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Scuole innovative: il focus degli architetti sul maxi concorso PNRR

Qual è il contributo che può offrire l'architettura al concetto di scuola innovativa?

La risposta a questa domanda ed altre riflessioni sono al centro della quarta edizione di “Abitare il Paese - La cultura della domanda” dedicata al tema “attivare comunità educanti; nuove generazioni per un progetto di futuro”, presentata dal CNAPPC in sinergia con la Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi.


Il Concorso di progettazione come strumento per realizzare scuole pubbliche di qualità

Si è tenuto il 26 febbraio 2022 a Roma un focus dedicato al maxi bando per la realizzazione - attraverso il concorso di progettazione a due gradi - di 195 scuole innovative, sostenibili ed inclusive finanziate con fondi Pnrr. L'evento è stata l'occasione per il lancio della IV edizione del Progetto Abitare il Paese- La cultura della domanda”, realizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), in sinergia con la Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi.

Per Francesco Miceli, presidente del CNAPPC: “É assolutamente positivo e in linea con la posizione da sempre sostenuta dagli architetti italiani che le 195 scuole innovative, sostenibili e inclusive previste dal Pnrr, vengano realizzate attraverso i concorsi di progettazione a due gradi. Modalità, questa, che gli architetti sostengono in quanto è sicuramente quella più idonea per avere a disposizione progetti di grande qualità per realizzare buone opere pubbliche. La scuola è un elemento centrale della vita di ogni città e della sua realtà urbana. Affrontarlo equivale affrontare quello più generale della città del futuro: una città che avrà sempre più voglia di trasformare e riqualificare se stessa, e la sua struttura, anche per realizzare una più adeguata qualità della vita”.

Miceli ha sottolineato, poi, come sia “un passo importante che il concorso di progettazione venga sempre più spesso preso in considerazione nell’attuazione degli interventi previsti dal Pnrr, in particolare per quelle opere che richiedono una specifica attenzione per il loro inserimento nei contesti urbani come evidentemente è il caso delle scuole che rappresentano un presidio culturale e sociale nelle nostre città. Tutto ciò nel rinnovato impegno per la funzione degli spazi pubblici, essenziale per costruire una strategia di rigenerazione urbana”.

 

4° edizione “Abitare il Paese - La cultura della domanda”

 

La scuola intesa come nuovo centro della vita collettiva e motore di una nuova rigenerazione

All'evento ha partecipato anche il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che da parte sua ha ricordato come “da tempo abbiamo superato l’idea che la scuola sia soltanto un edificio: essa è il centro della vita collettiva, quasi una pietra angolare di una nuova rigenerazione del contesto urbano, un elemento importante della vita dei nostri territori. Ci siamo lasciati alle spalle l’idea che la scuola sia un lungo corridoio su cui si affacciano una serie di porte chiuse, dietro alle quali a loro volta ci siano altri spazi chiusi segmentati dai banchi e dove il principio dell’ordine appaia come quello dominante”.

 

Nuova scuola post pandemia: binomio tra qualità dell'apprendimento e qualità dello spazio

Per Carla Rinaldi, Presidente della Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi, “la nuova scuola post pandemia, del Pnrr, tutta la scuola che immaginiamo, deve far emergere quel legame imprescindibile che esiste tra qualità dell’apprendimento e qualità dello spazio, a partire dal protagonismo e dal diritto di cittadinanza dei giovanissimi. Questa è l’educazione di qualità che Fondazione Reggio Children e il Consiglio Nazionale Architetti PPC ricercano, per un contesto di apprendimento che sia davvero Terzo Educatore, come lo definiva Loris Malaguzzi”.

Con la nuova edizione del progetto “Abitare il Paese” – ha proseguito Rinaldi - si pone l’ascolto dei protagonisti, dai bambini di 3 anni alle ragazze di 18, al centro della nostra società. L’alleanza tra pedagogia e architettura si allarga all’intera comunità educante, famiglie, città, istituzioni. Una comunità educante che, dopo l’esperienza della pandemia, incontreremo diversa, una comunità diffusa, che cerca di interpretare spazi e tempi in modo nuovo”.


Il progetto “Abitare il Paese- La cultura della domanda” in breve

Il progetto Abitare il Paese promuove una cultura della domanda sulla ricerca del senso della città attraverso un percorso di co-progettazione territoriale che coinvolge bambini e ragazzi delle scuole italiane, insegnanti e architetti. 
Lanciato nel 2018 a conclusione dell’VIII Congresso Nazionale degli architetti italiani, il Progetto ha come principale obiettivo quello di far entrare l’architettura nelle scuole per alimentare una cultura della domanda di qualità e del valore dell’architettura come bene collettivo, puntando decisamente a ridurre l’assuefazione all’ordinarietà di una edilizia mediocre. Il progetto ha consentito ad architetti/tutor di attivare tavoli di co-progettazione locale coinvolgendo bambini, ragazzi, insegnanti e dirigenti scolastici per “ragionare insieme” sulle strategie per la città del futuro dove si giocherà il destino dei bambini e dei ragazzi di oggi e di quelli che verranno. 



Riguarda la registrazione dell'evento: “Abitare il Paese - La cultura della domanda" - 4°ed.
L'evento ha inizio a partire dal min. 34.50 del video


I numeri del PNRR e le Linee Guida per la costruzione dei nuovi edifici scolastici

800 milioni di euro, 195 immobili, 410mila mq di superficie di nuova costruzione, 58mila studenti, un pool di 10 esperti per definire parametri e Linee Guida del maxi-concorso.

Sono questi alcuni dei numeri relativi alla costruzione di 195 edifici scolastici che andranno a sostituire vecchi immobili con l'obiettivo di realizzare scuole innovative, altamente sostenibili, sicure e inclusive. 800 milioni di euro sono invece i finanziamenti 'messi in campo' dal Governo con risorse provenienti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per portare a termine l'ambizioso progetto. Il 40% delle risorse è destinato al Mezzogiorno.

Lo scorso 10 febbraio 2022, il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ha istituito un gruppo di lavoro costituito da alti esperti che avrà come obiettivo quello di fissare parametri e Linee guida che saranno alla base del maxi concorso di progettazione. Il pool di esperti è così composto:

  • Arch. Massimo Alvisi;
  • Arch. Sandy Attia;
  • Arch. Stefano Boeri;
  • Arch. Mario Cucinella;
  • Arch. Luisa Ingaramo;
  • Arch. Renzo Piano;
  • Arch. Cino Zucchi;
  • Dott. Andrea Gavosto - economista e presidente della Fondazione Giovanni Agnelli;
  • Prof. Franco Lorenzoni - Pedagogista e co-fondatore della casa-laboratorio di Cenci (Terni);
  • Dott.ssa Carla Morogallo - direttore operativo de La Triennale di Milano.

Il gruppo, che sarà seguito dalla struttura del PNRR del Ministero, elaborerà le proprie indicazioni entro il prossimo 10 marzo, indicazioni che saranno alla base del maxi-concorso di progettazione delle 195 scuole che saranno pensate per ospitare una nuova idea di scuola, che metta al centro la sicurezza, l’innovazione, la sostenibilità e l’inclusione.

Il maxi-concorso èer 195 scuole innovative sarà in due gradi. Il primo grado sarà finalizzato alla presentazione di idee progettuali; il secondo, cui accedono le migliori proposte, sarà volto alla predisposizione di progetti di fattibilità tecnica ed economica. L'intera procedura deve concludersi entro 160 giorni dalla pubblicazione del bando di concorso. Ai vincitori del concorso di progettazione sarà corrisposto un premio e affidata, da parte degli enti locali, la realizzazione dei successivi livelli di progettazione, nonche' la direzione dei lavori.

Va ricordato che il maxi-concorso è previsto all'art. 24 del Decreto Legge di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), pubblicato in Gazzetta ufficiale il 6 novembre 2021.