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Se il Metaverso diventa un driver per la progettazione

L’avvento e diffusione della modellazione tridimensionale ha segnato un primo punto di svolta nella progettazione, consentendo di acquisire maggiore controllo e consapevolezza della forma e dei volumi del progetto, rispetto all’utilizzo del CAD.

La diffusione della metodologia BIM è stato un ulteriore importante cambiamento che ha introdotto la modellazione non più solo geometrica, bensì anche informativa dell’edificio. Ciò apre alla possibilità non solo di verificare la fattibilità del progetto, ma anche di prevederne il comportamento e le possibili criticità, per intervenire e ottimizzare o risolvere le diverse situazioni che si possono presentare.

Il metaverso è l’ulteriore passo che eleverà il modello digitale a vero e proprio edificio con funzioni e utilità per il pubblico che lo visiterà.


Ma cos’è il metaverso?

Non è facile dare una risposta che definisca appieno le sue potenzialità. Potremmo iniziare dicendo che sono luoghi digitali tridimensionali di comunione e socialità.

Il concetto di metaverso non è nato da solo, ma possiamo vederlo come l’evoluzione di un social network integrato all’interno di un videogioco MMO (Mass Multiplayer Online). All’interno di ognuno di questi mondi un nostro avatar potrà muoversi e interagire con gli altri utenti, partecipare ad eventi, visitare gallerie e musei, acquistare beni digitali. I metaversi hanno la possibilità di integrarsi con diverse altre tecnologie e creare così realtà molto varie per caratteristiche e potenzialità.

I metaversi che si appoggiano alla blockchain e agli NFT danno la possibilità ad artisti e aziende di creare, sponsorizzare e rivendere le proprie opere e prodotti digitali, alimentando così una vera e propria economia distinta da quella reale. Inoltre, poter utilizzare un visore di realtà virtuale e quindi interagire e comunicare con gli altri anche con il proprio corpo e gestualità, incrementa ulteriormente il coinvolgimento nelle relazioni interpersonali.

Qual è il valore aggiunto del metaverso, rispetto a uscire e interagire con altre persone fisiche?
Il valore di vivere le esperienze dal vivo è sicuramente impareggiabile, rispetto a osservarle da uno schermo o un visore. D'altro canto, avere la possibilità di poter partecipare a eventi internazionali e interfacciarsi con un pubblico più vasto, senza spese e dispendio di tempo per viaggi e pernottamenti, è un’alternativa che vale prendere in considerazione.

 

Metaverso e progettazione architettonica

 

L’architettura per il metaverso

Nel mondo reale l’architettura gioca un ruolo fondamentale nel plasmare spazi pubblici e privati che siano funzionali e con un proprio valore artistico. Seppur con standard diversi, anche gli edifici del metaverso sono o saranno centri di socialità e per questo necessitano un’attenta progettazione per svolgere appieno la propria funzione.

Un mondo virtuale dove non servono mezzi né materiali da costruzione, totalmente privo di norme urbanistiche e burocrazia, dove è possibile piegare le leggi della fisica alle nostre esigenze, si può forse considerare l’apoteosi dell’architettura della pura sensazione. Il metaverso diventa quindi un parco giochi per il progettista che non deve più preoccuparsi della fattibilità e dei costi che interesserebbero, invece, un edificio reale e che quindi può concentrarsi su quelle scelte progettuali che facciano risaltare il valore del proprio progetto.

Proprio per questo forte interesse verso i luoghi virtuali, il real estate è un settore in forte crescita in alcuni dei principali metaversi, dove privati e aziende si contendono appezzamenti per cifre che vanno da diverse migliaia e milioni di dollari e pagandoli in cripto-valute come Ethereum. Il terreno così acquistato può essere edificato per poter svolgere le proprie attività, oppure affittato o persino lasciato intoccato nella speranza aumenti il suo valore.

 

Il metaverso per l’architettura

La comunicazione e lo scambio delle informazioni sono le basi imprescindibili per una progettazione efficace ed efficiente, soprattutto per l’ottimizzazione dei costi, delle prestazioni energetiche e la gestione stessa dell’opera.

La quantità di dati e analisi che vengono prodotti durante lo sviluppo del progetto è tale che gran parte di questi rimangono inutilizzati o non valorizzati adeguatamente, sintomo quindi di un processo non del tutto efficiente. In questo caso, il metaverso potrebbe integrare queste informazioni ed esplicitarle all’interno del modello tridimensionale, facilitandone la lettura e comprensione da parte di tutti i progettisti.

La possibilità di svolgere riunioni in realtà virtuale, all’interno del modello digitale, infatti, offrirebbe un ambiente di confronto più vicino alla realtà a cui siamo abituati, dove poter avere riscontro visivo delle scelte progettuali operate e delle informazioni raccolte. Ciò porterebbe ad una maggiore consapevolezza delle soluzioni adottate e consentirebbe un maggiore coordinamento e integrazione delle diverse discipline, riducendo, quindi i tempi e costi della progettazione.

In ambito pubblico potrebbe diventare un valido strumento per gli enti, volto a favorire lo sviluppo partecipato di idee e progetti per la comunità. Immaginiamo di poter entrare nel metaverso del proprio Comune e accedere agli uffici e documenti di nostro interesse. Avere la possibilità di conoscere le iniziative culturali proposte e partecipare a tavoli di discussioni riguardo bandi e progetti attivi. Singoli cittadini, associazioni, aziende potrebbero entrare a far parte di quella cittadinanza attiva e incentivare la crescita della comunità.

L’elevata flessibilità del metaverso e la sua integrabilità con diverse tecnologie dimostra quanto le sue potenzialità siano ancora tutt’altro che esplorate. Sta al progettista farsi promotore di innovazione ed esplorare tutti i possibili contributi che il metaverso può dare all’architettura, reale e digitale, del futuro.

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