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Scopri il futuro dell'edilizia sostenibile con i tanti eventi in programma a Klimahouse

Dal 31 gennaio al 3 febbraio a Fiera Bolzano si terrà la nuova edizione di Klimahouse, il principale appuntamento dedicato all'edilizia sostenibile. I "Tours" permetteranno ai partecipanti di vedere da vicino soluzioni progettuali innovative, mentre al "Congress" si parlerà del ruolo femminile nell'architettura e della circolarità. Scopri tutti i dettagli.

Efficienza energetica e sostenibilità: in Italia tanti esempi virtuosi

L'edilizia in Italia abbraccia con decisione la prospettiva eco-sostenibile, plasmando il futuro degli edifici nel Paese. L'architettura nazionale offre numerosi esempi virtuosi che combinano elevati standard di efficienza energetica e sostenibilità, in tutto lo Stivale, sia nel recupero di edifici esistenti sia nelle nuove costruzioni.

Spicca l’Alto Adige, dove già una casa su quattro aderisce ai criteri di CasaClima che certifica un edificio non solo dal punto di vista energetico, ma anche per quanto concerne gli impatti sull'ambiente, la salute e il benessere delle persone che lo abitano, evidenziando chiaramente una tendenza in crescita. Questa evoluzione riflette una consapevolezza sempre più diffusa nel panorama italiano, dove la sostenibilità non è più solo un ideale, ma una realtà concreta e in espansione.

Occasione di confronto su queste tematiche sarà la 19esima edizione di Klimahouse, il grande evento fieristico annuale in programma a Fiera Bolzano dal 31 gennaio al 3 febbraio. La manifestazione, dedicata ad architetti, progettisti, installatori, operatori del settore e anche al pubblico, permetterà di scoprire le innovazioni più recenti ed esplorare i trend che stanno ridefinendo il futuro dell’edilizia sostenibile.

Tra gli appuntamenti più attesi, tornano i Klimahouse Tours, organizzati in partnership con la Fondazione Architettura Alto Adige, che quest’anno riserveranno un'attenzione speciale ai giovani studi in grado di contribuire con successo alla vivacità della scena architettonica locale. Una serie di appuntamenti tematici che condurranno i partecipanti alla scoperta di architetture ecosostenibili e innovative, guidati dai progettisti stessi, per esplorare da vicino gli edifici tra idee virtuose, concept all’avanguardia, sapiente utilizzo dei materiali, riqualificazione architettonica e molto altro.

Dall'evoluzione architettonica dell’Hatzeshof a Laion e del Burgstallerhof a Vandoies degli architetti Sabrina Pievani e Rudi Zancan il 31 gennaio, fino alla trasformazione dell’antico Maso T ad Appiano di Martin Egger e Martin Trebo, premiato ai CasaClima Awards 2023, al Maso di Alpina Architects a Nova Ponente e alla “Strebhütte” presso l'Unterganznerhof a Cardano, firmato da Veronika Mayr di venerdì 2 febbraio. Le visite a queste strutture racconteranno storie di progetti capaci di riflettere un equilibrio perfetto tra passato, presente e futuro, elevando le prestazioni strutturali senza intaccarne storia e identità.

 

 

(Crediti: GabrielHouse Brunico_Foto GiuliaPalaia_Ing.GentiliniPalaia)

 

Costruire naturale: edilizia in legno

Giovedì 1 febbraio torna anche l'appuntamento con il tema “Costruire in Legno”, materiale ecologico per eccellenza che sta acquisendo sempre più rilevanza strategica per un'edilizia sostenibile e rinnovabile. La visita alla nuova sede della ditta Holzius a Prato allo Stelvio offrirà un'occasione per apprezzare la qualità estetica delle strutture in legno massello realizzate senza collanti né parti metalliche dall’architetto Jürgen Wallnöfer. Dal recupero di edifici storici al progetto della scuola materna a Sluderno di Roland Baldi Architects, i Klimahouse Tours evidenzieranno l'importanza di questo antico materiale come risorsa unica per gli standard abitativi del futuro.

 

Le prospettive di CasaClima A

Al centro di una riflessione approfondita ci sarà anche la classificazione CasaClima A, inserita all’interno del filone tematico “Abitare nel Comfort”. Questa categoria è ormai lo standard costruttivo in Provincia di Bolzano dal 2017 e classe minima per edifici di nuova realizzazione, in linea con la Direttiva del Parlamento Europeo sulla prestazione energetica nell'edilizia. Dal confronto tra i lavori di due architetti, il complesso residenziale "Tre case" a Spiluck presso Bressanone, dello Studio Mahlknecht-Comploj e il nuovo complesso residenziale Gabriel House e il Condominio Rienza a Brunico, progettati da Matteo Gentilini e Andrea Palaia, il Tour – che si terrà giovedì 1 febbraio - offrirà una panoramica delle diverse prospettive dell’abitare sostenibile, tra normative e obiettivi di “comfort e conformità”.

 

Percezione di solidità e consistenza

Nell’ultima tappa dei Klimahouse Tours dedicata a “Matericità e trasparenza”, che si terrà sabato 3 febbraio, saranno esplorati tre progetti di centri sportivi, caratterizzati dall'accostamento di ampie superfici vetrate trasparenti a componenti costruttive strutturate e capaci di comunicare l'idea di materialità e concretezza. Le differenze tra il Fieldhouse di Egna disegnato da MoDusArchitects, la palazzina di servizio del Centro sportivo Toggenburg a Laives di Markus Scherer e il Centro sportivo di San Martino in Passiria dello Studio di Architettura Campomarzio dimostreranno come la sostenibilità possa integrarsi armoniosamente in diverse contestualizzazioni architettoniche.

 

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Klimahouse Congress: grande spazio alle professioniste femminili

Tra gli architetti italiani, quasi il 46% sono donne e la visione al femminile arricchisce in modo fondamentale il panorama progettuale intorno all’impegno verso un futuro più sostenibile da abitare. Le donne nell'architettura hanno sfidato stereotipi culturali e sociali, aprendo nuovi orizzonti di pensiero e promuovendo la diversità nel design. La sensibilità femminile nel settore si manifesta in progetti che sistematicamente pongono al centro la sostenibilità, la connessione con la comunità e la valorizzazione degli ambienti circostanti.

Il 2 febbraio 2024 segnerà l'inizio del Klimahouse Congress, con un'approfondita riflessione sul tema “Donne nell'architettura ed esempi virtuosi”. Questa prima giornata, dedicata all'Inspiration, affronterà visioni e suggestioni per un presente e un futuro più green.

L'attenzione si focalizzerà su visioni femminili di spicco, portatrici di ispirazioni e idee che contribuiscono a elevare gli standard dell'edilizia sostenibile. L'obiettivo è mettere in luce, non solo il ruolo fondamentale delle donne in architettura, ma anche esplorare progetti ispiratori che promuovano soluzioni avanzate, l'uso di risorse rinnovabili e approcci all'avanguardia.

Non mancherà, ad esempio, un tuffo nella storia con la Prof. Dr. Samia Henni e la Prof. e scrittrice Melania Gaia Mazzucco. La prima condurrà i partecipanti attraverso un affascinante viaggio nell'architettura del Sahara algerino, evidenziando la persistenza del colonialismo francese nel suo intervento “Designing for the Atomic Age”. Spiegherà come la costruzione contemporanea debba fare i conti con la contaminazione tossica e le rovine radioattive che permeano ancora oggi il suolo e l'aria, dopo una lunga serie di esperimenti nucleari.

La seconda, nel suo speech dal titolo “Una sì bella Fabbrica”, farà un salto agli albori dell’architettura al femminile, precisamente nel '600 romano: periodo in cui si può datare la storia di Villa Benedetta, conosciuta anche come “Villa del Vascello”, progettata da Plautilla Briccia, prima donna documentata come progettista. Esplorando le opere architettoniche del periodo e la visione di Plautilla, si offrirà uno spaccato imperdibile sul concetto di casa in un periodo storico dal fascino intramontabile.

 

 

(Crediti: Marco Parisi)

 

Costruire per le nuove generazioni” è invece il focus del contributo dell’Arch. Christine Pfeifer, con il suo intervento tornerà al presente per mostrare alcuni dei progetti più innovativi in Alto Adige, in grado di aprire una finestra sul futuro dell'edilizia ecologica. Prenderà in esame tre lavori pioneristici che abbracciano materiali locali, riciclo e sostenibilità ma, soprattutto, modi di pensare innovativi.

La giornata del 3 febbraio sarà focalizzata invece sull’Innovation in senso più tecnico: si esplorerà infatti il tema della circolarità in architettura, un nuovo paradigma che richiede approcci inediti e un profondo cambiamento di prospettive e pensiero. Il dialogo sarà orientato alla formazione e all’esplorazione delle novità che stanno delineando il futuro del settore.

Affrontando la crescita demografica e l'aumento del benessere economico, il Prof. Arch. Dirk Hebel - Professore di costruzione sostenibile e preside del Dipartimento di Architettura presso il Karlsruhe Institute of Technology, KIT, Germania - ad esempio, proporrà una visione audace: considerare la città come un magazzino circolare di materie prime.

L'intervento esplorerà l'urgente necessità di abbracciare principi innovativi per la costruzione, lo smantellamento e la costante trasformazione dell'ambiente costruito e la sfida di produrre nuovi materiali in linea con i principi dell'economia circolare, spingendo verso l'adozione di approcci rigenerativi e sostenibili.

Il focus non sarà solo sui materiali del futuro, ma anche sull'approccio necessario per abbracciare questa trasformazione: la rottura degli schemi di pensiero, la revisione delle soluzioni esistenti e la ricerca di nuovi approcci. Cosa significa progettare edifici per il futuro? Come può l'architettura rispondere alle sfide del domani? Il Prof. Arch. Roger Boltshauser - fondatore dello studio "Boltshauser Architekten AG" di Zurigo - affronterà queste domande, delineando un tipo di innovazione che riduca la complessità degli edifici senza comprometterne la funzionalità o il valore architettonico. L'intervento esplorerà la trasformazione, il degrado e il riutilizzo come parte integrante del processo di progettazione, sottolineando l'importanza di mettere al centro gli effetti del cambiamento climatico.

Ad arricchire la discussione su questi temi di primaria importanza per il settore a livello internazionale contribuiranno anche l’Arch Marthijn Pool, Architetto e Co-fondatore dello Studio Space&Matter di Amsterdam, il Prof. Arch. Konrad Graser, Professore presso ZHAW di Zurigo, e il Prof. Arch. Walter Angonese, Architetto e Direttore dell’Accademia di Architettura dell'USI a Mendrisio.

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