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Schede tecniche e schede di sicurezza: ecco come conoscere e scegliere le malte e gli intonaci

Il mondo dell’edilizia sia essa storica che contemporanea si avvale in misura massiccia di intonaci e malte preconfezionate e pre-miscelate. In questo articolo alcuni consigli su come leggere la scheda tecnica e la scheda di sicurezza di un materiale per l’edilizia, al fine di perseguire la scelta più adeguata per il progetto che si sta conducendo.

In via preliminare, per addentrarsi nella lettura delle schede tecniche e di sicurezza si rende utile fare un breve sunto delle normative di riferimento.

 

Schede tecniche

In Europa le schede tecniche che devono accompagnare i materiali sono normate da regolamento Europeo e dei singoli stati.

Regolamento UE n. 305/2011 (CPR):

  • A livello europeo, i princìpi e le modalità di impiego di prodotti e materiali da costruzione in edilizia sono stabiliti dal Regolamento UE n. 305/2011, noto come Construction Products Regulation (CPR).
  • Il CPR si applica a tutti i prodotti da costruzione destinati a essere incorporati in opere permanenti, come ad esempio intonaci, cementi, isolanti, acciaio, ecc.

Sul territorio italiano sono in vigore le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC):

  • In Italia, le modalità di impiego dei prodotti e materiali da costruzione sono regolate dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) di cui al D.M. 17 gennaio 2018.
  • Le NTC si basano sul Regolamento UE n. 305/2011, che stabilisce i principi e le modalità di impiego dei prodotti e materiali da costruzione a livello europeo.

  

Schede di sicurezza - SDS

Le normative europee che richiedono la scheda di sicurezza per i materiali edili sono contenute dal Regolamento (UE) n. 1907/2006, noto come REACH.

 

REACH ( Registration, Evaluation, Authorization, and Restriction of Chemicals)

  • Il Regolamento REACH è entrato in vigore il 18 dicembre 2006 ed è applicabile a tutte le sostanze chimiche prodotte o importate nell’Unione Europea.
  • REACH stabilisce la struttura e il contenuto tecnico delle SDS per le sostanze chimiche.
  • I produttori e gli importatori di sostanze chimiche devono fornire una SDS per ogni sostanza o miscela potenzialmente pericolosa che commercializzano.
  • L’Allegato II del REACH contiene le prescrizioni dettagliate per la compilazione delle SDS, comprese le informazioni sulla sicurezza, l’uso corretto e le precauzioni necessarie.

Per quanto riguarda il territorio Italiano REACH e NTC definiscono le regole per garantire la sicurezza e la qualità dei materiali da costruzione.

 

Regolamento UE 2020/878

  • Il regolamento UE 2020/878 è in sostanza l’aggiornamento del REACH del 2006.
  • Il documento 878 del 2020 è il più recente regolamento in materia di schede di sicurezza. Obbligatorio a far data dal 01/01/2023, dopo un periodo di attuazione transitoria dal 1/01/2021 al 31/12/2022, durante il quale si sono apportate nuove ed ulteriori specifiche.

Il recente aggiornamento del REACH detta la nuova forma della scheda di sicurezza dei materiali. 

Il regolamento integrale si può leggere sul sito della commissione Europea al link: Regulation - 2020/878 - EN - EUR-Lex

 

GHS

L’aggiornamento del REACH prevede anche l’adesione alle norme del Sistema mondiale armonizzato (GHS).

Il GHS è il sistema mondiale armonizzato di classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche, realizzato dalle Nazioni Unite, definisce i criteri internazionali per la classificazione e l’etichettatura delle sostanze chimiche e norme sulle schede di dati di sicurezza.

L’Unione Europea ha in programma di integrare i criteri GHS nel diritto dell’Unione. Pertanto, il regolamento (CE) n. 1907/2006 è stato adattato alle norme relative alle schede di dati di sicurezza del GHS 2. (vedi allegato VIII del regolamento (CE) n. 1272/2008).

L’allegato VIII del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo consente di indicare l’identificatore unico di formula soltanto nella scheda di dati di sicurezza per quanto concerne le miscele pericolose fornite per l’uso presso siti industriali.

In sintesi, il Regolamento (UE) 2020/878 apporta modifiche significative alle prescrizioni per la compilazione delle schede di dati di sicurezza, al fine di una maggiore trasparenza e sicurezza nell’uso delle sostanze chimiche nell’Unione Europea.

Aggiornamenti recenti: Dal 31 dicembre 2022, le SDS devono essere conformi al Regolamento (UE) 2020/878, che modifica l’Allegato II del REACH con le prescrizioni per la compilazione delle SDS. Per maggiori info clicca sul link.

  

Come leggere le schede di corredo al materiale edile

Fatte le dovute premesse normative che ci consentono di comprendere le intenzioni dei legislatori per una regolamentazione dei materiali e le miscele di materiali in commercio, possiamo entrare nel vivo della questione e comprendere quale siano le modalità di controllo attuabili dal progettista in fase di scelta di un prodotto.

Innanzitutto si rende utile un distinguo tra la schede tecniche e le schede di sicurezza di un dato materiale, distinzione già palese nell’apparato normativo:

  1. La scheda tecnica è tenuta a fornire le indicazioni sulle corrette modalità d’impiego
  2. La scheda di sicurezza è tenuta a fornire ogni singola informazione utile per la sicurezza degli operatori e dell’ambiente.

Da questa semplice distinzione possiamo comprendere che la scheda tecnica ci illustrerà il prodotto e ci dirà dove e come utilizzarlo al meglio, la scheda di sicurezza, per quanto non costituisca un’amena lettura, ci darà ogni singolo dato chimico, fisico e tossicologico sul materiale che abbiamo scelto di utilizzare. In sostanza la SDS ha un grado di precisione ed approfondimento maggiore.

IN BREVE
La scheda tecnica e la scheda di sicurezza sono fondamentali per la comprensione di un prodotto; la scheda tecnica ci dirà di cosa si tratta e come si utilizza e la scheda di sicurezza ci dirà cosa contiene, quali le caratteristiche chimico fisiche, se è pericoloso o meno.

  

I contenuti della Scheda Tecnica

La scheda tecnica è tenuta a fornire informazioni sulle modalità di utilizzo di un prodotto. Vi troveremo informazioni su cos’è il materiale, dove si può utilizzare e dove no, come andrà applicato per una perfetta riuscita.

A questo punto è indispensabile acquisire un importante premessa; la scheda tecnica NON è TENUTA a dire cosa contiene il prodotto, sotto il profilo chimico. Ovvero ce lo comunicherà qualora la specifica composizione costituisca un punto forza della propria immagine commerciale.

Per fare un esempio concreto assumiamo a campione un intonaco pre-miscelato a base di calce. La scheda tecnica ci dirà che tipologia di prodotto è; un “intonaco pronto all’uso”, per cosa è indicato il prodotto: “edilizia civile e storica”, dove non è indicato: “evitare superfici non assorbenti”, con quanta acqua andrà miscelato il composto, i tempi di posa e di essiccazione, gli spessori minimi e massimi affinché non presenti problematiche di ritiro, le modalità di conservazione stoccaggio e così via.

Con le informazioni di rito la scheda tecnica assolve i dettami normativi, fornisce informazioni sulle corrette modalità d’impiego e può quindi dare spazio all’aspetto commerciale.

Le schede tecniche vengono infatti inserite in brochure di gradevole impatto estetico che non solo ci danno informazione sull'utilizzo di un dato prodotto ma sono in grado di catturare la nostra attenzione con immagini ricercate e grafica spesso eccellente. Che … si, ci fanno pensare che quel prodotto non possa che essere perfetto per il caso nostro!

Il tecnico che deve effettuare una scelta in merito ad un materiale per un dato progetto, per la specifica situazione, ha necessità di altre informazioni per l’appunto più tecniche. Data per assunta l’utilità delle informazioni che reperiremo nella scheda tecnica, al fine di ottenere dati chimico fisici di maggiore specificità si renderà utile affiancarvi la lettura della scheda di sicurezza.

 

La Scheda di Sicurezza SDS

La scheda di sicurezza, compendio indispensabile per chi voglia conoscere a fondo il prodotto che andrà ad utilizzare, è composta da una serie corposa di fogli dalla grafica inesistente o per nulla accattivante.

Prima dell’acquisto di un prodotto, può essere di difficile reperimento e va richiesta alla casa produttrice, rivenditore o agente di zona. Contrariamente a quanto accade per le bellissime schede tecniche, disponibili online sui siti delle aziende ed in carta patinata da ogni rivenditore.

 

I dati che deve contenere una scheda di sicurezza

Nell’elenco di seguito riportato, i dati essenziali che la scheda di sicurezza, aggiornata al regolamento UE 2020/878 , deve necessariamente contenere:

Normativa di riferimento

‣ Numero aggiornamento e data

Identificazione della sostanza o della miscela:

  • Nome del prodotto.
  • Utilizzo previsto.
  • Nome, indirizzo e numero di telefono del produttore o del fornitore.

Identificazione dei pericoli:

  • Classificazione della sostanza o miscela in base ai criteri di pericolo GHS (Sistema armonizzato globale).
  • Etichettatura GHS con simboli, frasi di pericolo e precauzioni.
  • Indirizzi e numeri di soccorso relativi

Composizione/informazioni sugli ingredienti:

  • Elenco degli ingredienti chimici presenti in quantità superiori a determinati limiti.

Misure di primo soccorso:

  • Misure da prendere in caso di contatto con la sostanza, inalazione, ingestione o contatto con la pelle/occhi.

Misure antincendio:

  • Mezzi estinguenti appropriati.
  • Misure speciali per la gestione degli incendi da parte dei vigili del fuoco.

Interferenti endocrini:

  • Se una sostanza è considerata un interferente endocrino, vanno, identificati così come vanno indicati ii rischi associati.

Provvedimenti in caso di dispersione accidentale:

  • Precauzioni personali e attrezzature di protezione.
  • Metodi di pulizia e smaltimento sicuro.

Manipolazione e immagazzinamento:

  • Misure precauzionali per la manipolazione sicura.
  • Condizioni di stoccaggio raccomandate.

Protezione individuale/controllo dell’esposizione:

  • limite di esposizione raccomandati con tutte le relative norme in materia di sicurezza sul lavoro.

Proprietà chimiche e fisiche

  • Aspetto, densità, solubilità, infiammabilità, ecc.

Nanoparticelle:

  • Se la sostanza o la miscela contiene nanoparticelle, vanno fornite informazioni specifiche sulla loro presenza e sui rischi associati.

Stabilità e reattività

  • definisce le possibilità di reazioni pericolose con altri elementi o materiali, le condizioni da evitare ed i materiali incompatibili.

Informazioni ecologiche, considerazioni sullo smaltimento ecc.

Leggendo una una scheda di sicurezza può sorgere la legittima domanda circa la misura in cui i dati elencati possano essere utili per la scelta del materiale e non per la mera sicurezza.

In realtà saranno di grande utilità soprattutto nelle sezioni inerenti la composizione. Al fine di trarre il massimo grado di informazioni, un’ulteriore accortezza consiste nel relazionare i dati rilevati dalle schede di sicurezza, implementarli e relazionarli con i medesimi rilevati in scheda tecnica.

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L'articolo continua con il paragrafo "Cosa analizzare con attenzione nelle schede di sicurezza"

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