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Salvini propone Mini-Condono Edilizio

Matteo Salvini propone un mini-condono edilizio, sollevando polemiche. Mirato a sanare piccole irregolarità, promette benefici economici, ma incontra l'opposizione che lo etichetta come "criminogeno". Antonio Tajani concorda sottolineando l'importanza della rigenerazione urbana. Il dibattito anticipa decisioni cruciali sul bilancio nazionale.

Salvini propone Mini-Condono Edilizio: Accoglienza e Polemiche

Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, riapre il dibattito su un tema classicamente controverso, proponendo un mini-condono edilizio nel periodo precedente l’approvazione della legge di Bilancio.

La proposta nasce con l'intento di portare ulteriori risorse ai conti pubblici, dato il contesto di crescenti problemi di bilancio evidenziati dal leader della Lega.

Il quadro

Parlando all'Assemblea di Confedilizia, Salvini ha esplicitamente proposto di sanare le "centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche" che, secondo lui, stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia.

Questo, argomenta Salvini, porterebbe benefici sia allo Stato, sotto forma di nuove entrate, sia ai cittadini, che potrebbero rientrare in piena disponibilità dei loro beni.

Reazioni e Contrasti

L'ipotesi avanzata dal Ministro ha immediatamente suscitato le reazioni negative delle opposizioni, definendo la proposta "criminogena" poiché si ritiene che incentiverebbe a commettere ulteriori abusi edilizi.

Nonostante questo, il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sembra concordare con Salvini, enfatizzando l’importanza della rigenerazione urbana e riconoscendo la necessità di sanare alcune piccole irregolarità.

Prossimi Passi

Entro il 28 settembre, il governo dovrebbe pubblicare la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef), un documento che riesamina le prospettive economiche dell'Italia rispetto alle previsioni precedenti.

Sarebbe più opportuno chiudere in tempi brevissimi l’annosa revisione del DPR 380/2001, oggetto di un lungo lavoro di sintesi concordata tra tutti i soggetti che partecipano al processo edilizio (compreso Ministeri, Regioni e Comuni).
Un testo pronto da oramai alcuni anni, titolato più opportunamente “Disciplina delle costruzioni”, che consentirebbe la regolarizzazione (!!!) di molti fabbricati, antecedenti al 1 settembre 1967 o, comunque , conformi alla disciplina urbanistico/edilizia attuale e al momento della presentazione dell’istanza di accertamento di conformità.
Il tutto, oltre a riorganizzare la complessa normativa urbanistica/edilizia oggetto di continue modifiche e sovrapposizioni, che causano confusione, contenzioso e difficoltà applicativa (disincentivando anche gli investimenti, spesso stranieri).
Una sorta di “foglio bianco” dove, abrogando tutte le norma precedenti, si riscrivono le norma riordinandole con una semplice logica applicativa.

Conclusioni

La proposta di Salvini di un mini-condono edilizio apre nuovamente il dibattito su un tema che ha sempre diviso la scena politica italiana.

L'idea, che mira a sanare piccole irregolarità edilizie e architettoniche, potrebbe portare benefici economici, ma solleva anche questioni etiche e legali.

Personalmente sono d'accordo. Chiunque si sia in questi anni trovato a dovere comprare o vendere un immobile, oppure ad avviare una pratica di ristrutturazione ha dovuto spesso combattere con le problematiche connesse a piccole irregolarità, il più delle volte nate da piccoli errori accaduti in fase di costruzione nei rapporti tra costruttore, comune e catasto. Problematiche la cui soluzione non sempre è apparsa semplice ed indolore.

Una pulizia che si affiancherebbe al rifacimento del testo unico delle costruzioni per rimettere il patrimonio immobiliare in una condizione di regolarità e di semplificazione per gli interventi di riqualificazione.

Sappiamo già che il cammino verso l'approvazione o il rifiuto di tale proposta sarà segnato da tensioni e confronti, riflettendo le diverse visioni sulla rigenerazione urbana e sulla gestione delle risorse del paese. Speriamo che prevalga il buon senso tecnico, e non gli usuali pregiudizi.

Con Ingenio raccoglieremo i pareri degli addetti ai lavori per capirne di più.

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L'abuso edilizio rappresenta la realizzazione di opere senza permessi o in contrasto con le concessioni esistenti, spaziando da costruzioni non autorizzate ad ampliamenti e modifiche illegali. Questo comporta rischi di sanzioni e demolizioni, oltre a compromettere la sicurezza e l’ordine urbano. Regolarizzare tali abusi richiede conformità alle normative urbanistiche, essenziale per la legalità e il valore immobiliare.

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