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Semplificazione: necessario un cambio di passo per adattare normativa e procedure

Per il numero uno del MASE "semplificare non significa non controllare, ma è necessaria una diminuzione delle procedure amministrative e normative."

In campo energetico gli attori sono cresciuti esponenzialmente: non si possono applicare le stesse regole a grandi e piccoli

Nel corso di un convegno a Roma dal titolo "Le buone leggi. Semplificare per far ripartire l'Italia", il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato la necessità di rivedere e semplificare le procedure amministrative e normative in Italia per adattarle all'economia reale. Il Ministro ha chiarito che semplificare non significa rinunciare ai controlli o diventare superficiali, ma piuttosto evitare duplicazioni e migliorare l'efficienza del paese.

Durante il suo intervento, il Ministro ha evidenziato l'importanza di adattare le procedure e la normativa generale, incluso il codice dell'Ambiente risalente al 2006, in collaborazione con le Regioni per garantire una maggiore efficienza. Pichetto ha illustrato la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze delle diverse realtà economiche.

Un esempio significativo fornito dal Ministro riguarda il settore energetico, dove negli ultimi venti anni il numero di produttori di energia è cresciuto notevolmente, passando da circa seicento a oltre un milione e settecento mila. Questa crescente diversificazione rende inadeguato l'applicare le stesse regole a grandi e piccoli attori del settore. Pichetto ha evidenziato che l'Unione Europea sta incoraggiando la semplificazione, come nel caso dell'idrogeno, dove è previsto un avvio rapido delle iniziative. Tuttavia, in Italia, la presenza di comitati e ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) spesso rallenta i processi.

Il Ministro ha esemplificato ulteriormente la necessità di semplificare le procedure tramite il caso dei decreti sulle aree idonee per le energie rinnovabili. In questo contesto, è essenziale trovare un punto d'incontro tra gli interessi delle diverse parti coinvolte per garantire una tutela dell'ambiente senza ostacolare lo sviluppo delle infrastrutture necessarie. Purtroppo, in alcuni casi, anche dopo il completamento delle procedure, i documenti per l'installazione delle infrastrutture non vengono rilasciati, ritardando ulteriormente il progresso.

Il Ministro ha concluso il suo intervento sottolineando la complessità del paese e l'importanza di renderlo più fluido attraverso una semplificazione mirata delle procedure amministrative e normative. Questa semplificazione, se ben pianificata e attuata, può favorire la crescita economica, promuovere lo sviluppo sostenibile e rendere l'Italia più competitiva sul palcoscenico internazionale. L'invito è quindi a un cambio di passo, affinché il paese possa adattarsi meglio alle sfide dell'odierna economia reale.

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