte interne non sono ancora dotate di questo riconoscimento, ma ci si augura che nel prossimo futuro la Commissione Europea deliberi il riconoscimento di norma armonizzata anche alla UNI EN 14351-2. Pur essendo una norma volontaria, tuttavia la norma può essere usata per conformare le porte interne.
La norma di prodotto individua una serie di caratteristiche prestazionali e per ciascuna rimanda a una serie di norme che permettono la classificazione e il relativo metodo di prova o di calcolo.
Prendiamo ad esempio solo due caratteristiche peculiari: la tenuta all’acqua e la trasmittanza termica. La tenuta all’acqua è una caratteristica essenziale che deve essere provata secondo le indicazioni della UNI EN 1027. I dati ottenuti dalla prova devono essere confrontati con la UNI EN 12208, che fornisce una classificazione. La sintesi di questa procedura è inserita nella Dichiarazione di Prestazione del serramento.
Per quanto riguarda la trasmittanza termica, caratteristica essenziale per un miglioramento energetico dell’edificio, la norma di riferimento è la UNI EN ISO 10077-1. In questo caso non è prevista una norma di classificazione. A seconda della tipologia della finestra, è possibile utilizzare una tabella standardizzata oppure avvalersi di un calcolo specifico. In alternativa è possibile usare il metodo della camera calda individuato dalla UNI EN ISO 12567, dove la parte 2 è suggerita per le finestre da tetto.
Per tutte le caratteristiche di prodotto di porte e finestre pedonali e le relative norme a supporto, si rimanda all’Appendice E della UNI EN 14351-1. Con le dovute distinzioni, le indicazioni per le porte esterne possono essere mutuate per le porte interne. Lo schema di seguito sintetizza la maggior parte dei riferimenti normativi per una porta e finestra pedonale.

Il ruolo del gruppo nazionale e le norme di posa in opera
Il gruppo di lavoro UNI/CT 033/GL 12 ha elaborato ulteriori norme nazionali che integrano le informazioni o aggiungono requisiti di processo che non sono trattati dalle norme europee. Ad esempio, è stata pubblicata la UNI 11173 Serramenti esterni e facciate continue - Criteri di scelta delle caratteristiche prestazionali di permeabilità all'aria, tenuta all'acqua e resistenza al carico del vento.
Questa norma fornisce i criteri per la scelta, in fase progettuale, di serramenti esterni (finestre, portefinestre, finestre su tetto, porte esterne pedonali) e facciate continue in relazione alle caratteristiche prestazionali di permeabilità all'aria, tenuta all'acqua e resistenza al carico del vento in funzione del contesto ambientale e della morfologia dell’edificio. Oppure è da ricordare la UNI 11781 che definisce meglio le prove di resistenza all’effrazione.
Nel 2015 è stata elaborata la UNI 10818 Finestre, portefinestre, porte e chiusure oscuranti - Ruoli, responsabilità e indicazioni contrattuali nel processo di posa in opera. Si trattò di una norma innovativa nei contenuti e nella forma. Infatti, la norma individua i ruoli e le responsabilità dei diversi operatori che intervengono nel processo di posa in opera, dalla progettazione alla verifica finale, di finestre, portefinestre, porte esterne e interne e chiusure oscuranti di ogni tipo. All’interno della norma vi è un prospetto sinottico sulla sequenza delle azioni da compiere lungo tutto il processo di posa in opera, che può essere usato per compilare con maggior correttezza e trasparenza i contratti di intervento.
A seguito di ciò, il lavoro più grosso è stata la scrittura della serie UNI 11673 Posa in opera di serramenti. Questa norma è divisa in 4 parti e sotto il cappello della posa in opera, tocca anche il mondo formativo e di qualificazione del personale. La parte 1 e la parte 4 sono dedicate maggiormente alla posa in opera. La prima parte definisce le metodologie di verifica dei requisiti di base dei progetti di posa in opera dei serramenti, fornendo indicazioni di carattere progettuale, con particolare attenzione alle prestazioni dei giunti di installazione e della loro coerenza alle prestazioni dei serramenti. A valle dell’installazione del serramento, la parte quarta descrive i metodi di verifica dei requisiti di base della posa in opera, fornendo indicazioni di carattere documentale, analitico e sperimentale anche ai fini del collaudo in opera.
Le altre due parti della norma UNI 11673, cioè le parti 2 e 3, sono dedicate alla qualifica e formazione del personale. Partendo dai compiti espressi dalla UNI 10818, la UNI 11673-2 individua i requisiti di conoscenza, abilità e competenza del posatore di serramenti, che interviene sia su installazioni a nuovo che su edifici già esistenti. La norma traccia un percorso di certificazione accreditato, come descritto dalla Legge 4/2013. Il professionista, a seguito di un percorso formativo preciso, come suggerito dalla UNI 11673-3 che ne descrive i requisiti minimi, può accedere ad una valutazione delle sue competenze ed ottenere un certificato che attesti il possesso dei requisiti previsti dalla norma.
L’elaborazione della UNI 11781 è un esempio di complementarietà tra norma europea e requisiti nazionali. L’applicazione delle normative europee sulla resistenza all’effrazione dei serramenti (serie UNI EN 1627, UNI EN 1628, UNI EN 1629 e UNI EN 1630), a partire dal 1999, anno in cui le norme sono state pubblicate come ENV, ha fatto emergere svariati aspetti lacunosi che hanno dato adito a discrezionalità di interpretazione da parte dei laboratori di prova e del mercato stesso, in particolare per quanto attiene alle modalità di esecuzione delle prove, all’intercambiabilità dei componenti e degli accessori e alla conseguente affidabilità della classificazione. La UNI 11781 ha l’obiettivo di fare chiarezza e nel contempo di caratterizzare e classificare al meglio i prodotti presenti sul mercato, frutto di importanti investimenti in sviluppo e ricerca da parte dei fabbricanti nazionali, al fine di rendere oggettivo e comparabile il livello di sicurezza dei manufatti.
Cancelli industriali, commerciali e da garage
La norma di prodotto di riferimento è la UNI EN 13241:2016 che specifica i requisiti prestazionali e di sicurezza, eccetto la caratteristica di resistenza al fuoco e di controllo di fumo, di porte, cancelli e barriere destinati all'installazione in area frequentata da pedoni e per i quali il principale uso previsto è l'accesso sicuro di beni e veicoli accompagnati o guidati da persone ad aree industriali, commerciali o residenziali. La UNI EN 13241 individua due macro sezioni riguardanti i requisiti che devono possedere i prodotti: gli aspetti meccanici e il funzionamento motorizzato. Infatti, la UNI EN 13241 si applica sia a porte e cancelli manuali sia a quelli motorizzati sia alle porte manuali prodotte per successiva aggiunta di un'unità motore. Per quanto riguarda il funzionamento motorizzato si rimanda alla UNI EN 12453, che tratta i requisiti e i metodi di prova relativi alla sicurezza in uso di porte e cancelli ad azionamento motorizzato. Per quanto riguarda gli aspetti meccanici la norma è lapidaria: "tutte le porte, motorizzate e ad azionamento manuale, devono essere ideate, progettate e costruite in conformità alla EN 12604".
Infatti, la UNI EN 12604, revisionata e aggiornata nel 2020, si pone l'obiettivo di provvedere alla progettazione, mediante la descrizione dei requisiti meccanici e i relativi metodi di prova, e soddisfare gli aspetti di resistenza meccanica per porte e cancelli commerciali, industriali e da garage, ad azionamento manuale, compresi le porte commerciali a movimento verticale (ad esempio le serrande avvolgibili a lamelle o le porte a griglia avvolgibili) che sono utilizzate in locali adibiti alla vendita al dettaglio e poste principalmente a protezione delle merci. Tiene conto del presupposto che gli attori in causa, quali fabbricante, installatore, utilizzatore, ecc., abbiano chiarito i componenti da manutenzionare, l'impiego previsto, il tipo di utilizzatori e il luogo di utilizzo della porta, tutte le parti di installazione e la progettazione in conformità alle norme tecniche.
Per quanto riguarda la motorizzazione, la novità degli ultimi anni è la pubblicazione delle due norme di riferimento, la UNI EN 12453, il cui aggiornamento ha visto la luce nel 2022, e la UNI EN 12978, fresca di nuova versione nel 2025. Proprio questa norma introduce una serie di novità. In particolare, si segnala lo stretto collegamento con la UNI EN ISO 12100 sulla sicurezza del macchinario. Allo stesso tempo è stato modificato lo scopo e campo di applicazione per garantire che solo i requisiti di base dei dispositivi di protezione immessi separatamente sul mercato siano coperti dalla norma, mentre si rimanda alla UNI EN 12453 per i requisiti per il funzionamento sicuro per l’uso combinato dei dispositivi di protezione e il prodotto porta industriale. Infine, la revisione della norma ha portato alla modifica della descrizione del provino da sottoporre a prova e della procedura di prova da effettuare.
Purtroppo, ci vorrà più tempo, invece, per la nuova UNI EN 13241 in quanto la discussione è più ampia e la visione tra gli stakeholder non è univoca. Visto anche la situazione rispetto al nuovo Regolamento Europeo sui Prodotti da Costruzione, che da poco ha sostituito il 305/2011, è possibile che la pubblicazione della norma di prodotto sia posticipata. Ciò nonostante, le norme relative alla sicurezza in uso possono essere applicate fin da subito.
Per supportare l’applicazione delle norme europee sul mercato italiano è stato dato avvio alla realizzazione di un pacchetto di norme nazionali, con l’obiettivo di specificare meglio le attività di installazione e manutenzione di un cancello industriale, commerciale e da garage. La prima parte disponibile è la UNI 11897-1 che individua i ruoli e le responsabilità dei diversi operatori che intervengono nel processo di installazione e manutenzione dei prodotti conformi alla UNI EN 13241. La norma introduce il concetto di modifica sostanziale e cosa deve fare l’installatore in presenza di tale situazione.

Facciate continue
In tema di facciate continue l’Italia è la capofila europea ormai da molti anni. Il CEN/TC 33/WG 6 ha prodotto ben 16 norme sull’argomento e gli ultimi anni sono stati molto proficui con la revisione di diversi metodi di prova e la pubblicazione della nuova UNI EN 18001.
La norma di prodotto è la UNI EN 13830, la cui versione del 2003 rimane il riferimento principale sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea nonostante essa sia stata ritirata dalla stessa norma aggiornata. Tuttavia, la nuova versione permette di abbracciare più caratteristiche e può essere di supporto al progettista. Bisogna evidenziare che la norma tratta le facciate continue come kit, cioè come un unico prodotto composito, destinato ad essere utilizzato come involucro edilizio per fornire resistenza agli agenti atmosferici, sicurezza nell’utilizzo, conservazione dell’energia e mantenimento del calore. Inoltre, il kit per facciate continue dovrebbe soddisfare la propria integrità e stabilità meccanica, ma non contribuisce alla capacità portante o alla stabilità della struttura dell’edificio principale.
Anche in questo caso il pacchetto normativo prevede la norma terminologica, la UNI EN 13119, che si affianca alla norma di prodotto, UNI EN 13830. Ogni caratteristica trova supporto nelle norme per effettuare le prove. Perciò, la permeabilità all’aria, la tenuta all’acqua, la resistenza al vento, la resistenza all’impatto, sono tutte caratteristiche che possiedono una norma autonoma di prova o di calcolo. Come per le porte e finestre, anche per le facciate continue ci si può avvalere della UNI 11173.
L’ultima nata è la UNI EN 18001 che descrive le regole di categoria di prodotto ai fini della dichiarazione ambientale di una facciata continua. Questa norma unitamente alla UNI EN 15004 permette di redigere un EPD – Dichiarazione ambientale di prodotto – che può essere usata come valore aggiunto o in conformità ai CAM Edilizia.

Oscuranti e porte automatiche
Le norme fin qui trattate non sono le uniche del settore dei serramenti che possono impattare sull’involucro edilizio. L’approfondimento non ha riguardato tutte le norme riguardanti gli accessori per serramenti, e soprattutto le norme che trattano di chiusure oscuranti e tende, quali la UNI EN 13561 e la UNI EN 13659 e la UNI EN 13120. Oltre alle proprietà meccaniche e le solite caratteristiche di tenuta all’aria, acqua e resistenza al vento, le norme sugli oscuranti insistono in particolar modo su due aspetti: il primo riguarda la riflessione della luce; il secondo tocca gli aspetti di sicurezza con l’invito a prestare le dovute attenzioni nei confronti dei soggetti deboli quali possono essere i bambini quando interagiscono con una corda o una catenella.
Ulteriore capitolo non ancora affrontato, ma che bisogna tenere in considerazione è quello delle porte automatiche destinate al passaggio di pedoni, o porte pedonali motorizzate, quali possono essere porte scorrevoli di negozi e bussole. La norma di prodotto di riferimento è la UNI EN 16361. Questa è usata in congiunzione con la UNI EN 16005 per la sicurezza in uso.
Regolamento europeo e lavori futuri
Dopo un lungo lavoro di confronto tra le parti interessate e le autorità competenti è stato aggiornato il Regolamento europeo sui Prodotti da Costruzione, CPR n. 3110 del 2024, che sostituisce il n. 305 del 2011. Su Ingenio sono state ampiamento descritte le novità. In estrema sintesi, il CPR permette di marcare CE i prodotti e redigere la Dichiarazione di Prestazione (DoP) al fine della regolamentazione della circolazione delle merci. Il nuovo CPR introduce la dichiarazione di conformità, in aggiunta alla DoP, prende in considerazione una serie di caratteristiche ambientali che dovranno essere dichiarate e modifica il processo di elaborazione delle norme armonizzate, attraverso la creazione dei tavoli tematici in carico al CPR Aquis. Questi tavoli hanno il compito di elaborare le Standardization Request, che riporteranno le caratteristiche essenziali per ogni famiglia di prodotto e supereranno gli ex Mandati, e con le quali si redigeranno le norme armonizzate.
Per anticipare i tempi sul programma della Commissione Europea, il settore dei serramenti ha dato il via alla cosiddetta Fast Track, cioè quel processo veloce che in un anno deve portare alla Standardization Request. Terminare il processo permette di mettere mano alle norme armonizzate di prodotto come la UNI EN 14351 e vederle citate sulla Gazzetta Ufficiale così da poterle utilizzare a pieno. Se tutto procede per il meglio, nel 2026 possono ripartire i lavori di normazione sulle norme di prodotto.
In questa fase di attesa il gruppo nazionale UNI/CT 033/GL 12 ha elaborato due progetti di norma. Il primo riguarda le caratteristiche prestazionali e i requisiti dei controtelai e i controtelai monoblocco. Il progetto è giunto alla sua conclusione e nei prossimi mesi vedrà la pubblicazione come norma tecnica.
Il secondo progetto riguarda la classificazione e le caratteristiche prestazionali e funzionali dei sistemi vetrati amovibili, che si stanno diffondendo sul nostro territorio in ristrutturazioni e nuove costruzioni. Questo progetto, al momento con codice provvisorio UNI1614502, dovrà andare in Inchiesta Pubblica Finale nei prossimi giorni. Ciò permetterà a tutti di poter leggere la bozza finale con la possibilità di inviare commenti.
Tutte le norme citate nel testo, comprese quelle inserite nelle immagini riassuntive, possono essere acquistate sul sito di UNI.
Si ringrazia UNI - Ente Italiano di Normazione per la preziosa collaborazione
nel aver redatto ed inviato questo articolo alla redazione di Ingenio.
In ALLEGATO è disponibile l'articolo in formato PDF,
per poterlo leggere con un'impaginazione migliore, salvarlo e condividerlo

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