Salva (la) Casa degli italiani!
Il Decreto Salva Casa, approvato dal Consiglio dei Ministri, introduce norme che semplificano la regolamentazione edilizia, abolendo la doppia conformità e aumentando le tolleranze costruttive, beneficiando soprattutto i piccoli proprietari. L'Arch. Mauro Ioli valuta positivamente questa iniziativa del Governo Meloni per la sua capacità di sburocratizzare e agevolare la legittimazione delle difformità edilizie, ritenendola meritevole di plauso da parte degli Ordini professionali del settore.
Le norme del Decreto si rivolgono perlopiù a immobili intestati a piccoli proprietari
Mi inserisco in punta di piedi nelle opinioni sui contenuti del Decreto Salva-Casa, oggi meritoriamente approvato dal Consiglio dei Ministri, che introduce norme capaci di interessare un'estesa gamma di unità immobiliari di proprietà degli italiani. Che abolisce la doppia conformità, aumenta le tolleranze costruttive, regolarizza le piccole difformità e consente nuovi lavori in edilizia libera. Mi compiaccio soprattutto perché queste nuove norme si rivolgono, almeno nelle intenzioni, agli immobili intestati ai piccoli proprietari, dunque a una diffusissima platea di cittadini che in tanti casi nell'unica abitazione di proprietà ha riversato i redditi di una vita di sacrifici e spesso grandissima parte dei propri risparmi.
Ritengo dunque apprezzabile e condivisibile che il Governo di Centrodestra presti cura e attenzioni all'approvazione di regole che consentano di sanare le piccole difformità edilizie introdotte nelle abitazioni per necessità funzionali. Spesso per mutate esigenze familiari, in altri numerosi casi anche a causa dell'impossibilità di ottemperare in corso d'opera a normative edilizie contorte, complicate, stucchevoli, a volte davvero frutto di una sorta di nefasta burocrazia tecnica, opera di tecnocrati insediati nei gangli vitali delle pubbliche amministrazioni.
Ma nell'occasione legislativa utile a venire incontro a queste necessità diffuse e "popolari", vorrei mettere l'accento sulle potenzialità del Decreto Salva-Casa volte finalmente a sburocratizzare i tanti, troppi, passaggi tecnico legittimativi finalizzati all'ottenimento delle autorizzazioni edilizie da parte degli uffici tecnici comunali che in tanti casi sono in grado di stoppare qualsiasi buona intenzione di intervento, di investimento, di miglioramento della qualità edilizia del nostro costruito.
In altre parole credo che sia davvero utile una norma capace di agevolare la legittimazione delle difformità edilizie nelle abitazioni di milioni di piccoli proprietari, ma personalmente ritengo, sulla base anche della mia esperienza professionale, che sia fondamentale almeno ridurre l'opprimente impalcatura burocratica che mortifica e ammalora le attività tecniche professionali al servizio dei ceti popolari del nostro Paese.
In estrema sintesi, ritengo positiva e apprezzabile questa iniziativa del Governo Meloni e tale da poter ricevere il plauso degli Ordini professionali del settore edilizio.
Decreto Salva Casa, ecco la bozza: come si potranno sanare le piccole difformità
Per ottenere la sanatoria, bisognerà pagare una sanzione pari al doppio dell'aumento del valore venale dell'immobile conseguente alla realizzazione degli interventi, in misura compresa tra 1.032 euro e 30.984 euro.
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Condoni e Sanatorie
Il condono edilizio è 'normato' da una legge dedicata, va a sanare le irregolarità sostanziali ed è previsto solo per opere realizzate in un preciso lasso temporale, mentre la sanatoria ordinaria del Testo Unico Edilizia regolarizza gli abusi formali ed è sempre possibile
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