Salute e salubrità degli edifici nei sistemi di rating
Da quando esistono i sistemi per misurare le prestazioni ambientali degli immobili, questi hanno sempre considerato in aggiunta agli indicatori ambientali anche parametri legati alla qualità ambientale interna. Vediamoli nel dettaglio.
Qualità ambientale indoor: i parametri nei sistemi di valutazione degli edifici
In 15-20 anni questi parametri si sono evoluti ed arricchiti, partendo da un’ attenzione orientata ai classici indicatori legati al comfort ambientale quali temperatura, umidità, ventilazione, acustica, quantità di luce naturale, controllabilità dei sistemi, viste sugli esterni e divieto di fumo, a parametri che nel tempo sono diventati più complessi ed articolati quali la luce naturale valutata attraverso i parametri sDA (spatial Daylight Autonomy) e ASE (Annual Sunlight Exposure) o la valutazione della qualità dell’aria indoor tramite campionamenti in sito.
Parallelamente, anche se in un periodo cronologicamente più ampio di un ordine di grandezza, assistiamo ad un aumento di consapevolezza sul tema “salute pubblica ed edifici” . Si è passati infatti dal considerare l’approccio alla salute come mera riduzione del rischio, grazie anche ai passi da gigante fatti in ambito farmacologico e chirurgico negli ultimi 100 anni, ad un approccio più legato alla prevenzione tramite il riconoscimento dei benefici che possono portare l’interazione con l’ambiente naturale e la promozione di comportamenti salubri.
In questo contesto sono nati una decina di anni fa dei sistemi di valutazione degli edifici con lo specifico focus di analizzare il benessere degli occupanti dell’edificio, che di fatto è l’ estensione del concetto di qualità ambientale interna attraverso parametri oggettivi più numerosi ed articolati affiancati da considerazioni sui comportamenti degli utenti.
Schema logico comune a tutti i sistemi di rating
Cercando di sintetizzare i diversi approcci dati dai diversi sistemi, è possibile ricondurli ad uno schema logico comune, utile per articolare la narrazione e visualizzare una matrice per descrivere il concetto di “Benessere all’interno degli edifici” .
Questa matrice si articola in 6 punti a loro volta articolati come segue:
- Il miglioramento della salute attraverso la protezione della salute mentale e fisica
a. Qualità dell’aria.
b. Qualità dell’acqua.
c. Salute mentale.
d. Prevenzione delle malattie infettive. - Comfort per gli utenti dell’edificio
a. Termico.
b. Acustico.
c. Visivo.
d. Illuminotecnico.
e. Ergonomia.
f. Progettazione inclusiva. - La valorizzazione della relazione uomo-natura, dentro e fuori l’edificio
a. Progettazione biofila.
b. Accesso alla natura.
c. Biodiversità.
d. Soluzione che prendono la natura come modello. - La promozione di comportamenti salubri
a. Nutrizione
b. Idratazione
c. Connessione sociale
d. Attività fisica - La creazioni di valori sociali attraverso la connessione con la comunità
a. Valore sociale.
b. Salute della comunità.
c. Salute dei lavoratori edili.
d. Diritti umani.
6. La protezione dell’ambiente.
a. Cambiamento climatico.
b. Resilienza.
c. Efficienza nell’utilizzo della risorse.
d. Salubrità dei materiali.
Basta leggere i titoli presenti in questo schema ad albero che se volessimo associarli ad un edificio subito ci farebbero pensare a concetti quali (1) la misurazione dei parametri della qualità dell’aria e dell’acqua, l’attenzione alla manutenzione dei sistemi di ventilazione e dell’edificio più in generale attraverso l’utilizzo di prodotti non pericolosi per l’uomo e la natura, la filtrazione dell’aria qualora non si possa intervenire alla radice del problema, il supporto al benessere psicofisico; (2) in tema di comfort gli indicatori possono anche estendersi e considerare “fattori meno tangibili”, quali gli impatti psicologici derivanti dall’ estetica, dal colore, il layout, la funzionalità, il rapporto tra gli spazi, l’accesso alle viste ed alla natura degli spazi interni; in tema di biofilia (3) sono sicuramente da valorizzare il contatto con la natura ed i suoi elementi sia in interno che in esterno l’edificio; in tema di comportamenti (4) sono da valorizzare gli spostamenti all’interno dell’edificio senza mezzi meccanici, la corretta nutrizione e idratazione, la progettazione di edifici pensati per essere permeabili alla comunità e raggiungibili e fruibili in bicicletta; lo sfruttamento dell’edificio per promuovere e valorizzare (5) temi sociali quali la degna retribuzione, la sicurezza sul posto di lavoro, la salute dei lavoratori e l’integrazione sociale; in tema ambientale (6) rimane il fatto che tutte queste attenzioni, per loro natura spesso energivore, devono essere messere in opera arrecando il minor impatto ambientale possibile.
Considerando che la salute dipende per quasi il 75% dall’ambiente sociale e fisico attorno a noi e dallo stile di vita che adottiamo, piuttosto che (25%) dalla possibilità di accesso a cure mediche o alla bontà dei nostri geni, appare chiara l’importanza che assumono gli edifici nell’influenzare la nostra salute, dato che passiamo più del 90% del nostro tempo in ambienti confinati.
Si consiglia la lettura dell’Health and Wellbeing framework distributo dal World GBC e scaricabile al seguente link: Health and Wellbeing framework - EN
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