Architettura
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Serpentine Pavilion 2024: Minsuk Cho immagina un arcipelago di isole intorno a un vuoto

"Archipelagic Void" è il titolo del Serpentine Pavilion 2024, prima opera in territorio inglese dell'architetto coreano Minsuk Cho. Cinque isole, ciascuna con la propria identità formale e funzione, si sviluppano intorno a un centro vuoto e aperto. La sfida architettonica: considerare gli elementi periferici esistenti ed esplorare il centro come vuoto.

Serpentine Pavilion: oltre 20 anni di sperimentazione architettonica

Dal 2000, ogni estate, la Serpentine Galleries di Londra invita un'archistar, o un team di progettazione, o un talento emergente a realizzare la sua prima opera nel Regno Unito. L'istituzione commissiona al prescelto/a/i il progetto di un padiglione temporaneo estivo da realizzarsi all'interno del Royal Park di Kensington Gardens, dove ha sede l'istituzione londinese dedicata all'arte contemporanea.

Presentando i progetti di architetti già affermati o di talenti emergenti nel panorama dell'architettura internazionale, nel corso degli anni questa iniziativa è diventata punto di riferimento per la sperimentazione architettonica.

Numerosi sono gli architetti che hanno progettato il Serpentine Pavilion e che, nel corso della loro carriera, hanno ricevuto anche il prestigioso Pritzker Architecture Prize. Tra questi ricordiamo, Zaha Hadid (2000), Toyo Ito (2002), Oscar Niemeyer (2003), Rem Koolhaas (2006), Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura (2005), Frank Gehry (2008), Kazuyo Sejima e Ryūe Nishizawa (2009), Jean Nouvel (2010), Peter Zumthor (2011), Herzog & de Meuron (2012,) e Diébédo Francis Kéré (2017).

Nel 2023, il 22° Serpentine Pavilion è stato progettato dall'architetta franco-libanese Lina Ghotmeh. Il fine ultimo della sua ricerca è quello di creare un'architettura sostenibile e inclusiva, che collega le comunità del passato a quelle presenti, avvalendosi di materiali naturali e tecniche di costruzione tradizionali.

 

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Per approfondire sul Serpentine Pavilion 2023, leggi anche
Serpentine Pavilion 2023: architettura sostenibile e archeologia del futuro nel progetto di Lina Ghotmeh
Il 22° Padiglione del Serpentine South si configura come spazio celebrativo nel quale far nascere nuovi dialoghi con la storia, relazioni umane e ambientali. Il padiglione, intitolato "À table", richiama l'invito francese a sedersi insieme al tavolo per impegnarsi nel dialogo attraverso la condivisione di un pasto.

 

Serpentine Pavilion 2024: il progetto è di Minsuk Cho 

Per realizzare il 23° padiglione, la Serpentine Galleries di Londra ha scelto di invitare l'architetto coreano Minsuk Cho. Architetto ammirato e di successo, già vincitore di numerosi premi, incluso il Leone d'Oro per la migliore partecipazione nazionale alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2014.

Intitolato Archipelagic Void, il 23° Serpentine Pavilion, inaugurato lo scorso 7 giugno, si articola attorno a un vuoto centrale dal quale irradia una costellazione di cinque strutture più piccole e adattabili, strategicamente posizionate nel prato adiacente alla Serpentine South Gallery. Queste strutture, chiamate "isole", variano per dimensione, altezza e forma. Ogni isola ha un nome e una sua funzione specifica: l'Auditorium, la Galleria, la Biblioteca, la Torre dei Giochi e la Casa del Tè.

Durante il corso di tutta la stagione estiva, il Serpentine Pavilion accoglierà la consueta programmazione culturale dell'istituzione londinese.

 

Serpentine Pavilion 2024, Archipelagic Void, designed by Minsuk Cho, Mass Studies
Serpentine Pavilion 2024, Archipelagic Void, designed by Minsuk Cho, Mass Studies (© Mass Studies - Photo: Iwan Baan - Courtesy: Serpentine)

  

Il concept architettonico del Serpentine Pavilion 2024

Come è nato il concept architettonico del Serpentine Pavilion 2024?  Il progetto nasce da un'analisi retrospettiva della storia del Serpentine Pavilion. Esaminando i progetti dei padiglioni realizzati dai suoi predecessori, Minsuk Cho ha osservato che queste strutture sono state prevalentemente concepite come unità singole, sviluppate intorno a un nucleo centrale, posizionato strategicamente al centro del prato della Serpentine South Gallery.

Nel esplorare nuove possibilità e narrazioni spaziali, Cho ha rivoluzionato questo approccio, concependo il centro del suo padiglione come uno spazio vuoto e aperto attorno al quale orbita una costellazione di strutture più piccole, ognuna portatrice di una propria identità formale e funzione.

 

Serpentine Pavilion 2024, Archipelagic Void, designed by Minsuk Cho, Mass Studies
Serpentine Pavilion 2024, Archipelagic Void, designed by Minsuk Cho, Mass Studies (© Mass Studies - Photo: Iwan Baan - Courtesy: Serpentine)

 

Queste strutture, denominate "isole", diventano nodi di connessione all'interno del prato, luoghi di esperienza individuale o di rituale collettivo. Questa particolare composizione architettonica richiama i "madang", i cortili interni delle tradizionali case coreane.

 

Serpentine Pavilion 2024, Archipelagic Void, designed by Minsuk Cho, Mass Studies
Serpentine Pavilion 2024 - Dettaglio del vuoto, elemento centrale della composizione architettonica. (© Mass Studies - Photo: Iwan Baan - Courtesy: Serpentine)

 

Per realizzare il Padiglione, abbiamo iniziato chiedendoci cosa si potesse scoprire e aggiungere al sito della Serpentine, che ha già ospitato oltre venti iterazioni storiche progettate da una serie di grandi architetti e artisti. Per affrontare questo nuovo capitolo in modo diverso, invece di considerarlo una carta bianca, abbiamo accettato la sfida di considerare i molti elementi periferici esistenti e di esplorare il centro come un vuoto. Questo progetto è iniziato anche affrontando la storia del Serpentine Pavilion. Invertendo il centro come vuoto, spostiamo la nostra attenzione architettonica dal centro costruito del passato, facilitando nuove possibilità e narrazioni"

  

Serpentine Pavilion di Cho: ogni isola è una "macchina di contenuti"

Ogni isola è stata concepita come una "macchina di contenuti". La Galleria ospita un'installazione sonora creata dal musicista e compositore Jang Young-Gyu, che incorpora suoni della natura e delle attività umane registrati nei giardini di Kensington, insieme a musica vocale e strumenti tradizionali coreani.

La struttura più grande delle cinque isole è l'Auditorium, dotato di panchine integrate nelle pareti interne, che offre uno spazio per incontri pubblici, spettacoli e conferenze.

 

Serpentine Pavilion 2024, Archipelagic Void, designed by Minsuk Cho, Mass Studies
Serpentine Pavilion 2024 - Dettaglio dell' "Auditorium" (© Mass Studies - Photo: Iwan Baan - Courtesy: Serpentine)

 

 A nord della composizione si trova la Biblioteca, un progetto dell'artista Heman Chong e dell'archivista Renée Staal, che ospita una raccolta di libri donati e non letti; un luogo che si configura come pool comune di conoscenza e di libero accesso. Le persone saranno invitate a portare un libro che hanno acquistato o ricevuto in regalo, ma che per qualche motivo non sono mai riuscite a leggere.

 

Serpentine Pavilion 2024, Archipelagic Void, designed by Minsuk Cho, Mass Studies
Serpentine Pavilion 2024 - Particolare della "Biblioteca" (© Mass Studies - Photo: Iwan Baan - Courtesy: Serpentine)

 

La Torre da gioco, posizionata a sud-est della composizione architettonica, è una struttura piramidale con un "netscape" di colore arancio brillante che consente ai visitatori di interagire attraverso attività di tipo ludico.

 

Serpentine Pavilion 2024, Archipelagic Void, designed by Minsuk Cho, Mass Studies
Serpentine Pavilion 2024 - Particolare della "Torre da Gioco" (© Mass Studies - Photo: Iwan Baan - Courtesy: Serpentine)

   

In omaggio alla storia della Serpentine, Cho ha incluso nelle cinque strutture la Casa del Tè, un richiamo alla struttura originale del Serpentine South, progettata da James Grey West, che fungeva da casa da tè prima di diventare una galleria d'arte nel 1970.

Le cinque "isole", costruite prevalentemente in legno, sono sostenute da blocchi in calcestruzzo che si adattano alla leggera pendenza del sito.

Con questo innovativo approccio, Cho non solo esplora nuove configurazioni spaziali, ma celebra anche la fluidità e l’interconnessione tra architettura e natura, offrendo una piattaforma dinamica per un'esperienza architettonica unica.

Il Serpentine Pavilion 2024 resterà aperto al pubblico fino al 27 ottobre, con ingresso gratuito, in linea con l'accesso gratuito alle due gallerie d'arte contemporanea che danno vita a questa importante istituzione londinese. Tuttavia, è consigliabile pianificare la visita attraverso questo  LINK .

 

L'architettura secondo Minsuk Cho

Minsuk Cho offre un'analisi critica dell'architettura nel contesto della produzione di massa rivolgendo il suo interesse verso le condizioni urbane densamente popolate e le sfere culturali emergenti che caratterizzano la società contemporanea.

Se le condizioni spaziali nel ventunesimo secolo sono caratterizzate da numerosi attriti, ovvero passato vs. futuro, locale vs. globale, utopia vs. realtà, e individuale vs. collettivo, l'attività di Cho concentra l'attenzione sulla complessità operativa di queste molteplici condizioni cercando una prospettiva unica e unificata.

In ogni progetto architettonico, che spazia in una vasta gamma di scale, Minsuk Cho esplora sistemi spaziali, materiali/tecniche di costruzione e le divergenze tipologiche per promuovere una visione improntata alla scoperta di nuovi spazi socio-culturali.

"Comprendiamo che l'architettura stessa non è una narrazione dall'inizio alla fine, ma è parte di un atto più ampio che si trova tra molti prima e dopo", ha dichiarato Cho a Dezeen. >>> GUARDA IL VIDEO A FINE ARTICOLO

 

Minsuk Cho (© Mok Jungwook)

Formazione

Classe 1966, nato e cresciuto a Seoul, Cho si laurea presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell'Università Yonsei (Seoul, Corea) e alla Graduate School of Architecture della Columbia University (New York, USA). Dopo aver lavorato in vari studi, tra cui lo studio OMA di Rotterdam, fonda nel 1998 a New York, insieme al partner James Slade, il Cho Slade Architecture. Nel 2003 torna in Corea ed apre il suo studio, Mass Studies.

 

Premi e riconoscimenti

Minsuk Cho nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi. Tra questi, il primo premio nel 1994 al Shinkenchiku International Residential Architecture Competition e il Young Architects Award della Architectural League of New York nel 2000 per i suoi contributi a Cho Slade Architecture. Ha inoltre ricevuto due U.S. Progressive Architecture Awards (Citations) nel 1999 e nel 2003. Il suo lavoro con Mass Studies ha ottenuto due nomination per l'International Highrise Award (Deutsches Architekturmuseum-DAM), una volta come finalista nel 2008 per Boutique Monaco e di nuovo nel 2010 per S-Trenue. Il Padiglione della Corea all'Expo Mondiale 2010 di Shanghai è stato insignito con il Silver Award nella categoria "Pavilion Design" dal Bureau of International Expositions, accompagnato da una Citazione Presidenziale del governo coreano. Cho ha co-curato l'esposizione “Named Design” alla Biennale del Design di Gwangju 2011, in collaborazione con Anthony Fontenot sotto la direzione di Seung H-Sang e Ai Weiwei. Nel giugno 2014, Minsuk Cho ha ricevuto il prestigioso Leone d'Oro per il Miglior Padiglione Nazionale - come commissario e co-curatore del Padiglione Coreano - alla 14ª Mostra Internazionale di Architettura – la Biennale di Venezia. Cho è stato ulteriormente riconosciuto con la Medaglia Hwagwan dell'Ordine al Merito Culturale dal governo coreano.

Il lavoro di Cho con Mass Studies è stato presentato in varie mostre, tra cui la Biennale di Architettura di Venezia nel 2004 e nel 2010, la mostra itinerante del Vitra Museum “Open House” dal 2006 al 2008, e una mostra personale intitolata “Before/After: Mass Studies Does Architecture” al PLATEAU Samsung Museum of Art di Seoul nel 2014. I progetti architettonici e le presentazioni di Mass Studies fanno parte delle collezioni e degli archivi del MoMA (New York), DAM (Francoforte), Art Institute Chicago e Mokchon Architecture Archive (Seoul). Inoltre, la quinta edizione del testo canonico di Kenneth Frampton "Modern Architecture: A Critical History" (2020, Thames & Hudson) mette in evidenza Cho e il suo lavoro nel capitolo aggiunto sulla Corea del Sud. Minsuk Cho partecipa in qualità di relatore a numerosi simposi in tutto il mondo.

Fonte: Serpentine Galleries

Video

Architect Minsuk Cho on designing the Serpentine Pavilion 2024 | Serpentine

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