Semplificarle le procedure di installazione degli impianti fotovoltaici: appello del settore del cemento e lapidei

Federbeton e Anepla, rappresentanti rispettivamente i produttori di cemento e calcestruzzo e il settore dei produttori estrattori lapidei, lanciano un appello urgente per l'accelerazione degli iter burocratici per l'installazione di impianti fotovoltaici, sottolineando come, nonostante l'introduzione di un processo semplificato dal DL Ucraina, l'attuale stallo burocratico sta ostacolando seriamente il progresso. Con un misero 2,7% di istanze portate a termine e un allarmante 76% bloccato in fase di analisi tecnica, la situazione è critica.

Nicola Zampella, direttore generale di Federbeton, evidenzia come l'utilizzo delle cave dismesse per impianti fotovoltaici possa non solo accelerare la decarbonizzazione, specialmente nei settori più difficili da abituare alle nuove norme, ma anche garantire un considerevole risparmio nelle emissioni, stimato intorno al 5%.

L'autonomia energetica fornita da queste installazioni nelle vicinanze delle strutture produttive si traduce inoltre in una maggiore stabilità rispetto alle fluttuazioni dei costi energetici, un fattore cruciale per mantenere la competitività industriale italiana.

Francesco Castagna, direttore di Anepla, aggiunge sottolineando la predisposizione naturale delle cave dismesse alla riconversione in centri di produzione di energia rinnovabile. L'attuale legislatore le ha già riconosciute come aree idonee per impianti fotovoltaici.

Tuttavia, per realizzare questo potenziale, è necessario un impegno significativo nella riorganizzazione dei processi, in particolare riguardo la Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA), per evitare che la burocrazia annulli le buone intenzioni e le iniziative strategiche per l'ambiente e l'economia del paese.