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Seminterrati: solo i locali fuori terra entrano nel calcolo delle volumetrie

Tar Puglia: nel calcolo del volume complessivo dell'edificio rientra anche il seminterrato per la sola parte emergente dal piano di campagna

Il "volume dei fabbricati è determinato dalla somma dei prodotti delle superfici utili di ogni piano per le relative altezze lorde, misurate da pavimento a pavimento". Pertanto, in un intervento edilizio su immobile preesistente, per calcolare quale sia la volumetria assentibile, il punto di riferimento non è dato dalla volumetria di fatto esistente bensì dalla "volumetria legittimamente esistente".

L'importante chiarimento ci arriva dalla recente sentenza 1248/2017 del Tar Puglia (disponibile in allegato), che ha respinto un ricorso contro il procedimentoi di diniego 'lungo' di un comune - ben 230 giorni - sottolineando che il silenzio assenso previsto in tema di permesso di costruire non è automatico bensì subordinato ad alcuni elementi:

  • (a) inutile decorso del termine prefissato per la pronuncia espressa dell'amministrazione comunale;
  • (b) adempimento degli oneri documentali necessari per l'accoglimento della domanda;
  • (c) sussistenza di tutti i requisiti soggettivi ed oggettivi ai quali è subordinato il rilascio del titolo edilizio;
  • (d) conformità dell'intervento progettato alla normativa urbanistico-edilizia.

Nel caso di specie, il cittadino non ha dimostrato il punto d), ovverosia la conformità urbanistico-edilizia dell'istanza: era vstato presentato infatti un progetto di demolizione e totale ricostruzione di un edificio residenziale condonato, composto da seminterrato e piano rialzato, chiedendo di potersi avvalere dei benefici previsti dal c.d. Piano Casa che prevedono il riconoscimento di una premialità pari al 35% della volumetria esistente.

Per il comune, nel calcolo della volumetria esistente è considerato in toto la volumetria del piano seminterrato e non solamente la parte fuori terra. Il Tar concorda con questa tesi, poichè il "volume dei fabbricati è determinato dalla somma dei prodotti delle superfici utili di ogni piano per le relative altezze lorde, misurate da pavimento a pavimento".

Riguardo alla volumetria interrata, invece, si ricorda che i regolamenti edilizi possono disporre in ordine al computo dei volumi interrati in ragione della loro destinazione d'uso, laddove questi ultimi siano destinati a residenza, uffici o attività produttive, ma in mancanza di disposizioni in tal senso, nel calcolo del volume complessivo dell'edificio rientra anche il seminterrato per la sola parte emergente dal piano di campagna. Siccome nel caso di specie il progetto presentato aveva quantificato interamente i volumi del piano seminterrato e non solo quelli relativi alla parte emergente dal piano di campagna, il diniego comunale è legittimo.

Un'ultima considerazione viene fatta in merito al condono, che è irrilevante ai fini del calcolo delle cubature assentite, perché il condono edilizio permette di sanare le opere realizzate sine titulo ed in contrasto con le prescrizioni urbanistiche ma ciò non determina una deroga alla disciplina generale sul calcolo delle volumetrie che permetta di "estendere" i volumi fino a comprendere anche quelli realizzati nel piano terra.

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