Schemi di montaggio delle strutture in XLAM. L’ultima fase grafica prima dell’assemblaggio

Le tre fasi del disegno

La realizzazione di un’opera passa attraverso la restituzione grafica della stessa. Tanto più il disegno è accurato tanto meno verrà improvvisato in cantiere. Ad oggi la precisione delle tavole è diventata una condizione di partenza per un buon progetto. Le fasi principali in cui si articola questo processo grafico sono condensabili in tre macro momenti di lavoro:

• Il disegno strutturale;
• Il disegno 3D e gli esecutivi di taglio;
• Gli schemi di montaggio.

Il disegno strutturale

Come detto, a monte deve esserci un buon disegno strutturale, completo di descrizioni dettagliate e di indicazioni precise. In questa fase si devono già aver fatto dei ragionamenti sulla fattibilità e sui costi oltre che, naturalmente, sulla verifica numerica dei vari componenti secondo la vigente normativa. Sembra banale ma può capitare che il collegamento proposto non sia materialmente realizzabile perché banalmente lo spazio necessario per inserire la vite mediante avvitatore è insufficiente. Questa prima fase viene generalmente ancora redatta in 2D. Con la diffusione del BIM le cose si evolveranno.
Le tavole strutturali non devono dare adito ad interpretazioni, devono essere precise, complete, semplici e leggibili.

Gli esecutivi di taglio

La fase successiva è quella degli esecutivi di taglio. La ditta che realizzerà l’opera studia le tavole di progetto e basandosi su di esse genera un 3D completo della struttura. Esistono diversi software dedicati. Non sono dei semplici programmi di disegno, sono degli strumenti per tradurre le idee in dati numerici.

Gestiscono e visualizzano tutte le lavorazioni necessarie alla corretta unione degli elementi. L’effetto finale è anche un render 3D, ma lo scopo principale non è quello di apparire, piuttosto quello di dare e ricevere una grande quantità di informazioni. Di seguito un’immagine [Figura 1] del file relativo ad una struttura di civile abitazione in XLAM. Tutti gli elementi sono modellati e tutti sono creati con le loro effettive lavorazioni. Si noti che le singole travi presentano scansi, le fresate e lavorazioni di testa. In questi file non c’è compenetrazione dei volumi, ogni singolo elemento è attinente alla realtà.

In Figura 4 un’altra vista 3D di elementi strutturali lignei. In questo caso una copertura di grande luce. Si vedono le capriate, le travi secondarie e i tiranti in acciaio. Andando più nel dettaglio [Figura 5] si vedono i singoli elementi della capriata e si cominciano a vedere delle informazioni sulle connessioni fino ad arrivare al dettaglio [Figura 6] e al singolo bullone [Figura 7]. Mediante la generazione di queste immagini 3D è possibile esportare gli esecutivi di taglio ed i dati macchina.

Gli esecutivi di taglio servono alla produzione. Sono dei disegni nei quali viene singolarmente descritto ogni singolo pezzo. Altezza, larghezza, spessore, fori, numero di marcatura dell’elemento, posizione del baricentro.. tutto quanto è necessario alla sua produzione.

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