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Scuola di Finale Emilia e vicenda cubetti: il calcestruzzo è idoneo per una struttura antisismica

L’incidente probatorio e la relazione del perito nominato dal giudice Eleonora Pirillo per la nota vicenda dei cubetti di calcestruzzo sostituiti per la Scuola di Finale Emilia sentenzia che il calcestruzzo è compatibile per una struttura antisismica.

Ciò non significa che la scuola riaprirà a settembre: ci sono ancora passaggi tecnici ancora da compiere. In primis è necessario aspettare il responso - atteso per fine estate - dell’accertamento temporaneo preventivo, richiesto al giudice civile da A&C, l’impresa che ha realizzato le scuole. Quel parere, che fonderà le basi sui dati dell’incidente probatorio, decreterà se la scuola è già sicura oppure se necessiterà di interventi di consolidamento.

«Le prime analisi - dice Palazzi - mi rendono soddisfatto. Le medie, intanto, non dovranno essere demolite, ma sarà necessario un ricalcolo strutturale da parte dei professionisti per verificare se la classe di sicurezza è la stessa del progetto nonostante l’impiego di calcestruzzo di qualità inferiore. Non possiamo fare delle previsioni, ma mi prendo un impegno: le Frassoni dovevano essere il centro operativo in caso di calamità naturale e quindi sono state progettate per avere il massimo della sicurezza possibile. Se così non dovesse essere io quelle scuole non le apro, sia chiaro. E lo farò soltanto quando le riconsegneranno ai finalesi con la certezza assoluta della sicurezza antisismica».

«Finalmente si parla della situazione delle Frassoni senza i toni allarmistici che hanno influenzato le elezioni un anno fa - dice Pier Paolo Salino, consigliere della civica - Ora è fondamentale che se l’esito della procedura di verifica certificherà l’agibilità del edificio, l'Amministrazione si attivi per aprire la scuola il prima possibile visto il già sicuro sovraffollamento delle classi per il prossimo anno scolastico».

FONTE: GAZZETTA DI MODENA