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Salvini: giusti compensi per gli ingegneri per modernizzare le infrastrutture del Paese

Il Ministro Salvini ha espresso preoccupazione per il basso livello di reddito dei giovani ingegneri e architetti, che in media non arrivano a guadagnare 15mila euro l'anno (dati Inarcassa). Un allarme condiviso anche dal nostro Editore e Direttore Andrea Dari, secondo il quale occorre ripensare la catena dei valori in questo paese per quanto riguarda le retribuzioni. Un ingegnere non può guadagnare come una figura non qualificata.

Un ingegnere con meno di 30 anni guadagna in media 14.356 euro, gli architetti non arrivano a 12mila: troppo poco

Il ministro Matteo Salvini nel corso dell’evento “Rigenerazione urbana e nuova residenzialità. Il Ruolo delle aziende ERP e strumenti normativi” organizzato da Federcasa in collaborazione con XORI GROUP ha fatto una dichiarazione che mi ha colpito molto, non perchè non fossi a conoscenza del problema, ma perchè era da tempo che non sentivo un membro del governo intervenire su questi temi: «I giovani ingegneri guadagnano troppo poco. Come rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti mi sono interessato del problema relativo alle difficoltà che si incontrano nell’assumere giovani ingegneri e ho riscontrato che uno dei problemi sta nella proposta economica. 1.500 euro al mese sono troppo pochi. Può permetterseli chi vive a Roma in una casa di proprietà familiare. Dobbiamo rivedere le proposte ai giovani laureati, per evitare che poi siano costretti ad emigrare in altri Paesi».
L’ultima volta che avevo sentito un politico di governo di parlare di questi
temi era stato Bersani, ma in toni esattamente opposti, e aveva cancellato le tariffe professionali creando un enorme problema, con conseguenze anche per il cittadino.
E in effetti il problema delle retribuzioni esiste.

Se guardiamo i dati dell’ultimo rapporto di Inarcassa emerge che il reddito medio degli ingegneri iscritti alla cassa è di 34.776 euro, e per gli architetti di 20.692 euro, numeri indecorosi per una categoria di professionisti su cui poggia tutto il sistema delle costruzioni nazionale. Questa media crolla a 14.356 euro per gli ingegneri sotto i 30 anni, e a 21.089 euro per chi è tra i 30 e 35 anni. Per non parlare degli architetti che nelle stesse fasce fatturano mediamente 11mila e 500 euro e 15.728 euro. Meno delle Colf.

Non ci sorprende quindi che vi sia un abbandono delle lauree di ingegneria collegate al settore. Nel 2019 la somma del numero di immatricolati alle classi di laurea Ingegneria civile ed ambientale, Scienze e tecniche dell’edilizia e alla classe di laurea magistrale a ciclo unico Architettura ed ingegneria edile- architettura, infatti, è pari ad appena il 15,3% degli immatricolati in ingegneria. Un crollo verticale.

Andrea Dari, Editore e Direttore di INGENIO, ha moderato l'evento di presentazione del Codice Appalti, al quale ha partecipato anche il Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini

Oltre allo scarso reddito le cause della poca attrattività potrebbero riguardare anche l’Università stessa. Ne ho parlato di recente con il Presidente del Consiglio Superiore dei LLPP Massimo Sessa: «Occorre intervenire sicuramente sul percorso di studi. Le costruzioni sono state oggetto di una evoluzione tecnica e tecnologica con un’accelerazione senza precedenti. La digitalizzazione ha portato l’ingegneria a un cambiamento strutturale, in cui l’uso di nuovi strumenti di calcolo, di misura e controllo, di costruzione stessa possono essere di stimolo - se accolti appieno in una ridefinizione dei corsi di studio - per un riavvicinamento dei giovani a queste materie. Noi stessi, come Consiglio Superiore, siamo interessati a queste figure.»

E sono d’accordo con il Presidente, e aggiungo che occorrerebbe partire dall’eliminazione della riforma Berlinguer nel settore delle lauree di ingegneria e architettura. Lo spessore tecnico e culturale che queste lauree richiedono non sono a mio parere compatibili con la laurea tre più due.
E tornando a quanto affermato dal Ministro Salvini, sono completamente d’accordo. Occorre ripensare la catena dei valori in questo paese per quanto riguarda le retribuzioni. Un ingegnere non può guadagnare come una figura non qualificata.

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