ORDINE ARCHITETTI DI RIMINI
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Salvaguardia e riuso della linea ferroviaria storica nella Repubblica di San Marino

A San Marino esiste una ferrovia storica che collegava la Repubblica a Rimini. Un’opera ‘faraonica’ che recentemente è stata oggetto di un importante progetto di riuso.

Non tutti sanno che nel primo dopoguerra il governo Mussolini regalò alla Repubblica di San Marino una linea ferroviaria elettrica che collegava il monte Titano alla città Rimini. Un’opera ‘faraonica’ che rimase in servizio poco più di un decennio. Una preesistenza importante per il territorio sammarinese e recentemente oggetto di un importante progetto di riuso.

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RIUSO del MODERNO, l’iniziativa itinerante che pone al centro del dibattito lattuale problematica del Riuso alla luce di un rinnovato confronto sul ruolo futuro degli Architetti all’interno dei processi di trasformazione e valorizzazione del territorio, supera i confini territoriali nazionali e approda con una tappa in terra straniera.

Tra gli 11 Ordini coinvolti nel “dialogo corale” a distanza che anima l’iniziativa è presente anche l’Ordine degli Ingegneri e Architetti della Repubblica di San Marino.
>>> Appuntamento online il 28 novembre (h. 9.00 - 13.00)

Ingenio ha intervistato larch. Luca Zanotti, segretario dell’Ordine di San Marino, per comprendere il valore del recupero del vecchio tracciato della linea ferroviaria elettrica che collegava Rimini e San Marino.


Riuso del vecchio tracciato ferroviario San Marino – Rimini, tra memoria storica e opportunità future

Arch. Zanotti, l’Ordine degli Ingegneri e Architetti di San Marino ha aderito all’iniziativa RIUSO del MODERNO. Qual è il messaggio che volete condividere con i colleghi italiani?

Luca Zanotti: “Il nostro intento è quello di far emergere all’interno del confronto una maggiore attenzione sul ruolo dell’architetto all’interno dei meccanismi di salvaguardia e riuso delle infrastrutture pubbliche dismesse. In che modo? Ripensando queste opere, attualizzandone l’utilizzo per poterle restituire alla collettività dietro la supervisione di un piano urbanistico più ampio e condiviso dalla politica.”

Nel territorio sammarinese esiste un tracciato ferroviario, oggi non più in servizio, che collegava la Repubblica di San Marino alla città di Rimini. Perché l’esistenza di questo tracciato e perché quest’opera è così importante per i sammarinesi?

Luca Zanotti: “Questo vecchio tracciato ferroviario era stato donato dal governo Fascista alla Repubblica di San Marino nel primo dopoguerra a sancire il ‘rapporto di buon vicinato’ tra i due stati sovrani.

I lavori iniziarono nel 1928 e la prima corsa fu effettuata nel 1932. Terminò il servizio nel 1944 a seguito degli ingenti danni subiti duranti i bombardamenti. Il cantiere impegnò circa 3000 operai, 8 milioni di ore lavorative, 30 tonnellate di dinamite, 20.000 tonnellate di cemento per consolidare il terreno di un tracciato ferroviario che è lungo complessivamente 32 chilometri, 19 dei quali sono presenti sul nostro territorio e si sviluppano lungo un percorso tortuoso che dal confine di Rovereta raggiunge la vetta del monte Titano.

Come si può ben capire, si tratta della prima opera 'faraonica' che ha coinvolto il nostro territorio. Inoltre, durante il Secondo conflitto mondiale, le diverse gallerie presenti lungo il tracciato hanno offerto riparo a circa 100.000 rifugiati. Ecco perché la ferrovia Rimini – San Marino è ben radicata nella memoria collettiva sammarinese. Purtroppo, l’incontrollabile urbanizzazione del territorio avvenuta tra gli anni ’60 e ’90 ha cancellato buona parte del tracciato esistente.”

Sono già state elaborate delle ipotesi in merito a un riuso di questa infrastruttura storica?

Luca Zanotti: “Nel 2009 ho ricevuto l’incarico per elaborare un progetto di riconversione del vecchio tracciato in una pista ciclo-pedonale. Il progetto fu approvato nel 2012.

L’idea della pista ciclo-pedonale è nata per rispondere alle esigenze del turismo ecosostenibile che in quegli anni iniziava a diffondersi. L’obiettivo principale del progetto era quello di preservare l’identità di un’infrastruttura che nel tempo è divenuta un patrimonio storico e culturale radicato nella memoria collettiva.

In primo luogo, si è cercato di vincolarlo per salvaguardare questa preesistenza dinnanzi allo sviluppo di nuove urbanizzazioni. In secondo luogo, si è voluto restituire alla collettività il tracciato della vecchia linea ferrovia trasformandolo in una sorta di parco lineare che funge da spina dorsale di collegamento a tutte le aree verdi presenti sul versante rivolto verso il mare, diventando oltremodo un’importante arteria di mobilità dolce che collega il confine di Rovereta con il centro storico.”

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Riuso del tracciato della Linea ferroviaria San Marino - Rimini - Stato dell'arte e ipotesi di progetto

San Marino ha attivato sinergie con il territorio di Rimini per ipotizzare un recupero completo del vecchio tracciato ferroviario?

Luca Zanotti: “Al momento ci stiamo concentrando a sviluppare il progetto sul nostro territorio. Sarebbe comunque interessante aprire un dialogo di confronto per valutare la fattibilità di un progetto di recupero completo del vecchio tracciato. Questo potrebbe trasformarsi in un’opportunità unica per collegare due realtà a forte vocazione turistica attraverso un percorso dedicato alla mobilità dolce. Il nostro progetto si presenta come un progetto pilota che può attivare importanti collaborazioni tra territori limitrofi. Tra gli invitati al nostro convegno anche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.”

San Marino 2030: un nuovo Piano regolatore per trasformare l’antica Repubblica in microcosmo della biodiversità

San Marino è impegnato ad orientare il suo modello di sviluppo nella direzione della sostenibilità come stabilito dall’Agenda 2030. Tra le diverse azioni ‘messe in campo’ anche la proposta di nuovo Piano Regolatore Generale che prevede tra i progetti strategici quello di una mobilità lenta e sostenibile.

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Tavola nuovo PRG della Repubblica di San Marino © Stefano Boeri Architetti


Come si inserisce il progetto di riuso del vecchio tracciato ferroviario all’interno del nuovo Piano Regolatore Generale di San Marino?

Luca Zanotti: “La proposta di questo nuovo PRG, in corso di redazione da parte dello studio dell'arch. Stefano Boeri, riprende per intero il progetto approvato nel 2012.

Il primo tratto del percorso ciclo-pedonale previsto da progetto dovrebbe essere realizzato entro il 2022. Non tutto il tracciato del percorso ferroviario sarà trasformato in una pista ciclo-pedonale in quanto si ipotizza un ripristino della linea ferroviaria su rotaia, per fini turistici, dell’ultimo tratto che collega Borgo Maggiore al centro storico.”

L'architetto come mediatore nella progettazione urbana, tra politica e cittadinanza

Qual è il ruolo dell’architetto all’interno dei processi di riuso e di rigenerazione urbana e territoriale?

Luca Zanotti: “Sul nostro territorio, il ruolo dell’architetto è molto complesso. Dobbiamo gestire un territorio che negli anni Novanta ha subito una crescita esponenziale in termini espansione del tessuto urbano.

Oggi non è più ammissibile il consumo di suolo, dobbiamo tutelare il territorio, dobbiamo guardare alla sostenibilità e dobbiamo dare delle risposte alla qualità del vivere nella città esistente. Il compito dell’architetto è quello di essere mediatore tra le necessità della cittadinanza e la politica, fornendo le basi per l’elaborazione di linee di indirizzo per il governo del territorio.”

La Repubblica di San Marino dispone di leggi che interessano nello specifico l’ambito dalla riqualificazione urbana?

Luca Zanotti: “San Marino si è dotato di una prima legge sull’efficientamento energetico nel 2008. Nel 2014 la legge in questione stata riformata introducendo l’uso delle fonti rinnovabili in ambito civile e industriale. San Marino oggi è tra i primi stati con il valore più alto di produzione pro capite di energia da fonti rinnovabili.

Stiamo lavorando come Ordine per dar supporto alla Segreteria di Stato per portare avanti un discorso di incentivazione che riguarda principalmente la riqualificazione urbana, energetica e sismica degli edifici. San Marino si è dotata di una normativa antisismica solo nel 2012, ne deriva che buona parte del nostro parco immobiliare non è stato costruito con adeguati criteri antisismici.

In Italia il Decreto Rilancio ha previsto con il Superbonus un aumento delle detrazioni fiscali fino al 110% per incentivare gli interventi di efficientamento energetico e sismico; noi nel nostro piccolo stiamo cercando di capire come adottare un provvedimento simile anche sul nostro territorio. È notizia di qualche giorno fa che con la nuova Legge di bilancio 2021 arriva anche a San Marino l'ecobonus in edilizia al 110%, simile a quello già in vigore oltre confine.”

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