Serpentine Pavilion 2023: architettura sostenibile e "archeologia del futuro" nel progetto a firma di Lina Ghotmeh

Serpentine Pavilion 2023: il padiglione "À table" per nuovi dialoghi

"Nei tempi che cambiano oggi, questo padiglione offre uno spazio celebrativo. È dotato di un tavolo, attorno al quale ci siederemo insieme in una modesta struttura bassa e in un'atmosfera che ricorda le capanne Toguna del popolo Dogon del Mali, nell'Africa occidentale, pensata per mettere in discussione tutti i membri di una comunità. Qui possiamo mangiare, lavorare, giocare, incontrarci, parlare, ripensare e decidere. "– Lina Ghotmeh, architetto

The Serpentine ha annunciato l'apertura ufficiale del 22° Padiglione, progettato dall'architetto franco-libanese Lina Ghotmeh presente al Serpentine South. Il Serpentine Pavilion sarà aperto e gratuito tutti i giorni da giugno a ottobre 2023.

Il design del Serpentine Pavilion 2023 nasce dall'aspirazione dell'architetto Lina Ghotmeh di sviluppare la nostra relazione primordiale con la Terra in una relazione sostenibile.

Ispirato all'eredità mediterranea dell'architetto e alle vivaci discussioni a tavola su attualità, politica, vite personali e sogni, il padiglione è intitolato À table - un invito francese a sedersi insieme a tavola per condividere un pasto e entrare in dialogo. Pertanto, l'interno del Padiglione è caratterizzato da un tavolo circolare lungo il perimetro, che ci invita a riunirci e celebrare scambi che consentono la formazione di nuove relazioni. La struttura di 300 metri quadrati è progettata per essere leggera e completamente smontabile per garantire un'impronta di carbonio minima. 

Considerando il cibo come espressione di cura e offrendo un momento di convivialità attorno a un tavolo, Ghotmeh ci accoglie per condividere idee, preoccupazioni, gioie, insoddisfazioni, responsabilità, tradizioni, memorie culturali e storie che ci uniscono.

Ghotmeh definisce il suo approccio all'architettura come una "archeologia del futuro". Costruito prevalentemente con materiali di origine biologica e a basse emissioni di carbonio, il Serpentine Pavilion 2023 continua la sua attenzione alla sostenibilità e alla progettazione di spazi concepiti in dialogo con la storia e l'ambiente naturale che li circonda.

La forma del padiglione risponde alla forma delle chiome degli alberi del parco. Le travi interne in legno che circondano il perimetro della struttura emergono come sottili tronchi d'albero e i pannelli traforati che si trovano tra le travi presentano motivi vegetali ritagliati, favorendo la ventilazione e permettendo alla luce naturale di entrare. Il tetto plissettato del padiglione si ispira al struttura di una foglia di palma, mentre il pozzo di luce al centro favorisce l'integrazione dello spazio con l'ambiente.

Il tetto modesto e basso si ispira ai togunas: strutture trovate in Mali, nell'Africa occidentale, che sono tradizionalmente utilizzate per le riunioni della comunità per discutere questioni attuali, e offrono anche ombra e sollievo dal caldo. I tetti bassi di queste strutture incoraggiano le persone a rimanere sedute in pace ea fare una pausa durante le discussioni.

Cibo e musiche in onore dell'edificio Serpentine South

In questo progetto, Ghotmeh onora anche la storia dell'edificio Serpentine South, che in origine era una casa del tè collocata nella zona di Kensington Gardens di Londra.

Progettato da James Gray West, l'edificio è stato inaugurato nel 1934 ed è stato trasformato in una galleria d'arte nel 1970. Nei mesi estivi fino all'inizio degli anni '60, l'area salotto del caffè si è estesa anche al prato, che ora occupa il padiglione. Ispirata da questa storia, Ghotmeh ha incorporato il menu della caffetteria del padiglione nel suo processo di progettazione, offrendo piatti di ispirazione mediterranea realizzati con ingredienti locali e stagionali.

Un nuovo paesaggio sonoro per il padiglione è stato creato dall'artista e compositore Tarek Atoui, sulla base degli schizzi di Lina Ghotmeh, dei materiali architettonici e della continua ricerca di Atoui sulla musica araba classica e rurale. É possibile ascoltare "Dawn chorus" di Jad e Tarek Atoui, con canti berberi del coro di Othman Azolid (Ouarzazat, Marocco), sulla guida di Serpentine su Bloomberg Connects.

>> PER SAPERNE DI PIÚ SUL SERPENTINE PAVILION 2023

Biografia dell'architetto Ghotmeh

Lina Ghotmeh (1980, Beirut, Libano) dirige il suo studio Lina Ghotmeh — Architecture a Parigi, Francia e porta le sue opere nel mondo all'incrocio tra arte, architettura e design. Facendo eco alla sua esperienza vissuta di Beirut - un palinsesto di disordini - i suoi progetti sono orchestrati come un'"Archeologia del futuro" in cui ogni progetto emerge in completa simbiosi con la natura a seguito di un'approfondita indagine di ricerca storica e sensibile ai materiali.

I progetti di Ghotmeh includono il Museo Nazionale Estone (Grand Prix Afex 2016 e Mies Van Der Rohe Nominee); "Stone Garden", torri artigianali e spazi espositivi a Beirut (Dezeen 2021 Architecture of the year Award), Libano; Torre in legno "Réalimenter Masséna" dedicata alla cultura del cibo sostenibile a Parigi (invito a presentare progetti innovativi di Paris), Francia; Ateliers Hermès in Normandia, primo edificio di officine passive a basse emissioni di carbonio, in Francia; Mostra Wonderlab a Tokyo e Pechino e Les Grands Verres per il Palais de Tokyo, Parigi, Francia.

Ghotmeh è attivamente coinvolta nel mondo accademico e ha tenuto conferenze in istituzioni di tutto il mondo. È Louis I Khan 2021 visiting professor presso la Yale School of Architecture negli Stati Uniti e Gehry Chair 2021–22 presso l'Università di Toronto, Canada. Co-presiede la rete scientifica per l'architettura in climi estremi ed è stata membro della giuria dell'Aga Khan Award for Architecture 2022. Tra i premi, ha ricevuto nel 2021 lo Schelling Architecture Prize 2020, ha ricevuto il Tamayouz 'Woman of Outstanding Achievement' nel 2020, il premio Cardin dell'Accademia francese di belle arti 2019, il premio Dejean dell'Accademia di architettura 2016 e il premio del Ministero della cultura francese nel 2008 .

Il suo lavoro è attualmente esposto al Cooper Hewitt Smithsonian Museum di New York ed è stato precedentemente esposto al MAXXI di Roma (2021-22) e alla 17a Biennale di Architettura di Venezia (2021). I suoi progetti sono stati pubblicati da Phaidon, RIBA, Domus e Architectural Record.

Lina Ghotmeh — Architecture è uno studio internazionale di architetti, designer e ricercatori acclamato dalla critica con sede a Parigi. Lo studio è stato fondato dall'architetto libanese francese Lina Ghotmeh. É uno dei principali professionisti internazionali del settore, avendo completato numerosi progetti premiati, tra cui il Museo Nazionale Estone, vincitore dell'AFEX Grand Prix 2016 e candidato al Mies Van Der Rohe Award 2017. Il suo lavoro innovativo e poetico rivela un approccio trasversale e multidisciplinare all'architettura.