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Scambio sul posto e autoconsumo: nessuna proroga dopo 15 anni!

Lo scambio sul posto rappresenta un'importante opportunità per l'autoconsumo energetico, permettendo di bilanciare l'energia elettrica consumata con quella prodotta in momenti differenti. Recenti sviluppi normativi, a seguito del DLGR n. 199/2021, hanno confermato l'importanza di questo servizio, ma contestualmente hanno introdotto modifiche significative con la delibera del 5 novembre 2024 dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA).

Lo scambio sul posto è un'opportunità per l'autoconsumo energetico

Quando si parla del servizio di scambio sul posto si intende una modalità specifica di autoconsumo in loco, che permette di compensare l'energia elettrica generata e immessa in rete in un determinato momento con quella prelevata e utilizzata in un istante diverso rispetto a quello di produzione.

In questo modo si sfrutta la rete elettrica nazionale come volano, ossia come strumento per immagazzinare virtualmente l'energia elettrica prodotta ma non consumata simultaneamente. Per usufruire di questo servizio, è fondamentale che esistano impianti di produzione e consumo di energia elettrica collegati a un unico punto di connessione alla rete pubblica. Come è possibile immaginarsi, lo scambio sul posto diventa fondamentale nel campo del fotovoltaico domestico, in quanto permette di ammortizzare in periodi di tempo ridotti quelli che sono i costi dell’impianto.

Si tratta di un beneficio offerto dallo Stato, che consente di utilizzare un impianto fotovoltaico con scambio sul posto per bilanciare i periodi in cui non è possibile produrre energia solare ma in cui i consumi invece potrebbero essere sostenuti, come ad esempio durante la notte, con lo scopo di promuovere in modo tangibile la sostenibilità energetica. Infatti, mediante lo scambio sul posto si riesce in parte a ridurre sostanzialmente alcuni problemi intrinseci nel fotovoltaico (così come in altre fonti rinnovabili) legati sia alla discontinuità dell’irraggiamento solare e sia allo sfalsamento tra consumi e produzione.

A tal proposito con l’emanazione del DLGR n. 199/2021 il legislatore ha come obiettivo quello di accelerare il percorso di crescita sostenibile del Paese, recando importanti disposizioni in materia di energia da fonti rinnovabili. In particolare il testo sancisce che possono accedere allo scambio sul posto:

  • il cliente finale all’interno di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC) che produce energia elettrica attraverso gli impianti di produzione che compongono lo stesso ASSPC;
  • il cliente finale che è proprietario di una serie di punti di prelievo e immissione ed è anche un produttore di energia elettrica, rispetto agli impianti di produzione connessi a tali punti.

A partire dal 2022 lo scambio sul posto sarebbe dovuto essere abolito per favorire altre agevolazioni, ma ciò non è mai avvenuto, anzi i tempi sembrano ancora essere lunghi in quanto solo recentemente l’ARERA (Autorità di regolazione per energia di reti e ambiente) con delibera del 5 novembre 2024 n.457/2024/r/efr ha emanato le “disposizioni di prima attuazione in materia di graduale uscita dal regime di scambio sul posto”.

Riforma del servizio di scambio sul posto: nuove direttive

Come anticipato, l’ARERA ha fornito importanti indicazioni riguardanti il servizio di scambio sul posto con deliberazione 5 novembre 2024 n.457/2024/r/efr, emanando le “disposizioni di prima attuazione in materia di graduale uscita dal regime di scambio sul posto”.

Secondo tale delibera raggiunto il limite di 15 anni dalla data della prima sottoscrizione della convenzione di scambio sul posto, tale prerogativa non potrà più essere rinnovata.

Il servizio di scambio sul posto, fornito dal GSE, è rivolto ai clienti finali all'interno di un altro sistema semplice di produzione e consumo (ASSPC), mentre avrà termine per tutti coloro che avranno usufruito già di contratti di "scambio sul posto" ds 15 anni. Di conseguenza, il GSE provvederà alla liquidazione eventuali eccessi di energia accumulati e, qualora non fosse possibile siglare un altro contratto, si attiverà automaticamente una nuova convenzione di "ritiro dedicato", ossia l’attivazione di un istituto regolatorio che non prevede incentivazioni ma solo semplificazioni i per produttori inerenti alle attività funzionali alla valorizzazione nel mercato dell’energia elettrica immessa in rete.

Inoltre il GSE propone quanto segue:

  • in relazione alle circa 67.000 convenzioni in scadenza al 31 dicembre 2024 che, ai sensi dell’articolo 4-ter del decreto-legge 181/23, non saranno più tacitamente rinnovate, di erogare entro il 30 giugno 2025 le eccedenze maturate fino al 31 dicembre 2024.”;
  • “di attivare il regime di ritiro dedicato a prezzi orari zonali secondo le attuali modalità di cui alla deliberazione 280/07 e al relativo Allegato A per gli impianti di produzione oggetto delle suddette 67.000 convenzioni per i quali il produttore non avrà richiesto a Terna, entro i termini previsti dalla regolazione (10 dicembre 2024), la variazione del contratto di dispacciamento in immissione (al fine di individuare, con effetti a decorrere dal 1 gennaio 2025, un nuovo utente del dispacciamento in immissione)”;
  • di avviare, a seguito delle disposizioni regolatorie dell’Autorità, un tempestivo piano di comunicazione, per informare in relazione a quanto definito in materia di graduale uscita dal regime di scambio sul posto gli operatori con convenzioni di scambio sul posto che non potranno più essere rinnovate (convenzioni per le quali al 31 dicembre 2024 sarà maturato il requisito dei quindici anni di decorrenza dalla data di prima sottoscrizione).

La presente deliberazione, che stabilisce tutte le procedure e norme, sarà trasmessa al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, così come al GSE e sarà pubblicata sul sito ufficiale dell’Autorità per l’Energia (www.arera.it) per garantire massima trasparenza e accessibilità alle informazioni per tutti gli interessati.

Queste misure rappresentano un passo importante verso una gestione più sostenibile ed efficiente delle risorse energetiche, promuovendo al contempo un'informazione chiara e tempestiva agli operatori del settore.

 

LA DELIBERA DI ARERA È SCARICABILE IN ALLEGATO.

Articolo integrale in PDF

L’articolo nella sua forma integrale è disponibile attraverso il LINK riportato di seguito.
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