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Scuola: plexiglass, tensostrutture e opere di edilizia leggera. Il piano per settembre

Sono le ipotesi che la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha presentato durante l'incontro a Palazzo Chigi in vista della ripresa delle lezioni a settembre. Annunciate risorse per oltre 4 miliardi di euro.

Pannelli in plexiglass per dividere i banchi, tensostrutture e opere di edilizia leggera per le aree esterne agli edifici scolastici.

Sono le ipotesi che la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha presentato durante l'incontro a Palazzo Chigi in vista della ripresa delle lezioni a settembre.

«L'Obiettivo è tornare in presenza, il Paese se lo aspetta. Stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi» ha annunciato la ministra.

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Il vertice del Governo con i sindacati e il piano per il rientro in classe a settembre

Si è svolto nella serata di ieri, giovedì 4 giugno, l'incontro sulla scuola e sulla ripresa di settembre.

La riunione è stata richiesta dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e presieduta dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Presenti la Ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, i rappresentanti delle Regioni, degli Enti locali, delle Organizzazioni sindacali, dei genitori, degli studenti e delle scuole paritarie.

«L'obiettivo è portare tutti a scuola in presenza. Con particolare attenzione ai più piccoli, che hanno sofferto maggiormente in questo periodo» ha detto la Ministra in apertura dell’incontro. Quello per la scuola, ha aggiunto «sarà un piano su più livelli che seguirà l'andamento del rischio di contagio».

Il Governo ha ascoltato e raccolto le istanze dei partecipanti.

Nei prossimi giorni, anche con la collaborazione degli Enti locali, che invieranno dati aggiornati sull’edilizia scolastica, saranno chiuse le linee guida per la scuola che terranno conto dei numerosi incontri che si sono svolti in queste settimane, del confronto con le parti sociali, del lavoro del Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute sulle misure di sicurezza e di quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione sugli aspetti didattici.

«Sulla scuola stiamo mobilitando risorse per 4 miliardi. Siamo tutti d'accordo che l'obiettivo di riapertura a settembre è complesso, ma raggiungibile se lavoriamo tutti insieme, ciascuno per la propria parte: il Paese si aspetta da noi che i ragazzi a settembre tornino a scuola» ha chiuso la Ministra.

Oltre all'ipotesi dei divisori tra i banchi e la possibilità di utilizzare strutture temporanee da realizzare nelle aree esterne delle scuole, resta in piedi l'idea di sfruttare gli spazi all'aperto e fare lezione nei musei, nei cinema o nei teatri.

Tuttavia da Comuni e Regioni arriva l'allarme su risorse e personale.

Edilizia scolastica, Decaro: «360 milioni non bastano, predisposto emendamento»

Ad esempio, per il presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni Italiani (Anci), Antonio Decaro la riapertura delle scuole a settembre «comporterà molte criticità, ma è indispensabile e noi non ci tiriamo indietro»

Le necessità urgenti per il primo cittadino di Bari sono lo sblocco dell’assunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta.

«Rispetto agli interventi di edilizia scolastica, le risorse attualmente disponibili per gli enti locali – ha continuato Decaro – ammontano a 360 milioni: non sono sufficienti. Per questo abbiamo già predisposto un emendamento al dl rilancio in corso di conversione: considerando un costo medio di ventimila euro, eseguire questi interventi leggeri nei 28 mila edifici tra scuole dell’infanzia e primarie, indispensabili per far ripartire l’attività scolastica in presenza, richiede 620 milioni complessivi».